Per l'occasione Chandra aveva scelto di indossa una leggera camicetta bianca e una gonna ampia nera che le arriva fino al ginocchio. Stare seduta accanto alle madri delle compagne di Ariel la metteva sempre un po' in soggezione perché erano tutte signore molto curate ed eleganti e quel giorno neanche lei avrebbe voluto sfigurare. Forse con un velo di rossetto rosso sarebbe anche riuscita ad apparire leggermente più grande rispetto alla sua età.
Quando arrivarono davanti al cancello della scuola di danza videro che era stato allestito un palco in legno nel giardino che circondava l'edificio per fare in modo che la rappresentazione si svolgesse all'esterno e approfittare del bel tempo. Tutti erano in fibrillazione e c'era un via e vai di sedie, di tecnici che collegavano le casse per testare l'acustica e di signore che disponevano il cibo sui tavoli per il buffet che ci sarebbe stato terminato il saggio.
<<Tutti gli spettacoli teatrali ai quali ho partecipato mi hanno permesso di capire una cosa>> disse Chiara <<Un ricco buffet è indice di un bello spettacolo>>
<<Ma perché devi sbucare sempre all'improvviso?!>>
<<Amo le entrare in scena teatrali>> rispose alzando le spalle <<Piuttosto, perché non c'è l'angolo dedicato agli alcolici?>>
<<Forse perché è uno spettacolo per bambini>>
<<Ma che c'entra? I genitori hanno comunque il diritto di ubriacarsi!>>
Chandra sorrise e iniziò a guardarsi intorno. Vedeva solo persone gioiose che probabilmente si stavano scambiando gli ultimi abbracci e sorrisi prima di partire ognuno alla volta delle proprie mete estive. Giugno era proprio un bel periodo: quello in cui si pregustava trepidanti l'arrivo delle vacanze e il tempo in cui si raccoglievano i frutti di quello che era stato seminato durante l'anno. Era il tempo degli abbracci, degli arrivederci. Per qualcuno più sensibile era anche il momento delle lacrime.
Purtroppo Federico non avrebbe potuto assistere allo spettacolo perché quel giorno lavorava ma, fortunatamente, Chiara era riuscita a prendere il suo posto.
Le due amiche riuscirono ad accaparrarsi due posti abbastanza vicini al palcoscenico in modo osservare senza difficoltà il saggio.
Non appena la musica partì, sul palco comparvero una decina di bambine che iniziarono a muoversi in modo aggraziato, lasciando incantati gli spettatori.
<<Ma guarda Ariel!>> sussurrò Chiara portando le mani davanti alla bocca <<è così brava>>
E lo era veramente. A Chandra pareva che avesse un modo di muoversi nettamente più elegante rispetto alle sue compagne. Le altre erano quasi tutti serie mentre lei danzava con lo stesso sorriso che aveva a casa. Come se in quel momento non avvertisse minimamente la tensione, sembrava che anzi le piacesse essere osservata. L'ansia che aveva addosso quando erano arrivate a scuola era completamente scomparsa.
<<Sì, ma forse noi due siamo di parte>> precisò Chandra battendo forte le mani quando lo spettacolo giunse al termine.
Subito dopo vide che la figlia le stava facendo segno di avvinarsi da dietro il palco dove, ad attenderla, c'era anche la maestra di danza.
<<Sua figlia ha un grande talento>> le disse la donna accarezzando i capelli della bambina <<Spero che il prossimo anno continui a farla studiare in questa scuola perché è molto dotata>>
Non fu sorpresa nel sentire quelle parole, Ariel fin da piccola aveva sempre apprezzato la musica e, subito dopo aver imparato a camminare, aveva iniziato a muoversi seguendo il ritmo, la danza doveva far parte del suo DNA. Ed era orgogliosa che anche la sua insegnante se ne fosse accorta.
<<Ma certo>> le assicurò << Grazie per i complimenti>>
Chissà, forse un giorno sarebbe diventata una ballerina famosa. O avrebbe fatto tutt'altro conservando però sempre la passione per il ballo. Per il momento era giusto permetterle di continuare a coltivare il suo talento.
Chandra stava pensando da chi potesse aver ereditato le sue doti da ballerina quando vide Ariel staccarsi da lei per correre incontro ad una persona. Credeva che avesse visto Chiara ma si dovette ricredere quando la vide abbracciare un'altra persona.
Una persona che Chandra fino a quel momento non aveva ancora scorto. Non si era accorta della sua presenza perché volutamente doveva essere rimasto in disparte.
Quella persona era Riccardo.
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La storia sbagliata
General FictionDedicato a chi ama l'estate, il mare e le corse sotto il sole. Dedicato a chi nelle lunghe giornate invernali non può fare a meno di ripensare alle vacanze estive. Dopo nove mesi di vento e pioggia è finalmente tornata l'estate a Castel Ligure, una...