Fabrizio's Pov
Ho deciso di portarla alla pizzeria dove vado di solito. Lì si sentirà sicuramente a suo agio e non avrà gli occhi di tutti addosso. Sto guidando e lei è stranamente silenziosa. Non so se si sia pentita di avermi detto sì, anche se sembra abbastanza rilassata.
- Ehi, stai bene? – le dico toccandole leggermente la gamba.
- Sì certo. Ti ho fatto pensare il contrario? – chiede a sua volta guardandomi per la prima volta da quando è salita in auto.
- Sei silenziosa, non m'hai detto 'na parola. –
- Hai ragione, scusa. Sto bene comunque, stavo solo pensando. –
- Posso chiederte a cosa? –
- A noi due – e mentre lo dice s'imbarazza e volge lo sguardo altrove.
- E' l'ultima cosa che me sarei aspettato de sentirti dì. –
- Non fraintendere – puntualizza subito e capisco che sta mettendo le mani avanti.
– Il fatto è che sono passati poco mesi da quando mi sono trasferita a Roma e non m'aspettavo che ci sarebbero stati tutti questi cambiamenti nella mia vita. Anche il rapporto con te. Non avrei mai pensato di ritrovarmi nella tua auto mentre andiamo a mangiare qualcosa insieme. –
- E perché mai? –
- Perché sei un personaggio noto, potresti uscire con chiunque. –
- Mettiamola così allora: voglio uscì con te – le dico mentre scendiamo dall'auto e lei, stranamente, non me risponde.
- Allora vuoi ancora mangià con me o vuoi tornare indietro? –
- Mi fa strano dirlo, ma ho fame. –
- Allora andiamo, me sa che siamo nel posto giusto – e le accarezzo la guancia mentre la guido all'interno della pizzeria.
Saluto tutti visto che qui sono di casa e ci accomodiamo in un angolo del locale, lontano dal resto della sala in modo da poter stare tranquilli.
- E' carino qui, molto accogliente. –
- Ce vengo spesso, me sento a casa quando vengo qua. –
- Si respira aria familiare in effetti. –
- Fabrì, finalmente te sei fatto vivo. Non ce vediamo da un po' – mi dice Rocco, il proprietario che con il tempo è diventato un amico.
- C'hai ragione, ma tra er lavoro e i bambini c'ho sempre poco tempo. –
- Per le belle ragazze però ce l'hai sempre eh? – me chiede facendomi l'occhiolino. Guardo Vale e la vedo arrossire.
- Me conosci no. A proposito lei è Valentina. Lui è Rocco, il proprietario di questo posto. Lei le porge la mano e Rocco la stringe e spero che non aggiunga altro, ma non faccio in tempo a finire de pensare che lui apre bocca.
- Piacere mio – le dice. – Stavolta te sei superato eh – me dice. Annuisco, ma decido di non rispondergli perché Valentina è già abbastanza imbarazzata.
- Allora, cosa vi porto? Facciamo un mix di tutto prima delle pizze? – ci chiede.
Vedo il panico nello sguardo di Valentina e così decido di prendere in mano la situazione. Ordino per entrambi per toglierla dall'imbarazzo.
- Allora, chi devo ringraziare per averte qua, di fronte a me? –
- Nessuno. –
- Devo pensare che è stata una tua idea quella di venirmi a cercare? E non mi fraintendere, non te sto dicendo che non sai prende le decisioni da sola perché penso esattamente er contrario. –
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Il peggio è passato - Fabrizio Moro
FanficValentina, ha 33 anni, scrive da anni per una testata giornalistica online e trascorre le sue giornate a casa, nella sua stanza, davanti ad un computer. Alle spalle ha un passato complicato che decide di dimenticare quando le propongono di lasciare...