Se molli tu mollo anch'io

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Fabrizio's Pov

Non riesco a restare un minuto di più in questo corridoio. Sento gli occhi di tutti addosso ed esco per fumare. Ho Valentina davanti a me, con il suo meraviglioso sorriso che mi rende felice ogni volta che lo guardo, i suoi occhi profondi che mi trafiggono l'anima e mi leggono dentro come non hanno fatto gli occhi di nessun'altra. I brividi scorrono lungo il mio corpo e sento le sue mani accarezzarmi, ascolto la sua voce sussurrarmi che mi ama e rivivo i momenti trascorsi insieme. Siamo a luglio e sento l'acqua scorrere sul mio corpo e alzando gli occhi mi accorgo che il cielo sta piangendo con me.

- Non ti fa bene fumare così tanto – sento dire alle mie spalle e, voltandomi, mi ritrovo mia sorella che mi trascina dentro. Osservo la porta della sala operatoria e prego che qualcuno esca per dirmi qualcosa.

- Fab nun puoi stare così. –

- Che dovrei fare Filì? E' in quella cazzo de sala operatoria da ore. –

- Non devi farti vedere così da lei quando uscirà – e lo guardo perché temo il momento in cui i dottori verranno a parlarmi.

- Se non dovesse farcela? – e fisso negli occhi mio fratello sperando di trovare in lui la forza che in questo momento non ho.

- Non pensarla neanche per scherzo sta cosa. Valentina uscirà da quella sala operatoria e tornerà da te. –

- Nun posso restà senza di lei Filì. –

- Fabrì basta con questi pensieri. Valentina è forte. Ha già superato una grande battaglia e supererà anche questa – e mio fratello mi abbraccia trasmettendomi tutto l'affetto che prova per me.

- Devo avvisà la sua famiglia. –

- Lo farai domani. E' quasi l'alba, non credo sia il caso di chiamare ora – e annuisco.

- Devo dirlo anche a Giada e ai bambini. –

- Ci penseremo con calma. –

Cammino per non pensare e la figura di Amalia, in lacrime tra le braccia di Luca, attira la mia attenzione.

- Ehy, basta piangere – e mi abbasso alla sua altezza.

- Dovrei essere io a farti forza. –

- Dobbiamo farci forza insieme Amalia. –

- Fabrizio dimmi che ce la farà – e non riesco a risponderle.

- Sì che ce la farà. Non si è mai arresa e non lo farà neanche stavolta – e voltandoci ci ritroviamo Gianluca alle nostre spalle.

- Ora ha un motivo in più per lottare. Non ti lascerò solo Fabrizio, sei tutto per lei e combatterà con tutte le sue forze per tornare da te – e lo abbraccio perché in questo momento non ho bisogno di altro. Improvvisamente la porta della sala operatoria si apre e un dottore cammina. Pochi metri lo separano da me, ma il percorso sembra infinito.

- Tutti qui per la signorina Greco immagino – e annuisco.

- Ho bisogno di parlare con un parente – aggiunge. Sto per dire qualcosa ma l'arrivo di Gigi che spiega la situazione riesce a non farmi sbroccare.

- Posso dire tutto a lei allora. –

- Può parlare tranquillamente anche davanti a loro. –

- L'emorragia era molto estesa, ma siamo riusciti ad arrivare in tempo. L'operazione è andata bene, ma non posso ancora dire che sia fuori pericolo. –

- Che vuol dire? –

- Aspettiamo 24 ore prima di sciogliere la prognosi. Oltre all'emorragia, ha diverse escoriazioni sul viso e sul corpo, ma quelle non sono un problema. L'importante è che si svegli il prima possibile – spiega con una naturalezza che mi fa paura.

Il peggio è passato - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora