CAPITOLO 23

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<<No, è finita la canzone!>> esclamò Ariel triste, come se fosse appena stata svegliata di colpo mentre stava facendo un sogno meraviglio <<Un'altra?>>

Riccardo ormai si era già alzato dal pianoforte e stava tornando a posizionarsi accanto a sua moglie: per tutto il tempo in cui aveva suonato non aveva mai rivolto lo sguardo verso i tasti, ma era sempre rimasto concentrato sulla bambina, come se non volesse perdersi alcun suo movimento. Ma ora era tutto finito.

<<Forse un'altra volta>>

Ariel lo guardò delusa. Benvenuta nel mondo imprevedibile di Riccardo Casati, un luogo nel quale solo lui può dettare le regole. 

Fortunatamente però la bambina poteva contare su Chandra e Federico.

<<Noi adesso andremmo>> disse Chandra approfittando del momento di silenzio per scattare in piedi sul divano <<Grazie per l'ottimo pranzo>>

<<Grazie a voi per essere venuti>> ricambiò Carlotta dandole due leggeri baci sulle guance.

Il marito della ragazza invece si era ritirato nel suo consueto silenzio stampa e si limitò a salutare gli ospiti con un'alzata di mano senza nemmeno alzarsi dal divano. Dove, Chandra ci avrebbe scommesso, sarebbe rimasto per tutto il resto del pomeriggio per elaborare quello che era appena successo. Non avrebbe aiutato Carlotta e lei non gli avrebbe chiesto di farlo.

Quando uscirono dall'appartamento i loro ospiti decisero di concedersi una camminata lungo la passeggiata che costeggiava il mare. Anche se erano le ormai le sedici non c'era un caldo opprimente come quello che si avvertiva in città: in quel posto tutto era mitigato dalla presenza delle montagne, senza parlare della quasi totale assenza di umidità.

C'erano molte persone che avevano deciso di riversarsi in spiaggia per inaugurare la stagione dei bagni estivi e celebrare finalmente la fine della stagione invernale.

Tutti stavano lentamente uscendo dal letargo e si stavano preparando ad accogliere i turisti che di lì a pochi giorni avrebbero invaso il loro paese. 

Ma per Chandra e la sua famiglia era arrivato il momento di andarsene perché Federico il giorno sarebbe dovuto tornare al lavoro.

<<Però torneremo?>> chiese Ariel quasi sull'orlo di una crisi di pianto.

<<Sì, torneremo>> le assicurò stringendole la mano <<Adesso saluta il mare e non essere triste>>

Era incredibile quante cose fossero successe in quei due giorni, si potrebbe affermare che la sua vita fosse stata stravolta. Aveva addirittura ricevuto una proposta di matrimonio. Si sentiva molto più rilassata e le parole di Riccardo non l'avevano per nulla turbata anzi, era stata quasi felice di vedere come stava procedendo la vita di quel ragazzo. Si era tolta qualsiasi dubbio.

Quando i tre ritornarono nel loro appartamento a tutti quanti apparve molto più piccolo di quanto non fosse: in confronto alla casa in cui avevano passato il fine settimana sembrava uno sgabuzzino. Ma fu soprattutto avvertire di nuovo l'odore dello smog cittadino che gli mise addosso una una profonda malinconia. I loro vestiti sembravano avere ancora incollato l'odore del mare di Castel Ligure e i loro capelli profumavano di salsedine e cloro, ma sapevano che ben presto quei profumi sarebbero svaniti.

Naturalmente Ariel crollò quasi subito sul divano, troppo stanca anche solo per togliersi il vestitino che aveva indossato per tutto il giorno. Così Federico dovette prenderla in braccio per adagiarla sul suo letto in modo che potesse riposare serenamente.

<<Che tristezza essere tornati>> disse con l'amaro in bocca mentre lui e Chandra riordinavano la casa <<Quindi ti sei convinta a passare le vacanze lì?>>

La storia sbagliataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora