Rain On Me

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30 agosto, buona scuola, Crystal!

L’ultima parte dell’incantesimo di crescita rapida ha avuto molto successo. Ora la nostra bambina ha undici anni ed è pronta per iniziare la scuola di magia.
La manderemo ad Alphedra, dove studierà per diventare una fata, proprio come me. Che cazzo, mica potevamo tenercela ad Hogwarts, sai che scocciatura?

Per arrivare alla scuola dovevamo attraversare tutto il lago nero, dato che si trovava all’altra estremità, e fortunatamente, Gisy aveva mandato una barca davanti a casa nostra.
Sempre detto che questa villetta sul lago sarebbe stata ideale, per crescere una famiglia...

Minerva ha aiutato Crystal a preparare la valigia, tra un colpo di bacchetta e l'altro, mentre io sistemavo i libri che avrebbe dovuto portare con sè.
-Non ce ne sta nemmeno uno di quelli che avevo io, all'epoca. Meno male, così non copi le risposte- ho riso.
-Mamma, non lo avrei fatto comunque.
-Brava, piccola, i tuoi genitori ti hanno educato bene- ha sottolineato Minnie- d'altronde, sono due professori, non l'avresti scampata. Betha, tesoro, qui c'è tutto.
-Perfetto. Allora possiamo andare-

Con un paio di levicorpus, i bagagli si sono sistemati sulla barca. Minnie è tornata a Hogwarts, lasciandoci con nostra figlia.
-Tornate per pranzo, vero?
-Penso di sì, Alphedra non è tanto lontano, ci vorranno venti minuti, con la barca. Così sostiene Gisy.
-Adesso vedremo, amore- ha replicato Sev- aspetta, cos'è quell...

Non ha fatto in tempo a terminare la frase, che un ennesimo flash ci ha accecato.
No, non era possibile, ancora lei... Rita Skeeter!
-Professor Piton!- ha esclamato la giornalista- non me lo sarei mai aspettato da lei… circondato da sole donne...
-Cancelli quella foto- ha replicato lui, gelido, estraendo la bacchetta da sotto il mantello- o finirà molto male.
-Parla proprio come… oh aspetta… quindi le due che ho incontrato l’altra volta erano… NON POSSO CREDERCI!!! Sarà uno scoop coi controfiocchi!!!!!!-

Crystal, di nuovo nascosta dietro di me, mi ha chiesto, sottovoce: -Cosa facciamo, mamma? Questa volta non ho idee...
-Ho un idea. Vieni con me-
Siamo apparse dietro la Skeeter, che ancora rideva come un’oca, e abbiamo materializzato una nuvola nera sopra la sua testa. Sev, nel frattempo, le aveva puntato la bacchetta a un centimetro dal naso. E non aveva intenzione di farla scappare.

-Ci sei, Crystal?- le ho mormorato- tieni la voce più bassa che puoi, o ci beccherà.
-Sì mamma.
-Seguimi, allora. Rain…
-Rain!
-On…
-On!-
-Me.
-Me!
-Ok, ripeti tutto insieme.
-Rain On Me!

Di colpo, la mini nuvola nero ha sparato fuori un fortissimo acquazzone, che si è riversato tutto sulla giornalista. Che pochi secondi dopo, ha tentato di immobilizzare nostra figlia, ma io l'ho stretta, proteggendola.
-Stai indietro Betha e non mollare Crystal, ora sistemo io quell'oca cretina- mi ha detto Sev- STUPEFICIUM!-
E fu così che Rita Skeeter venne sparata via, con un volo di minimo dieci metri. La prossima volta ci penserà, prima di aggredire la mia bambina.

Sev si è girato verso di noi, accennando un piccolo inchino, e io l'ho guardato, divertita:
-Amore, non credi di avere esagerato?
-Oh no, per niente. Se l'è meritato- ha risposto, sfiorandomi il mento con le dita- nessuno deve azzardarsi a far male a mia moglie e la mia piccolina. Devono passare prima sul mio cadavere, in fiamme-
Crystal l’ha guardato, ammirata, mentre prendevamo posto sulla barca.
-Adesso possiamo partire- ha concluso, sedendosi di fianco alla bambina. Nemmeno a farlo apposta, la barca si è messa in moto.

Erano le dieci di mattina, non faceva più caldo da un pezzo e tirava una brezza fresca.
Ho guardato per qualche minuto Crystal. Aveva i capelli neri, legati in una treccia, che le arrivava a metà schiena, gli occhi color ghiaccio e la pelle chiarissima. Indossava una maglietta bianca a righe blu, jeans blu scuro, un giacchino uguale e degli anfibi bianchi. Classico look da undicenne, no?

Era la copia esatta di suo padre, per quanto riguardava l'aspetto, ma il carattere era il mio. I poteri, beh... era una leggimente, come Sev, ma sarebbe diventata una fata, come me. Magari non con i miei stessi poteri da figlia di Salem, ma... siamo lì.

Per prima cosa, arrivati ad Alphedra, mi toccherà presentare Crystal a Giselle, che quasi sicuramente dirà una cosa tipo: "Madonna mia, un'altra disintegra-autostima, esattamente come tua madre".
Quanto scommettiamo?

Io ci scommetto i miei dodici anni di insegnamento...

THE DARK FAIRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora