Capitolo 26

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Sento la sveglia suonare, e apro gli occhi stranamente abbastanza soddisfatta del mio sonnellino pomeridiano.

Finita la settimana di scuola ero veramente stanca morta, così arrivata a casa ho deciso di dormire un po', soprattutto perché stasera dovrò andare ad un'altra festa con Jacob, Noah, Violet e i ragazzi di quinta.

Ancora non li ho visti dopo l'ultima volta, quando mi hanno messa in imbarazzo con quella domanda per obbligo o verità.

Onestamente, non so se sono pronta a guardarli negli occhi, sapendo che quello che ho indirettamente ammesso quella sera sarà un nuovo motivo per giudicarmi.

Ogni tanto penso che forse dovrei soltanto dire la verità; probabilmente capirebbero, e sicuramente mi aiuterebbero a farmi pensare ad altro e di ricordarmi tutte le cose positive dell'amore e del sesso.

Ma la verità è che non credo di averne il coraggio.

Mi sono dipinta intorno uno sfondo che non è coerente con la mia persona, ma ormai il quadro è finito, e se raccontassi le cose come stanno, sarei semplicemente stata una bugiarda per tutto il periodo in cui sono stata qui con loro, e ho taciuto.

Prima o poi si dovrà sapere, lo so, ma sono abbastanza egoista da voler aspettare ancora un po', così da poter prevedere il modo in cui i singoli reagiranno alla notizia.

Oggi andiamo a casa di Isaac, perciò, proprio come l'ultima volta, Violet mi ha suggerito di non mettermi niente di elegante o di scomodo, perché tanto passeremo una serata tranquilla a chiacchierare con qualche drink.

Decido di farmi una doccia senza i capelli, perché non ho abbastanza tempo per lavarli ed asciugarli, ed una volta fuori incomincia la mia solita lotta con l'armadio.

Alla fine decido di mettermi un paio di jeans bianchi, di quelli larghi sulle cosce, e un top azzurro catarifrangente, anche se sono certa che mio padre non tarderà a farmi notare che sembro uno di quegli uomini che dirige il traffico in autostrada.

Nonostante questo, sono stranamente soddisfatta dell'abbinamento, così decido di dedicarmi al trucco e ai capelli.

Opto per raccogliere i capelli in uno chignon disordinato, che lascia ricadere alcune ciocche ondulate sul volto, e invece per quanto riguarda il trucco scelgo di rimanere sul semplice: metto soltanto un po' di mascara e un rossetto nude sulle labbra.

Okay, non sarò nel mio stato migliore ma non sono neanche così tanto male.

"Wow, questi pantaloni ti fanno un culo veramente fantastico." Sento la sua voce alle mie spalle, e di scatto mi volto verso la direzione da cui proviene.

Non so se dovrebbe preoccuparmi il fatto che ogni volta compare in camera mia senza che nessuno gli apra la porta principale.

"Mi hai per caso rubato le chiavi di scorta?" Gli domando ridacchiando, e lui scuote la testa andandosi a sedere sul mio letto.

Indossa un paio di pantaloni neri larghi e una maglia bianca con delle stampe, e io non posso non notare quanto sia bello, nonostante abbia addosso dei vestiti tanto semplici.

Lo guardo senza ritegno dallo specchio, sperando che non mi faccia notare che lo sto letteralmente consumando.

"Mi ha aperto tuo fratello." Mi spiega, e a quel punto mi manca un battito.

Mio fratello? Lo stesso a cui ho detto che uscivo con Violet, e lo stesso a cui ho detto che andava tutto bene quando sono scappata grazie ad una sua chiamata?

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora