Ti sciogli ogni volta che senti il suo nome

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Valentina's Pov

L'aria gelida di gennaio rende i miei muscoli incapaci di esprimere emozioni. Le feste sono finite e come ogni mattina da quando ho chiuso con Fabrizio, cancello i pensieri con una corsa mattutina. Nonostante il freddo, è l'unica cosa che, ad oggi, mi fa sentire viva. Non sentire più Fabrizio, non vedere i suoi occhi, non ascoltare la sua voce ha reso la mia vita tremendamente vuota. Vorrei tanto tornare indietro e provarci ancora una volta, ma so che sarebbe inutile.

Sono passati ormai giorni da quando ci siamo detti addio e da allora non l'ho più visto. Ho fatto di tutto per evitare d'incontrarlo uscendo la mattina presto e rientrando la sera tardi. Finora, fortunatamente, sono riuscita a non incrociare i suoi occhi perché non so che farei se dovessi ritrovarmelo di fronte.

Lui mi manca e anche tanto, ma il suo nome è ormai un tabù per me. Amalia e Gianluca hanno provato a farmi cambiare idea, a convincermi a parlargli, ma è stato tutto inutile. Ormai ho deciso di rinunciare a lui per la sua felicità anche se mi fa tremendamente male.

Cammino a testa bassa e con la musica nelle orecchie percorrendo il viale che conduce a casa e ogni volta che passo davanti a quella di Fabrizio, aumento la velocità per paura che lui possa spuntare da un momento all'altro. E' strano come la vita possa cambiare così rapidamente: un giorno sei felice e non vedi l'ora di tornare a trascorrere del tempo con quella persona che ti regala felicità anche solo con la sua presenza e il giorno successivo tutto precipita. E' come se fossi nuovamente caduta in un buco nero solo che, stavolta, non vedo vie d'uscita.

Arrivo a casa e lo sguardo di Amalia e Gianluca mi trafigge. Da quando mi sono allontanata da Fabrizio, mi sento giudicata anche da loro. Non riescono a capire le mie ragioni ed ogni volta provano a farmi riavvicinare a lui. Ormai non facciamo che litigare ed è per quello che preferisco evitare ogni discorso.

Raggiungo la mia camera, prendo l'intimo e i vestiti e mi dirigo in bagno per una doccia calda. Mi asciugo, mi vesto, passo sul viso un trucco leggero che mi aiuta a coprire le occhiaie, frutto di tante notti insonni e torno in cucina per un caffè veloce.

- Non fai colazione? – mi chiede Amalia rimasta sola perché Gianluca è uscito per incontrare Marco prima del lavoro.

- Sto prendendo il caffè. –

- Quella la chiami colazione? Mangia qualcosa. –

- Non ho fame. –

- Non puoi andare avanti così, devi mangiare. –

- Amalia mangio. Non ho bisogno che tu mi dica cosa fare. –

- A me, invece, sembra che ti serva proprio una persona che ti segua passo passo. Sono giorni che non fai un pasto decente. Vuoi giocare nuovamente con la tua vita? –

- Appunto, è la mia vita e decido io che uso farne. –

- Ti rendi conto cosa hai detto? Non puoi pensarlo davvero. Vale, ti prego, reagisci e se stai così perché ti manca Fabrizio vai da lui e diglielo. –

- Cosa c'entra Fabrizio? La mia vita non ruota intorno a lui. Perché ogni volta che parliamo dobbiamo finire per tirare fuori il suo nome? –

- Mi chiedi anche perché? -

- Sì, ti chiedo perché. –

- Guardati – e mi trascina davanti allo specchio. – Sei tornata ad essere un fantasma. Stai sopravvivendo, hai smesso nuovamente di vivere. Non sorridi, non mangi e sei perennemente triste. Reagisci cazzo, riprendi in mano la tua vita. Torna ad essere la Valentina che in pochi mesi a Roma ha conquistato tutti. –

Il peggio è passato - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora