Always.

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La scena che sto per descrivervi è la palese dimostrazione che io conosco i miei polli.

Dopo la mia occhiataccia assassina, a Gisy, è successa una cosa piuttosto esilarante.
La bimba l'ha fissata per qualche secondo e poi le ha detto:
-So cosa state pensando signora preside… ma vi consiglio di non dirlo, almeno, non davanti a papà.
-Cazzo, un’altra leggimente… non solo affossatrice di autostime, pure leggimente, che sfiga- ha mormorato Gisy, cercando di non farsi sentire, e fallendo.

Crystal ha ripreso a fissarla:
-I suoi pensieri sono… terribili. Potrei vomitare!-
Ho ridacchiato sottovoce, seguita da mio marito.
-È proprio tua figlia, Sev- gli ho sussurrato.
Giselle, rossa come un peperoncino caraibico e ha abbozzato una risatina nervosa.

-Quando la finisci di fare la cretina, dimmelo.
-Scusate, scusate, mi riprendo subito. Dicevo... ora passiamo alle formalità. Sono pur sempre la tua preside, cara mia…dimmi,  come ti chiami?
-Crystal Piton, signora-
Sevy ha posato una mano sul mio fianco e mi ha stretto a sè, e sul suo volto si è dipinto un sorriso super fiero. Non ho fatto a meno di notarlo, mentre appoggiavo la testa sulla sua spalla.
Avevamo faticato un sacco per essere felici, sia individualmente che come coppia, e la nascita di nostra figlia mi aveva salvato da una morte certa.

-Ok, Crystal… nome in codice fatato?
-Ehm...
-Pensaci pure, puoi anche non dirmelo ora.
-No aspetti, ce l'ho... "American Pie"-

Era la sua canzone preferita... l’avevo previsto.
Adesso era davvero arrivata l’ora di lasciare Crystal ad Alphedra. Un po‘ mi dispiaceva, ma era meglio, per noi e per lei.
Sev ha preso in braccio la bimba e le ha ricordato:
-Cerca di dare sempre il massimo, in qualunque cosa farai, piccola mia. E scrivici ogni tanto, eh. Almeno fino a quando non inventeranno il telefono. A che punto è miss Shacklebolt?
-Sta ancora perfezionando la linea elettrica, Sev.
-E allora siamo apposto. Ti dicevo, tesoro, scrivici, ogni tanto.
-Certo. Mi mancherai papà- gli ha risposto, prima di ricevere un bacetto da lui.

Quando è ritornata con i piedi per terra, è venuta da me, per farsi abbracciare, mi ha sussurrato:
-Mi mancherai molto anche tu, mamma.
- Vuoi un suggerimento? Quando avrai nostalgia di me… ascolta Lady Gaga, vedrai che passerà subito. Un po‘ lo devo a lei, se sono diventata Sour Candy, lo sai?-
Lei ha annuito, si è staccata da me, ha preso le valigie e ha seguito Gisy.

Mentre si allontanavano, Gisy ha confessato cosa stava pensando poco prima.
-Non volevo che lo scoprissi, cara, ma tuo padre è davvero un gran figo. 40 anni e non dimostrarli per niente… 
-Oh… mamma non sarà felice…-
Nonostante mi fossi allontanata di tre metri, ho compreso tutto.
-Gisy!- ho urlato, girandomi- ho una bellissima parola per te: VAFFANCULO!-
-Cominciavo a preoccuparmi, sai?
-Sei sempre la solita!-

Ci siamo smaterializzati, per riapparire ad Hogwarts, dove ci aspettavano gli altri prof, e Minerva.
Nessuno avrebbe saputo cosa era successo dal 28 Giugno fino a quel momento. La storia la conoscevamo solo io, Sev e Minnie.
Certo, avrei detto che la bambina era nata, con po' di anticipo... ma nulla di più.

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Ed eccoci arrivati alla fine del diario. Ricapitoliamo un attimo.

Mi chiamo Bethany River, ho 37 anni, sono la prof più popolare della scuola di Hogwarts, una fata dai poteri molto particolari, ho sconfitto la strega più temuta del mondo magico e ho trovato l’antidoto alla maledizione che uccide, ovvero l’avada kedavra. Solo lo scorso anno ho ricevuto tipo due premi e rilasciato cinque interviste, non c'è nessuno che non conosca il mio nome.

Nonostante la fama, la gente non smetterà mai di scassarmi i coglioni per qualunque cosa.
E volete sapere l’ultima? La Skeeter, ancora scottata per il mio attacco a sorpresa, ha scritto sulla gazzetta: “Se sei una moglie e soprattutto una madre, puoi essere bella quanti ti pare, ma non puoi vestirti con delle cose troppo appariscenti“.

Inutile che vi dica com’è andata a finire: l’oca si è beccata una denuncia da parte mia, oltre che la furia omicida di Minnie, Pomona, Sibilla, Corinne (è arrivata due anni fa da Beauxbatons e insegna Trasfigurazione) Madame Bumb e di due nuove docenti, Audrey Sinister (Astronomia) e Sylvie Caporal (Storia della magia). Ho riso tantissimo, finalmente vendettaaaa!!!

Ho un marito fantastico, che amo da morire e mi sostiene in tutte le mie scelte. Abbiamo una figlia grandiosa, che si è appena confermata una fata oscura, rarità assoluta, entrando nella casa dei Junkyard Scavengers, ad Alphedra.
Posso dirlo? Nessuna sorpresa... il dna non mente.

Una sera, mentre io e Sev guardavamo le stelle dalla torre di astronomia, gli ho chiesto:
-Cos'è quella faccia, amore?
-Nulla...
-Stai pensando a Lily, vero?
-Sì… se solo potesse vedermi adesso…
-Le diresti "guarda che non esistevi solo tu al mondo"?
-Forse... oh vabbè, hai ragione, Betha. Tu sei qui, lei no.
-Esatto. E anche se non si saprà mai cosa è successo, lei non è morta per colpa tua, assolutamente no.
-Non voglio più saperne nulla. Però mi hai tolto un peso di dosso, ti ringrazio.
-Figurati, Sev- gli ho detto, accarezzandogli i capelli neri.
-Continuerai ad amarmi?-
L‘ho baciato, parecchio a lungo, prima di rispondergli:
“Sempre.“

E qui finisce il diario di Betha... mettetevi comodi per l'epilogo, sennò va a finire che mi fucilate.
Prendete un bel respiro, e... girate pagina.

THE DARK FAIRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora