Valentina's Pov
Leggo e rileggo il messaggio non riuscendo a credere alla decisione presa dal capo. Sono sempre stata super puntuale sul lavoro, ho tralasciato per anni la mia vita privata dedicandomi totalmente al lavoro e sono bastati pochi mesi per tornare ad essere una semplice redattrice. E' vero, in questo periodo sono andata pochissime volte in ufficio, ma ho sempre lavorato anche da casa e pensavo di avere la loro totale fiducia.
Evidentemente non basta più visto che, da oggi, non sono più il direttore del sito a cui ho dedicato anima e corpo e dovrò sottostare alle direttive dell'ultima arrivata anche se avrò un vantaggio: potrò ricominciare a lavorare da casa come ho sempre fatto. Lascio stare il telefono e con la musica di Fabrizio nelle orecchie affronto il viaggio.
Ho solo voglia di essere tra le sue braccia in questo momento. Vorrei sentirlo, chiedergli come sta, ma a quest'ora starà dormendo sicuramente. Il viaggio è tranquillo e mi appisolo anch'io. Quando mi sveglio siamo ancora in viaggio anche se manca ormai poco. Controllo il telefono, ma la linea è totalmente assente. Finalmente una voce annuncia l'arrivo in città. Scendo dal treno, mi intrufolo in un bar perché qui fa davvero molto freddo e chiamo Luca.
- Vale sei arrivata? –
- Ciao Luca, sono appena scesa dal treno. –
- Non potevi chiamarmi prima? –
- Il cellulare non prendeva, ma se non puoi venire mandami l'indirizzo e prendo un taxi. –
- Sei sicura? –
- Sì – e sento una voce familiare. – Sei con Fabrizio? –
- Sì, anche se è con te che è arrabbiato perché ti sta chiamando e naturalmente trova occupato – e sorrido.
- Ecco perché mi fischiano le orecchie – e Luca ride.
- Come sta? –
- Non benissimo, ma non vuole annullare il concerto. –
- E' una testa dura. Siete in albergo? –
- Sì, lo sta visitando il dottore, ma il tempo di finire e andiamo in teatro. Cerco di trattenere tutti così ti aspettiamo. –
- No Luca, non preoccuparti. Vi raggiungo lì. –
- Va bene, avviso la reception del tuo arrivo – e poco dopo mi manda la posizione. Prendo un taxi e arrivo in albergo dove la ragazza addetta alla reception, dopo avermi fatto la radiografia a raggi X, mi consegna le chiavi della stanza di Fabrizio.
La raggiungo e sorrido nel vedere i suoi vestiti sparsi nella stanza. C'è il suo profumo e anche se vorrei riposarmi un po', mi tuffo immediatamente sotto la doccia per poi vestirmi e raggiungere il teatro. Sono nuovamente in taxi quando il telefono comincia a squillare.
- Ciao amica mia, come va in quel di Roma? –
- Vale mi dispiace tanto. Ho provato a farli ragionare, ma non c'è stato verso di convincerli. –
- Non è colpa tua, ho trascurato troppo il mio lavoro e forse ho dato per scontato che la dedizione e l'impegno con cui ho lavorato in questi anni dovessero essere ripagati. –
- Cosa farai adesso? –
- Tornerò a fare la redattrice. Meno lavoro e soprattutto meno responsabilità. –
- Dovrai sottostare all'ultima arrivata che sicuramente ne sa meno di te. –
- Sono abituata ad ingoiare i bocconi amari, questo è l'ennesimo. Sta tranquilla Amalia, io sto bene. –
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Il peggio è passato - Fabrizio Moro
FanfictionValentina, ha 33 anni, scrive da anni per una testata giornalistica online e trascorre le sue giornate a casa, nella sua stanza, davanti ad un computer. Alle spalle ha un passato complicato che decide di dimenticare quando le propongono di lasciare...