Ci sposiamo

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Valentina's Pov

Non mi aspettavo niente di tutto quello che ha organizzato Fabrizio. Stiamo tornando nella nostra casa, quella dove tutto è cominciato e mi fisso a guardarlo mentre guida. Mi avvicino baciandogli la guancia e appoggiandomi a lui.

- Sei stanca? –

- Per niente. Sono semplicemente incredula – e ammiro l'anello che brilla sulla mia mano.

- Te piace proprio quell'anello? –

- Mi sarebbe piaciuto anche se fosse stato l'anello che si trovava nel sacchetto delle patatine. Mi piace quello che significa. Non pensavo che mi avresti chiesto di sposarti. –

- Nun pensavo neanch'io de farlo. Ho cominciato a pensarci davvero quando sei rimasta incinta e hai lasciato er lavoro. Me sono reso conto di quanto ami averti intorno, tornare a casa e trovarti in cucina mentre prepari da mangiare o mentre dormi sul divano – ammette mentre parcheggia.

Entriamo in casa e c'è un silenzio assordante. L'assenza dei bambini la sento sempre tanto, ma in questo periodo la malinconia che provo quando non ci sono è ancora più forte. Il ritorno di Giada si avvicina e non nascondo che mi mancherà avere Anita e Libero in casa ogni giorno. Ci buttiamo a letto dopo aver trascorso una meravigliosa notte, ma pur essendo stanca non riesco a dormire.

Resto a fissare Fabrizio che si è addormentato appena ha messo la testa sul cuscino e mi perdo a tracciare ogni lineamento del suo viso. Vorrei che Vittoria fosse esattamente come lui: forte e fragile allo stesso tempo, libera e indipendente, ma con un grande senso della famiglia, coraggiosa e determinata nel realizzare tutti i suoi sogni. Più lo guardo e più mi rendo conto di avere tutto quello che ho sempre desiderato. Mi appoggio al suo petto e provo a dormire un po' mentre lo sento stringermi e mi sento finalmente a casa.

Fabrizio's Pov

Valentina dorme ancora. Tra un po' arriverà tutta la sua famiglia, ma per non rovinarle la sorpresa, andranno direttamente a casa dei miei. Voglio che per lei sia un giorno speciale e le ho organizzato una festa con tutte le persone a cui vuole bene e spero che ne sia davvero felice. Preparo la colazione e torno in camera cospargendo il letto di petali di rose rosse. Provo a svegliarla baciandole il viso, ma si lamenta nascondendo la testa sotto il lenzuolo.

- Nun fa la bambina e svejate. C'abbiamo da fare stamattina e nun puoi poltrire tutto il giorno. –

- Sì che posso. Ti ricordo che mi hai tenuta sveglia tutta la notte e sono incinta. Dovrei riposare invece di scorrazzare di notte. –

- Nun te lamentà che t'è piaciuto – e le tolgo il lenzuolo rubandole un bacio.

- Possiamo ripeterlo quando vuoi – dice sorridendo sorniona.

- Me toccà compra 'na casa al mese per rapirti de notte o t'accontenti d'andà in quarsiasi luogo? –

- Guarda che non mi serviva la casa nuova. Io sto benissimo anche qui. –

- Lo so, ma tra un po' sarà troppo piccola per tutti. Nun c'è abbastanza spazio per ospità tutta la tua famiglia e vojo che se sentano liberi de salì a Roma tutte le volte che vorranno soprattutto quando nascerà la principessa – e bacio il pancione mentre le mani di Vale finiscono tra i miei capelli.

- Facciamo colazione. La principessa di papà ha un po' fame. –

- Scommetto pure la mamma. –

- Mi hai scoperta – e mi bacia.

- Mostrami la mano prima. –

- Perché? –

Il peggio è passato - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora