Perchè non ti fidi di me?

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Fabrizio's Pov

E' incredibile quanto la vita possa sorprenderti. Fino a pochi mesi fa pensavo d'aver chiuso per sempre con l'amore. Ero convinto che avrei passato il resto della mia vita dedicandomi solo alla musica e ai miei figli ed ora mi ritrovo ad osservare la donna che dorme beatamente tra le mie braccia e a cui vorrei donare il mondo se solo fosse possibile.

E' ancora nuda dopo esserci amati per tutta la notte. Le accarezzo la schiena mentre i lunghi capelli neri le circondano il viso donandole un'aria dannatamente sensuale. I raggi del sole la illuminano e più la guardo più penso che non ci sia al mondo una creatura più bella di lei. Le lascio un bacio sulla fronte e mi alzo lentamente per andare a prepararle la colazione. Oggi dovrò partire nuovamente per gli instore, ma prima la accompagnerò all'appuntamento dal neurologo. Preparo il caffè senza il quale per Valentina è difficile svegliarsi quando il suono del telefono richiama la mia attenzione.

- Luca dimmi? –

- Fab ce la fate a star qua per le otto? Il dottore ha avuto un imprevisto e viene solo per visitare Valentina, ma dovete star qua alle otto in punto. –

- Alle otto stiamo là, nun te preoccupà. –

- Vi aspetto allora – e riaggancio prendendo il vassoio con la colazione e tornando in camera per svegliare la mia donna. Poso tutto sul comodino e mi avvicino a lei dandole un bacio sulle labbra e la sento mugugnare.

- Amore svegliati. Alle otto dobbiamo essere da Luca. –

- Ancora cinque minuti – e si lamenta nascondendo il viso sotto il cuscino.

- Neanche quattro minuti. Te devi alzà, dai fa colazione e preparate – e poso il vassoio sul letto.

- Non sapevo fossi così rompipalle – e finalmente decide di svegliarsi cominciando a far colazione.

- Mi ha chiamato Luca, il dottore ha avuto un imprevisto ma ha confermato la sua presenza in studio per visitarti e dobbiamo essere puntuali – le spiego mentre finisce di bere il caffè.

- Mi lavo e mi vesto in un lampo. –

- Ma fai colazione almeno. –

- Ho bevuto il caffè – e sparisce in bagno.

- Un caffè lo chiami colazione? – aggiungo dopo averla raggiunta. –

- Non ho fame e il caffè mi basta – dice mettendo la testa fuori dal box doccia.

Poco dopo esce ed è sempre più disinvolta nel mostrarsi a me pur non avendo nulla addosso. Si copre semplicemente con un asciugamano per tornare in camera da letto e vestirsi. Finisco di prepararmi anch'io e in attesa che finisca anche lei mi siedo sul letto osservando ogni suo movimento. Indossa una gonna lunga e una semplice maglia, ma è dannatamente sensuale ed elegante.

- La smetti di fissarmi così? –

- Nun sto guardando te. –

- Ah giusto, stai ammirando questa parete bianca che, effettivamente, è molto interessante. –

- Stronza – e le lancio addosso l'asciugamano che aveva addosso poco prima.

- Possiamo andare, ho finito. –

- Non erano meglio i jeans? –

- Se preferisci che resti in slip davanti al dottore e a Luca mi cambio. –

- Perché ti farà spogliare? –

- Amore, ho un problema alla gamba e al piede e si concentrerà su quelli. Con la gonna mi basterà alzarla, ma se preferisci i jeans non mi costa nulla cambiarmi.

Il peggio è passato - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora