Capitolo 4

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Nel momento in cui apro gli occhi, realizzo che il sole è già alto e splendente nel cielo, tanto che trapassa senza indugio il leggero tessuto delle tende di camera mia, che sono ancora provvisorie per via del recente trasferimento.

La nottata non è stata delle migliori: ho passato tutto il tempo a rigirarmi nel letto, fingendo semplicemente di non riuscire a trovare la posizione giusta per addormentarmi, ma alla fine so benissimo che questo è dovuto al fatto che il mio cervello stava scoppiando.

Quando vivevo a San Francisco, ho avuto anche io delle storie d'amore che pensavo sarebbero durate per tutta la vita, storie che ti lasciano per sempre il segno impresso nel cuore.

Il punto è che ci avevo messo parecchio a dimenticarle. A dimenticare il suo sguardo, quello di cui mi ero innamorata quando ero soltanto una ragazzina - avevo soltanto dieci anni quando l'ho incontrato - e che mi ha fatta impazzire fino al primo anno di liceo.

Ho sofferto da matti per lui. Era tutta la mia vita, una di quelle persone per cui faresti di tutto, anche nel momento in cui ti rendi conto che loro non farebbero lo stesso per te.

Fa male scoprirlo, e soprattutto fa male capire di non essere pronti a rinunciare a quella persona, per quanto ci abbia fatto soffrire.

Chris non sa niente della mia storia. Era troppo occupato con le sue storie d'amore disastrate per pensare ai miei amori da quindicenne. La verità è che non sa niente di me. Pretende di conoscermi, semplicemente perché abbiamo lo stesso sangue, ma non per questo lui conosce minimamente la mia vita. Quella vera.

A questo mondo, l'unica che mi conosce davvero è la mia migliore amica, Evelyn. Lei c'era quando lui mi ha lasciata. Quando ho visto tutta la mia vita svanire in un attimo.

Era l'unica persona che mi fosse rimasta accanto nonostante tutto, ed è una cosa che non mi dimenticherò mai.

"Tesoro è tardi." La voce di mia madre mi riscuote dai miei pensieri, e soltanto adesso realizzo di non averla neanche vista o sentita entrare nella mia stanza.

Mi alzo con un lamento dal mio amatissimo letto e vado direttamente verso il bagno, sapendo che è indispensabile che io mi lavi la faccia con l'acqua ghiacciata per potermi svegliare veramente dal mondo dei sogni.

"Buongiorno sorellina." Chris entra in bagno mentre mi sto lavando la faccia e mi abbraccia da dietro, per poi lasciarmi un bacio sulla testa.

Mi chiedo a che cosa sia dovuta questa sia improvvisa presenza, questo suo ritorno alla realtà, ma probabilmente sta soltanto cercando di far tornare le cose a posto nella sua vita, partendo dal rapporto che aveva con me.

"Buongiorno." Rispondo semplicemente, cercando di non pensare alle cose che mi ha detto ieri, perché se lo facessi sono certa che finirei per insultarlo. Anche alle 6 di mattina.

Finalmente sveglia - o circa - scendo le scale per andare a fare colazione in cucina insieme al resto della mia famiglia, e come previsto trovo in cucina entrambi i miei genitori seduti al tavolo. Mia madre impegnata a leggere il giornale e mio padre a controllare le e-mail sul suo cellulare di ultimo modello.

Mio padre fa l'avvocato penale, e questo significa che ogni giorno è sommerso di chiamate, e-mail, emergenze in tribunale e tutte le altre cose dell'ambito giuridico.

"Ciao." Dico sorridente, e senza aspettare che mi rispondano vado a sedermi al mio posto.

Ebbene sì, anche se siamo qui soltanto da poco tempo, abbiamo già stabilito gli insostituibili posti a tavola. Lo facciamo sempre.

Inizio a sorseggiare il mio caffè in tazza grande, pensando a quanto possa - in questo momento soltanto - amare mia madre per avermelo preparato prima che scendessi, in modo da renderlo caldo ma non bollente.

Innamorata di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora