Mamma e papà

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Ormai stavo iniziando a pemsare che Rita Skeeter avesse una specie di radar, per individuare gli argomenti che avrebbero potuto generare un ondata di gossip. Io però non volevo essere tra quelli, figuriamoci mia figlia!

La giornalista ha avanzato verso di noi, con la macchina fotografica in mano e un sorrisetto perfido:
-Allora… chi è che non voleva figli?- ha sibilato- invece, eccoti qua. E sei perfettamente integra, quindi vuol dire che mi hai mentito, Bethany cara…
-Di che cazzo parli? Io non ho mai...
-Mi sono infiltrata al tuo matrimonio, cosa credi?
-Ma se letteralmente avevamo messo delle barriere magiche anti curiosi, quel giorno! Come hai fatto ad oltrepassarle?
-Non vengo certo a dirlo a te- ha sogghignato, prendendo qualcosa dalla macchina, e ficcandoselo in tasca.

-Non azzardarti a pubblicare quella foto, o ti denuncio!
-Oh sentitela… le denunce mi fanno un baffo, sai? O mi racconti in quale strano modo hai partorito quella creaturina, o questa foto, sarà in prima pagina, DOMANI!
-Non provarci- le ho intimato, tremando di rabbia.
-Mamma tutto ok?- ha sussurrato una vocina dietro di me.
-No... non riesco... a formulare niente... sono troppo furiosa...
-Ci penso io-

Crystal, che per tutta la discussione era rimasta nascosta, è uscita da sotto il mio mantello, puntando la mano verso la macchina fotografica di Rita, e chiudendola a pugno, velocissima.
L’oggetto è esploso all’istante, dandoci il tempo di scappare e di teletrasportarci a casa, dove ci aspettavano Sev, Minerva e Florentia, al tavolo in giardino.
Ero molto orgogliosa di Crystal, che aveva affrontato da sola, per la prima volta, una persona non proprio amichevole.

Quando Sev l’ha vista, l'ha salutata, le ha dato un bacetto e l’ha fatta sedere sulle sue ginocchia, come sempre.
-Com’è andata a Hogsmeade, tesoro?
-Bene, il the freddo di madame Piediburro era buonissimo.
-Non ci vado da una vita, in quel posto, adesso che ci penso.
-Poi mamma mi ha comprato una mela caramellata e dei rospi alla menta, da Mielandia...-
Mi sono seduta vicino a mio marito, ancora sconvolta per lo scontro con la Skeeter. Tutti l’hanno notato subito, ma prima hanno lasciato che Crystal finisse il racconto.

-Una strana signora ha attaccato mamma. Le ha scattato una foto a tradimento e l'ha pure minacciata!
-Ti ricordi il suo aspetto?- le ha chiesto Minerva.
-Sì, nonna. Era bassa, bionda, riccia, con gli occhiali… ed era vestita malissimo!-
Questa descrizione ha strappato una risata a tutti e quattro, perchè di solito una bimba di otto anni non presta attenzione a come si vestono le persone.

Ma subito il sorriso di Sev si è spento. Probabilmente ha capito chi era la tipa descritta da nostra figlia.
-Rita Skeeter… non ci posso credere.
-Ha detto di essersi imbucata al nostro matrimonio.
-Cosa?
-Magari ha detto una boiata. Perchè io non l'ho vista.
-Nemmeno io, ma non escludo che possa averlo fatto sul serio, quella tipa è una vera sanguisuga. Sei stata bravissima ad affrontarla, piccola mia.
-È vero- gli ho fatto eco io- ero andata nel panico e non sapevo come difendermi. Meno male che c’era lei…
-Hai avuto molto sangue freddo, cara Crystal- ha commentato Florentia- questo ti sarà molto utile, ad Alphedra…
-Cos'è Alphedra?
-Ora te lo spiego...-
Non sto qua a trascrivervi tutta la storia, la sapete già...

Poco prima di addormentarsi, Crystal mi ha domandato:
-Ma come maimla signora Florentia non è una donna in carne e ossa? Cosa le è successo?-
Non sapevo cosa risponderle. Non volevo crearle incubi. La storia delle sorelle Karaton è triste e spaventosa allo stesso tempo, non penso sia adatta a lei.
La bimba, per fortuna, si è addormentata poco prima che aprissi bocca. Fiuuu, scampata...

Sono tornata in camera nostra e mi sono affacciata alla finestra. Sev, vedendomi preoccupata, mi ha abbracciato da dietro e mi ha sussurrato:
-Cosa succede, amore? Sei troppo silenziosa, stasera...-
Mi sono girata e lui ha approfittato per baciarmi.
-Niente, va tutto bene…
-Non credo. Se è per Crystal…
-Fra tre settimane la "maledizione" dovrebbe levarsi. Solo che…-
Ho sospirato, pesantemente.

-È che... ho paura per il "dopo", ecco.
-Fidati, andrà tutto alla grande.
-Ho capito una cosa, comunque: questa bambina sta diventando parte integrante della nostra vita, nonostante non ci aspettassimo il suo arrivo con così tanto anticipo.
-Quando le diremo la verità?
-Aspettiamo ancora qualche annetto. Non procuriamole traumi. Sei d’accordo?
-Ma certo- ha risposto lui, baciandomi di nuovo.
-Sei un padre meraviglioso, sappilo.
-E tu una madre splendida-

Non era una bugia: ci stavamo rivelando dei genitori fantastici.

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