Chandra, Ariel e Federico andarono a cena nel loro locale preferito: il Burger King della città. Con gli anni ogni componente della famiglia aveva elaborato il suo menù preferito: Federico era follemente innamorato di uno dei tanti panini giganti, Ariel prendeva sempre le crocchette di pollo mentre Chandra si limitava ad ordinare un toast; non badando allo sguardo contrariato del fidanzato.
<<È quasi un insulto venire qui e prendere solo un toast>> le ripeteva ogni volta.
<<Sarò pur libera mi mangiare quello che voglio>> ribatteva lei iniziando ad addentare il toast della discordia a piccoli morsi.
<<Visto che tra poco partiremo per il mare credo che dovremmo iniziare a dire che ci sposiamo>> osservò la ragazza cercando di cambiare argomento << Così almeno gli invitati possono tenersi liberi>>
Non avevano intenzione di stampare le partecipazioni e arrovellarsi su quale fosse il colore più adatto per i biglietti o il tipo di calligrafia migliore, non era nel loro stile. Inoltre, avendo deciso di sposarsi sulla spiaggia, avrebbero dovuto contenere le altre spese. La ragazza aveva infatti letto che, solo per quella location, avrebbero potuto spendere migliaia di euro e non voleva doversi indebitare per il matrimonio.
<<Mi sembra una buona idea>> concordò Federico <<Per fortuna che mi sono scelto una fidanzata che non bada troppo ai dettagli>>
<<Non è che non bado ai dettagli>> precisò lei <<è che non voglio un matrimonio sontuoso che distolga l'attenzione da noi. Meglio una cerimonia più in piccolo ma curata>>
E così, seduti al tavolo di un fast food, iniziarono a stilare una lista degli invitati.
<<Inizio io>> propose Federico dopo aver chiesto un foglio e una penna al cameriere << Sicuramente voglio che ci siano i miei genitori, le mie due nonne,poi gli unici miei tre colleghi che mi stanno simpatici, mio cugino Nicola e ovviamente Simone!>>
<<Ovviamente>> ripeté lei immaginandosi Simone.
Se lo vide con addosso una camicia bianca e un paio di bermuda, con gli occhiali da sole e la sua folta chioma rossa che veniva scompigliata dal vento. Riusciva a figurarselo perfettamente.
Simone era stato il coinquilino di Federico, il ragazzo con il quale avevano vissuto per due anni prima di trasferirsi in un appartamento tutto loro.
Erano stati anni pazzeschi quelli che avevano vissuto insieme a lui, quasi surreali: tre ragazzi, poco più che adolescenti, che passavano intere nottate a cercare di far addormentare una neonata.
Ariel adorava Simone, forse ne era addirittura segretamente innamorata di lui, perché ogni volta che lo vedeva diventava tutta rossa.
Lui non sarebbe di certo potuto mancare alle loro nozze.<<Siamo a nove per il momento>> concluse Chandra <<A me invece toccherà invitare i miei genitori>>
<<Percepisco tutta la tua gioia>> le assicurò Federico inserendo i genitori della fidanzata nella lista degli invitati.
<<Immagino. Poi credo che inviterò il mio editore per evitare che si offenda, Chiara, Alessia e i genitori di Chiara>>
<<Siamo a diciassette>>
Contando anche loro due e Ariel sarebbero stati in venti. Un numero perfetto per la cerimonia che avevano in mente di organizzare. Alla villa avevano un numero di camere sufficiente per poterli ospitare tutti senza dover pagare loro la camera d'albergo.
Inoltre, per il suo grande giorno, avrebbe voluto essere circondata solo dall'affetto delle persone che tenevano veramente a lei, non le importava che fossero pochi, l'importante era che il loro affetto fosse sincero.<<Secondo me sono più che sufficienti>> osservò Chandra soddisfatta <<Ora dobbiamo solo invitarli ufficialmente>>
I due, mentre mentre Ariel giocava spensierata nell'area dedicata ai bambini, iniziarono ad escogitare un modo per informare tutti della loro decisione.
<<Chiara e Alessia sanno già che ci sposiamo>> disse la ragazza facendo una spunta accanto al nome delle sue colleghe <<Devo solo comunicargli l'invito ufficiale al matrimonio. Il mio editore e i genitori di Chiara posso chiamarli>> aggiunse risoluta
<<Ve bene, anch'io l'ho già detto ai miei colleghi e a mio cugino>>
Rimanevano fuori solo alcune delle persone più importanti: le nonne di Federico, i loro genitori e Simone.
<<Ei! Ma non abbiamo ancora pensato ad una cosa importantissima!>> esclamò il ragazzo come se avesse appena avuto in un'illuminazione celeste <<Che giorno ci sposiamo?>>
Avevano stabilito che si sarebbero sposati ad inizio settembre, passata la confusione estiva, ma prima che riaprissero le scuole. Ariel avrebbe infatti dovuto frequentare la prima elementare e non volevano farle perdere i primi giorni di scuola.
<<Che cosa ne dici di sabato cinque settembre?>> le propose Federico guardando il calendario sul cellulare.
Nessuno dei due era particolarmente scaramantico o affascinato da un numero in particolare, quindi qualsiasi data sarebbe potuta andare bene.
<<Sabato cinque settembre 2020 mi sposerò>> disse Chandra quasi involontariamente.
E le sembrò che quella frase suonasse molto bene. Standosene al tavolino del locale che odorava di quell'inconfondibile profumo di fritto le sembrava surreale solo l'idea di stare per sposarsi. Pensare che di li a tre mesi sarebbe stata una moglie le appariva impossibile.
Che poi sarebbe cambiato tutto e niente, perché lei e Federico abitavano già insieme, erano già una famiglia di fatto però, allo stesso, dopo quel giorno non sarebbero stati più gli stessi. Non sarebbero più stati due semplici conviventi ma marito e moglie. Avrebbe potuto iniziare ad indicare Federico come: "suo marito".Un ragazzo che aveva incontrato un giorno per caso nella corsia di un ospedale stava per diventare suo marito. C'era qualcosa di inafferrabile in quel piano che sembrava essere stato architettato apposta dal destino.
Una volta scelta volta scelta la data concordarono anche un modo originale per comunicarla ad alcune delle persone più importanti: decisero che avrebbero organizzato una cena nella villa di Castel Ligure invitando solamente i loro genitori, Chiara e Simone (ai quali avrebbero chiesto di fargli da testimoni). Sarebbe stato anche un modo semplice e informale per far conoscere tra di loro le rispettive famiglie, dal momento che in tutti quegli anni non si erano mai incontrati.
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La storia sbagliata
General FictionDedicato a chi ama l'estate, il mare e le corse sotto il sole. Dedicato a chi nelle lunghe giornate invernali non può fare a meno di ripensare alle vacanze estive. Dopo nove mesi di vento e pioggia è finalmente tornata l'estate a Castel Ligure, una...