Capitolo 2

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Arrivo al banco che mi hanno indicato sana e salva, e accanto a me è seduto un ragazzo tra i più belli che abbia mai visto in vita mia. Ha i capelli ricci e castani, posti ordinatamente in un ciuffo mozzafiato, gli occhi sono scuri, ma non abbastanza da essere impenetrabili.

Il suo sorriso è mozzafiato, e oltretutto sembra sincero, sembra cordiale, una di quelle persone che sorride sempre e standoci insieme finisci per farlo anche tu. Spero proprio di non sbagliarmi sul suo conto.

"Sono Noah." Si presenta, allargando ancora di più quel suo sorriso perfetto e smagliante. Noto che il suo sguardo è puntato però sulle mie cosce, perciò mi prendo coraggio e - posandogli due dita sotto il mento - faccio in modo che posi i suoi magnifici occhi nei miei.

"Beh, Noah, se vuoi parlarmi devi guardarmi in faccia." Ordino in tono serio, e lo vedo annuire con una tranquillità inaspettata. Magari, proprio come speravo, è un normale ragazzo con cui riuscirò a stringere amicizia.

Punta i suoi occhi nei miei di sua spontanea volontà e io gli rivolgo uno dei miei migliori sorrisi. "Sono Allison." Mi presento alla fine, e lui allarga il suo sorriso per la millesima volta.

Vorrei provare ad instaurare una conversazione con lui, dal momento che sembra un tipo abbastanza alla mano e soprattutto sembra capace di non mangiarmi con gli occhi come tutti gli altri, tuttavia una donna sulla trentina fa il suo ingresso in classe, facendo tentennare sul pavimento i suoi tacchi a spillo alti come bottigliette d'acqua.

"Buongiorno ragazzi, e bentornati a tutti." Non si è ancora voltata verso di noi, ma sono certa che in questo momento - dietro alla perfezione dei suoi boccoli biondi appena fatti dalla parrucchiera - stia sorridendo.

Non appena ci guarda, sofferma per qualche istante il suo sguardo su di me, lasciandomi il tempo per notare ogni singolo dettaglio.

I suoi occhi sono molto chiari, tanto da sembrare dello stesso colore del mare dei Caraibi; e la prima cosa che mi salta agli occhi del suo volto sono gli zigomi marcati e perfettamente messi in risalto dal trucco.

Ha un trucco leggero, che contorna precisamente gli occhi e arrossa le guance, ma senza farla sembrare una bambola.
È bellissima, tra l'altro.

"Cara, tu devi essere Allison!" Grida con un sorriso mozzafiato rivolgendosi a me come se fosse la nonna del mio ragazzo che mi vede per la prima volta in vita sua. Mi sorprende che una professoressa possa comportarsi così, e soprattutto che mi abbia chiamato cara.

"Ehm... si, sono io." Sorrido timidamente e poi abbasso lo sguardo, nella speranza che vedendomi scettica abbia pietà di me ed eviti di sottopormi al fatidico momento delle presentazioni davanti a tutta la classe.

"Fantastico! Sei ancora più bella di come lo eri nella foto del tesserino scolastico! Allora, vuoi venire qui accanto a me e presentarti alla tua nuova classe?" Mi chiede, nel momento in cui va a sedersi dietro la cattedra e attende che le dica di si, poiché è certa che è quello che dirò.

"Non farci caso: è un po' pazza ma è brava, fidati di me." Sussurra Noah al mio orecchio, e io non posso far altro che fidarmi di lui.

Mi alzo un po' dubbiosa ed inizio ad incamminarmi verso la cattedra. Con mia sorpresa, però - nonostante la presenza di un'insegnate in classe - ogni ragazzo a cui passo davanti mi assesta una sculacciata.

Vorrei urlare, far notare a tutti che sono una persona in carne ossa e non un burattino, tuttavia mi limito a procedere per la mia strada e aspettare che sia la professoressa a reagire.

"Sono la professoressa Collins, e insegno letteratura e grammatica." Mi spiega finalmente, chiarendo la sua posizione. "E in quanto a voi, ragazzini; il prossimo che la tocca sotto il mio sguardo finisce dalla preside strisciando, questa è una promessa." Dice con un sorrisetto falso stampato in faccia.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora