Harry E Ginny

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Ron e Hermione avrebbero invitato a cena Harry e Ginny.
Qualche sera prima avevano avuto il privilegio di assaggiare la cucina di casa Potter, ed era ora di rendere il favore.
Hermione voleva superare se stessa.
Non era mai stata brava ai fornelli, come sua madre prima di lei e sua nonna. Ron le ripeteva sempre che, visto da chi poteva ereditare i geni culinari era inutile privarci, ma Hermione riparteva sempre che lei era la era la prima strega in famiglia, quindi perche non essere anche la prima a saper preparare qualcosa di decente?
Nonostante i suoi buoni propositi, però, la sua cucina rimaneva immangiabile. Solo Ron, che aveva perso le speranze di, da dopo sposato, ricevere la stessa bontà - e le stesse porzioni - a cui era stato abituato da bambino dalla madre, faceva lo sforzo di mangiarle. Ma non la salvava da commenti ironici e sarcastici sulla qualità del cibo.
Erano a metà luglio, quindi tutte le finestre di casa erano aperte, ma non passava comunque alcun alito di vento.
Hermione si legò i capelli in una coda alta, poi si tirò su le maniche e si use un grambiule da cucina.
Prese un bel respiro e si gettò sui fornelli, come se fossero un tranello del diavolo.
Ron la osservava dal salotto, la testa reclinata all'indietro sul divano e un orecchio teso in caso di necessità.
Sentii diverse pentole sbattere una fra le altre, e più volte del fuoco scoppiettante, e diverse volte delle formule di incantesimi a lui sconosciute.
Sembrava che Hermione ci si fosse messa veramente di impegno.
Parecchi altri rumori di pensili da cucina, ci fu un violento tonfo.
"Hermione tutto apposto?" chiese preoccupato Ron, già in piedi.
"ordino una pizza" rispose lei.
"per la cena?"
"no, per la colazione Ronald!"
"scusa" mormorò Ron.
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Dopo aver prenotato le pizze, Ron e Hermione si dedicarono alla pulizia della casa.
O meglio, Hermione costrinse Ron ad aiutarla a pulire, fra le profuse lamentele di lui sul fatto che "Harry e Ginny erano di famiglia", "non si sarebbero accorti di niente" e "sei tu che ai la mania del pulito, Hermione!"
La donna aveva sempre risposto con sguardi fulminanti. A Ron era venuto il sospetto che avesse appreso quella tecnica omicida dal Basilisco, dopo che l'aveva pietrificata.
Era logico.
Adesso Ron si trovava a schivare i diversi elettrodomestici utilizzati per pulire che viaggiavano per la casa, spolverando, lucidando, aspirando minuscole molecole di polvere.
Hermione comandava tutti gli elettrodomestici dalla cime delle scale, con la bacchetta, muovendola con gesti armoniosi e delicati che ricordavano un po' quelli di un direttore di orchestra.
In effetti pensò Ron sta dirigendo un orchestra, fatta di aspirapolvere, scope e straccetti.
Ma la sinfonia che accompagnava queste pulizie post-primaverili era tutt'altro che orecchiabile.
Ron nel salotto, dovette spostarsi bruscamente, per non essere investito - per la terza volta! - dall'aspirapolvere.
"Hermione!" si lamentò con voce infantile.
"scusa amore" lei gli Sorrise, e Ron si sciolse.
Il suo distrarsi fu pagato caro, visto che lo straccetto che puliva il pavimento gli finii sotto i piedi, facendolo cadere.
Hermione rise. Scese le scale e aiutò il marito a rialzarsi.
"Tutto ok?" gli chiese dolcemente.
"mi senti come se uno straccetti mi avesse mandato a terra. Oh aspetta" aggiunse mandandole un occhiata di rimprovero - Hermione arrossì lievemente - "è quello che è appena successo"
"scusa" disse lei sorridendo impacciata.
Ron la guardò negli occhi, e si perse in quella terra. Gli parve di avere scorci della suo vita futura, con Hermione sempre al suo fianco.
La mascella gli cadde per la sorpresa.
"Ron?" la voce di Hermione lo riporto alla realtà. Lei gli tirò su la mascella con due dita, sorridendo.
"ci sono" rispose lui.
In quel momento il campanello suonò.
Con un colpo di bacchetta Hermione fece tornare tutti gli elettrodomestici ai loro posti iniziali, lasciando dietro di loro la casa completamente pulita.
Ron andò ad aprire, e si ritrovò davanti il migliore amico e la sorella.
Ginny lo abbracciò di slancio, in un modo che a Ron ricordò tanti Hermione.
"come va?" chiese Harry entrando, e dando una sonora pacca sulla spalla al rosso.
"meravigliosamente" rispose Ron.
Chiuse la porta dietro i due coniugi in tanto che questi salutavano Hermione.
"che si mangia?" chiese Ginny.
"pizze" Hermione Sospirò mentre gli altri ridevano.
Qualche decina di minuti dopo arrivarono le pizze, e Hermione le consegnò a tutti gli altri, pronti a mangiare.
"cine sta andando la vostra ricerca?" chiese Harry.
"spiritoso" borbottò Ron.
Harry, come Ron aveva capito all'istante, su riferiva al bambino.
Ron e Hermione ci avevano provato un paio di volte, ma lei aveva il ciclo sempre regolare. Intanto, però, avevano liberato studio di Hermione, e questi era pronto per ospitare un bambino.
"ingrato, il mio era interessamento per fatti personali" rispose Harry, fulminando l'amico con un occhiata. Poi lanciò un'occhiata a Ginny, che Sorrise.
Hermione capii al volo "sei incinta?" chiese Sorridendo a Ginny.
La rossa scosse la testa. "no" disse "ma ci vogliamo provare"
"davvero?" chiese Ron con una strana sfumatura nella voce.
Ginny si strinse nelle spalle "siamo abbastanza grandi, no?"
Ron voleva rispondere che, per lui, Ginny non sarebbe mai stata grande per fare un passo del genere, ma stesse zitto, limitandosi a fissare la sorella.
Quella era la bambina che andava piangendo da lui quando Fred e George le facevano uno scherzo?
Quella era la bambina che lo salutava alla stazione 9 3/4?
Se lo era, era veramente cresciuta.
Quando Harry e Ginny se ne furono andati, Ron e Hermione iniziarono a sparecchiare.
Erano entrambi troppo stanchi per avviare una conversazione, così limitarono il fiato alle formule per gli incantesimi.
Tuttavia, mentre si infilavano i pigiami, la loquacità sembrava essere rinata in Ron, che continuava a pensare.
Quando si infilarono sotto le coperte attaccò il discorso.
"Herm?"
"che c'è?" chiese la voce assonnata di lei.
Ron si sporse, fino ad arrivare al suo orecchio.
"Harry e Ginny fanno un figlio perché lo facciamo noi" disse serio il rosso.
Ogni traccia di sonno e stanchezza sparii dal volto di Hermione. Si voltò verso il marito.
"cosa?" chiese stringendo gli occhi.
"è bello no?" riprese Ron, ignorandola.
"che cosa?" chiese lei.
"che per una volta siamo noi a guidare, e loro a seguire"
"eh?" Hermione non aveva la più pallida idea di dove il marito volesse andare a parare. Era un ragionamento che proprio non capiva, neanche se si sforzava.
"buona notte, tesoro" le disse Ron baciandola sulla fronte.
"notte" mormorò Hermione ancora scombussolata.
Suo marito aveva bevuto senza che lei se ne accorgesse?

Romione: OltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora