Quando la mattina successiva, svegliatasi all'alba, allungò il braccio e non sentì il calore della pelle di Federico avvertì una sensazione strana. Le era già capitato diverse volte di dormire senza di lui, ma in quel momento la sua assenza sembrava pesarle molto di più.
Si alzò dal letto e si ritrovò ancora una volta a scendere la lunga scalinata che portava al pianterreno, esattamente come faceva furtivamente quando era più piccola. La casa, a quell'ora della mattina,a quell'ora sia Camilla che sua figlia dormivano ancora e l'abitazione era immersa nel silenzio. Uscendo in giardino vide che i locali difronte alla villa stavano sistemando i tavolini all'esterno per poter accogliere i primi clienti, c'erano anche alcuni signori mattinieri che avevano deciso di approfittare dell'aria fresca per fare una corsetta.
Mentre pensava a tutti gli impegni della nuova giornata si ritrovò a fissare l'immagine del pianoforte in salone, riflessa nelle vetrate che davano sul cortile. Erano anni che non suonava più quello strumento, da tanto lo aveva odiato in passato.
Eppure era rimasto lì , insieme al suo sgabello di pelle nera, ad attenderla, probabilmente conservando ancora i segreti che lei gli aveva affidato anni prima.<<Mamma!>> esclamò Ariel irrompendo in giardino << Perché non mi hai svegliata?>>
<<Perché è molto presto>> le rispose sforzandosi di non guardare più quell'oggetto.
Ora che Federico se ne era andato sarebbe stato molto difficile resistere alla tentazione di rileggere lo spartito che molti anni prima aveva nascosto sotto il cuscino dello sgabello. Non ricordava nemmeno più come le fosse venuta un'idea tanto strana: rammentava solo di stare disperatamente cercando un luogo sicuro dove nascondere quel foglio e un attimo dopo stava sollevando a fatica il cuscinetto della sedia per depositare sul fondo lo spartito. Se fosse stata fedele a se stessa se ne sarebbe liberata ma non era disposta a disfarsi di uno dei regali più belli che le fossero mai stati fatti.
Distruggerlo significava anche cancellare uno dei pochi momenti in cui si era sentita importante per qualcuno.
Probabilmente doveva essere ancora lì, dubitava che qualcuno fosse riuscito a trovarlo, anche perché se fosse finito nelle mani sbagliate sarebbe scoppiata la Terza Guerra Mondiale.
<<Andiamo in spiaggia?>> domandò la bambina, distogliendola ancora una volta dai suoi pensieri.
<<No, questa mattina devo andare in comune per organizzare il matrimonio>> le ricordò <<Se vuoi puoi accompagnarmi, oppure puoi stare in piscina con la signora Camilla>>
Sperava che sua figlia si sarebbe offerta di accompagnarla ma, come immaginava, scelse di rimanere a sguazzare in piscina. E così dovette uscire da sola per recarsi all'ufficio comunale.
Si era imposta d'informarsi il prima possibile circa la possibilità o meno di celebrare le loro nozze sulla spiaggia, così da potersi poi organizzare di conseguenza.
La sede del comune si trovava nel pieno centro del paese, all'interno di una piccola piazzetta alberata.
D'estate era uno dei luoghi più tranquilli del posto, il classico angolo che i turisti non erano interessati ad invadere.
Capitava quindi che gli anziani del borgo decidessero di passare le loro giornate proprio in quella piazzetta, all'ombra di un albero, giocando a carte o chiacchierando su una panchina.Quando Chandra arrivò davanti all'ingresso del palazzo comunale notò che lì qualcosa era cambiato. Avevano riverniciato gli archi della struttura e, accanto, avevano aperto alcuni negozi: un antiquario, un'ottica e uno studio fotografico.
Allora qualcosa ogni tanto si modificava anche a Castel Ligure.Senza prestare troppa attenzione a quelle novità, Chandra cercò l'ufficio che potesse fornirle tutte le informazioni del caso e, fortunatamente, trovò un'impiegata comunale molto disponibile che le spiegò tutto quello che avrebbe dovuto fare per poter celebrare sue nozze.
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La storia sbagliata
General FictionDedicato a chi ama l'estate, il mare e le corse sotto il sole. Dedicato a chi nelle lunghe giornate invernali non può fare a meno di ripensare alle vacanze estive. Dopo nove mesi di vento e pioggia è finalmente tornata l'estate a Castel Ligure, una...