Un'interessante offerta di lavoro

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Valentina's Pov

Ho iniziato a scrivere per una testata giornalistica online quasi per gioco ed oggi, a distanza di nove anni, è diventato un vero lavoro. Bello sì, ma anche molto faticoso. Scrivendo per tre siti diversi di un'unica azienda, mi ritrovo a lavorare 15 ore al giorno senza avere la possibilità di dedicare del tempo a me stessa. La cosa, però, non mi pesa perché faccio ciò che mi piace ed è un lavoro che mi gratifica.

Mi chiamo Valentina, ho 33 anni e da 9 anni lavoro come blogger ovvero come giornalista per alcune testate giornalistiche online. Vivo in Puglia e ho due sorelle più piccole a cui sono legatissima.

- Comincio a lavorare - dico a mia madre dopo aver fatto colazione. Pur essendo ormai un'adulta e indipendente economicamente, vivo ancora con i miei. Ho pensato tante volte di andare a vivere da sola, ma un po' per paura e un po' perché sono legatissima alla mia famiglia, non ci ho mai provato seriamente.

Scaccio via i pensieri e comincio a scrivere i miei articoli di televisione, gossip e spettacolo. La mia giornata va avanti così tra un messaggio via Skype con i colleghi e una chiacchiera in famiglia. Come sempre, a pranzo, faccio una piccola pausa per mangiare qualcosa insieme ai miei, alle mie due sorelle Gabriella e Alessandra e a mia nonna che vive con noi. Durante il pranzo, la mia attenzione viene catturata dallo schermo del pc che mi segnala un nuovo messaggio nella chat della redazione di un sito.

"Salve, abbiamo organizzato una riunione per il 21 luglio, nei nostri uffici di Roma per incontrarci e conoscerci tutti per la prima volta per poter discutere dei nuovi progetti aziendali. Si attende conferma di partecipazione il prima possibile. Contiamo di ricevere la conferma di tutti avendo scelto un sabato per conciliare tutte le vostre esigenge, grazie". Sorrido e confermo immediatamente la mia presenza. Dopo nove anni di contatti via web, non vedo l'ora di conoscere le mie nuove colleghe con cui, ogni giorno, trascorre le mie giornate, seppur a distanza e rivedere i miei colleghi che ho conosciuto nelle precedenti riunioni, in primis Amalia e Gianluca, le mie spalle, ma soprattutto veri amici che mi hanno anche aiutato nei momenti più difficili.

Mancando solo dieci giorni all'appuntamento romano, prenoto il treno per non rischiare di non trovare poi posto.

- Il 21 luglio vado a Roma. Ci sarà una riunione aziendale e i grandi capi ci vogliono tutti -, annuncio alla mia famiglia.

- Chi vieni con me? -, chiedo alle mie due sorelle.

- Partirei al volo, ma con il padre di Enzo in ospedale non me la sento di lasciarlo solo -, mi dice Gabriella che sta trascorrendo tantissimo tempo con il fidanzato.

- Ho l'esame il 25 e sono un po' indietro con lo studio -, mi dice invece Alessandra che studiando Chimica e Tecnologia Farmaceutica non può permettersi di andare in giro pochi giorni prima dell'esame.

- Nessun problema, andrò da sola. Mi incontrerò in stazione con una collega di Milano e andremo insieme in redazione -, dico decisa.

I giorni passano tranquillamente. Ormai ci siamo. La grande riunione aziendale è alle porte e, pur essendo entusiasta di conoscere tutta la mia grande famiglia del web, sono anche un po' ansiosa.

- Allora ci vediamo alle 10 alla Stazione Termini sperando che i treni non siano in ritardo -, mi scrive Marianna che partirà da Milano.

- Dovrei arrivare qualche minuto prima di te. Per non rischiare di perderci, ti aspetterò direttamente sul binario -, le rispondo.

- Ok, chiamami se non visualizzo i tuoi messaggi -.

- Sicuramente. Non vado da sola in redazione -, aggiungo.

- Allora ci vediamo domani. Un bacio e cerca di dormire -, mi dice prima di salutarmi.

Alle 5 in punto la sveglia suona. - Già in piedi? -, chiedo a mia madre.

Il peggio è passato - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora