Il principe mezzobabbano (cit)

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18 Agosto, che c'è ora?

Sì, appunto, dovrebbe essere agosto, ma diluviava talmente forte che pareva novembre. Vabbè, meglio, almeno per me.
Sapevate che Sev aveva una residenza estiva? È in un posto leggermente di merda, ma posso affermare che si sta veramente alla grande qua? Niente rotture di coglioni, pace assoluta, posso passare il 100% del tempo con il mio amore...
Solo, come vi ho appena detto, stavamo in un quartiere orribile, isolato, e pieno di gente poco raccomandabile. Ma era la casa in cui Sev era cresciuto, l'unica cosa che gli avevano lasciato i suoi (tra una litigata e l'altra).

Vedendomi pensierosa, stamattina, Sev ha cercato di ritirarmi su il morale:
-Che ti succede, Betha?
-No, è che... vorrei vivere in un luogo diverso. Questo mi mette quasi tristezza, e non mi piace.
-E dove vorresti stare?
-In una villetta sul lago, magari. Sto mettendo da parte i soldi per comprarcene una. E creare quello che sarà effettivamente il nostro...
-Nido d'amore?
-Già. Se mai un giorno decidessimo di sposarci e/o avere un figlio, non vorrei che crescesse in un posto disagiato.
-Io voglio sicuramente sposarti, Betha, ma un figlio... attualmente non mi sembra il caso di pensarci.
-No, infatti, nemmeno io lo voglio. Ho azzardato un'ipotesi e...-

Il campanello ha interrotto la conversazione. Non aspettavamo nessuno, sì?
-Vado io, amore. Ah, lì c'è il giornale, appena arrivato.
-Ti aspetto qua-
Meno male che avevo addosso un vestito presentabile, un abito verde coi quadrifogli, che ricorda gli anni 60, anni in cui siamo nati sia io che lui. Mi sono spruzzata qualche goccia di "Shaliman", il mio profumo preferito, di Guerlain, e sono corsa ad aprire.

La persona che aveva suonato alla porta, era una donna, a occhio poco più grande di me, vestita anche lei di verde, con i capelli mezzi castani e mezzi biondi. Non la conoscevo affatto, ma mi ricordava qualcuno?
-Sono Narcissa Malfoy- si è presentata- Severus mi sta aspettando, è in casa?
-Certo. Entra pure-
Era la mamma di Draco, come ho fatto a non riconoscerla?
-Tu sei Bethany River?
-Sì, proprio io. Aspetta un attimino... Sev, tesoro, è arrivata Narcissa, la faccio accomodare qui con te?-
Dal salotto non è arrivata nessuna risposta. Così ho fatto cenno a lei di seguirmi nella stanza. Da dietro il giornale è comparsa una faccia piuttosto imbronciata, che ha annuito, ripiegando quel pezzo di carta pieno di scritte.

-Vi devo lasciare soli?
-No, resta pure, Betha- mi ha detto Sev.
-Ok, giuro che sto zitta. Di cosa devi parlarci?-
Narcissa si è seduta accanto a me, sul divano e ha iniziato:
-Ho appena saputo che Bellatrix, mia sorella, è stata appena reclutata nell’esercito di Georgiana Karaton. Un’altra volta!  Purtroppo, Georgiana ha fatto evadere da Azkaban tutti i suoi seguaci, lei compresa.
-E persino la Umbridge- ho aggiunto- è uscita tre giorni fa.
-La cosa peggiore è che anche mio marito, Lucius, è stato richiamato. E dal momento che la Karaton sta ampliando la sua armata, temo che Draco sia il prossimo ad essere convocato...-
Era sul punto di piangere, si vedeva.

Ha sospirato e ha continuato:
-Vi prego, proteggete mio figlio, a qualunque costo. Non posso tollerare che entri in quel girone infernale.
-Dove una volta dentro, ne puoi uscire solo in una bara- ha borbottato Sev- ho letto tutti gli articoli che stanno uscendo su Georgiana Karaton, in questi ultimi tempi. Non sai, Narcissa, che quella pazza sta cercando la mia Bethany per ucciderla?
-No... allora dovrai proteggere entrambi. Me lo giuri solennemente?
-Posso fare meglio. Betha, puoi darci una mano?-

Le ha fatto pronunciare il temutissimo voto infrangibile, per rassicurarla che avrebbe rispettato il patto.
È stato qualcosa di strano, lo ammetto, ma se era davvero così indispensabile, ben venga.

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1 Settembre, SEV È PROF DI DADA!

Lui non ci sperava più, eppure...  è successo.

Ddiscorso di inizio anno Silente ha annunciato che sarebbe arrivato un nuovo (beh, mica tanto nuovo, era uno che teoricamente era in pensione, ma è stato riabilitato per l'emergenza) professore di pozioni. Si chiamava Horace Lumacorno, era solare, allegro e gentile, e si vedeva che aveva molta, molta esperienza.

E questo significava solo una cosa: Sev avrebbe insegnato difesa contro le arti oscure. Fin dal nostro primo incontro, mi aveva raccontato che sapeva molte cose sulle arti oscure e voleva tramandare le sue conoscenze ai suoi studenti. Ma, chissà come mai, Silente ha sempre preferito assumere casi umani, in DADA, al suo posto. Allock, Lupin, il falso Moody e la Umbridge avevano tutti una cosa in comune: l’essere degli irresponsabili senza cervello. Anzi, ora che ci penso, prima di Allock ci stava un altro tipo ancora, ma nessuno ha mai voluto raccontarmi chi fosse e che avesse combinato.

-Continua a crederci, amore. Vedrai che un giorno arriverà il tuo momento- gli avevo detto, uno di quei ormai lontani giorni.
-Potrebbe non accadere mai, ma io ci conto sempre-
E per fortuna quel momento è giunto, finalmente.

Quest’anno si respirava un’aria diversa: c’era talmente tanta tensione che la si poteva tagliare con una spada. E ho notato qualcosa di parecchio strano anche in Draco Malfoy: aveva una perenne espressione di paura dipinta in faccia e molto spesso lo trovavo rannicchiato in qualche angolo sperduto della scuola.

Non sembrava più il Draco spavaldo e sicuro di sè che ero abituata ad avere come alunno... era il caso di parlarci?

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