Abbandonato dopo la nascita da un padre incapace e impossibilitato all'uso della magia a causa di un avvelenamento e poi quasi ucciso da dei suoi coetanei, Marius riesce a raggiungere il nonno materno in un disperato tentativo da parte delle persone...
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Il continente della Rosa dei Venti era molto vasto, comprendeva cinque regni in conflitto tra di loro. Questi Stati erano chiamati Regno di Libeccio, Regno di Ostro, Regno di Scirocco, Regno di Maestrale e Regno di Levante
Era un continente di navigatori e pescatori, ma era anche un continente di magia, ed è questo che interessa la nostra storia la magia. Forse il continente avrebbe dovuto chiamarsi continente Magico e non Rosa dei Venti, ma la magia non poteva sostentare le genti appena arrivate nel continente, ma la pesca in un mare ricco di pesci e che bagnava tutti e cinque i regni si. Con il tempo si sviluppò anche l'agricoltura e l'allevamento e la pesca divenne secondaria rispetto alle altre occupazioni tra cui quella magica che ne era sovrana. Nel continente, dove la magia la faceva da padrone, il rispetto lo si otteneva solo dimostrando la propria forza e chi non poteva usare la magia era considerato meno di nulla.
Gli abitanti dei vari regni, influenzati dalla conformazione del territorio e dell'ambiente circostante, acquisirono per lo più magie dell'elemento corrispondente agli attributi uguali alle energie emanate dal territorio in cui vivevano. I maghi nel Regno di Ostro ad esempio erano specializzati nella magia di tipo fulmine. La conformazione del regno con miniere di ferro e spesso colpito da fulmini e ricco di metalli con proprietà elettrica agevolarono la nascita di maghi di questo elemento. Nel Regno di Libeccio che era pieno di vulcani e molto sismico le persone si ritrovarono a sviluppare l'elemento fuoco. Nel Regno di Maestrale, dove i venti imperversavano per tutto l'anno l'elemento dominante tra le genti era il vento. Invece nel regno di Scirocco, ricco di fiumi era l'acqua a farla da padrone. Il Regno di Levante era anche esso di natura sismica ma ricco di sorgenti termali, e molto variegato come terre. Da fertili e desertiche a paludose. La magia dominante qui era l'elemento terra.
Nel regno di Ostro, nella città di Tunet la capitale, nacque un bambino il suo nome era Marius, sua madre morì nel darlo alla luce, lo stesso giorno vi fu una eclissi di sole e l'eruzione di un vulcano. Brutti presagi. La gente della città iniziò ad insinuare che il bambino era nato sotto una cattiva stella e che sarebbe diventato una sventura per la sua famiglia.
Non voluto dal padre che si risposò pochi giorni dopo la morte della prima moglie, il bambino venne cacciato ancora in fasce, una balia si prese l'incombenza di farlo crescere lontano dalla famiglia in un villaggio rurale prevalentemente agricolo.
All'età di sette anni ai bambini veniva insegnata la coltivazione, per chi aveva attitudine da mago per imparare la magia e chi da guerriero per imparare le arti della guerra.
Lo sviluppo della magia e quello da guerriero passavano attraverso lo studio di manuali di tecniche di coltivazione. Quelle dei maghi e dei guerrieri servivano a richiamare l'energia dall'esterno e a farla circolare nei meridiani che sono come delle strade che percorrono tutto il corpo attraversando i punti di ago puntura, in base a questa circolazione dell'energia all'interno del corpo il mago poteva sviluppare i suoi poteri. Esistevano moltissimi manuali e ognuno differiva dalla circolazione dell'energia nei meridiani, ma erano accomunati dal fatto che questa energia si condensava nella pancia all'altezza dell'ombelico luogo dove nasce la magia. Nel Regno di Ostro i manuali magici erano prevalentemente sull'elemento fulmine, alcuni, quelli che volevano diventare medici, se portati, studiavano manuali sul elemento legno che li avrebbe aiutati a diventare guaritori maestri di elisir, l'arte di condensare l'essenza delle erbe per creare pillole di vario uso.
Gli elementi sono in tutto sei: fulmine, vento, fuoco, terra, legno e acqua.
Per i guerrieri i manuali di tecniche di coltivazione servivano anche qui a richiamare l'energia esterna ma invece di indirizzarla nella pancia veniva distribuita nelle ossa e nei muscoli temprandoli e facendoli diventare molto forti. In realtà anche i guerrieri potevano usare l'energia elementale come i maghi. I guerrieri che ad esempio coltivano una tecnica di elemento fulmine avrebbero una forte aura elettrica che avrebbe scaricato scosse durante i combattimenti e come per chi ha una tecnica di tipo vento sarebbe stato molto veloce nei movimenti. A differenza dei maghi i guerrieri potevano coltivare una qualsiasi tecnica coltivazione elementale ma soltanto una, infatti i guerrieri nascevano senza attributo elementale, quando iniziavano a coltivare potevano scegliere l'elemento che prediligono. I guerrieri preferivano tecniche di coltivazione di elemento fulmine, vento e fuoco perché molto forti in attacco e terra che era forte sia in attacco che in difesa. Mentre legno e acqua erano deboli sia in attacco che in difesa, solo se il legno si fosse scontrato con il fulmine avrebbe avuto una possibilità di riuscita, così come l'acqua con il fuoco ma avendo entrambi attacchi deboli alla fine sarebbero stati sconfitti perché non avrebbero potuto difendere per sempre. Il legno e l'acqua erano elementi da guaritori ma per poter diventare maestro di elisir non bastava l'acqua, ci voleva il legno per condensare l'essenza delle erbe. Quindi chi si trovava a padroneggiare l'elemento acqua era in netto svantaggio e i pro erano veramente pochi, in caso di battaglia.
Le persone che potevano coltivare, oltre ad essere molto stimati dalle genti comuni potevano prolungare la loro vita di molto fino a seicento anni.
Esistono tre tappe o livelli di coltivazione, raggiungendo una di queste, il mago o il guerriero facevano un passo avanti verso la gloria. Il termine esatto è sfondare il livello. Che sono livello principiante bianco, giallo, arancio e rosso perché l'energia che fuori esce dal corpo è di quel colore infatti le tappe vengono contraddistinte dal colore dell'aura. Il livello principiante è a quattro fasi superata la quarta fase si entra nel livello intermedio bordò, verde, azzurro e blu. Ed infine il livello avanzato indaco, grigio, marrone e nero. Questo vale sia per i maghi che per i guerrieri.
La storia narra l'esistenza di un livello leggendario sempre in quattro fasi rame, bronzo, argento e oro. Si diceva che, per chi raggiungeva il livello oro la vita poteva essere prolungata fino a duemilacinquecento anni e che si poteva dominare il modo. E anche chi ha l'elemento acqua, prima disprezzato, si ritrovava con un immenso potere sia in attacco che in difesa grazie alla condensazione dell'acqua in ghiaccio possibile solo dopo aver raggiunto il livello leggendario. Ma questi sono solo racconti senza fondamento, o almeno così credevano i più.
Al compimento del settimo anno di età Marius fu testato per vedere se avesse attitudine da guerriero o per mago. Ma il risultato fu scadente, era una persona normale che non poteva coltivare. In realtà il bambino non sarebbe stato così se non fosse stato avvelenato nel grembo materno. Il veleno a lenta azione aveva il compito di uccidere la madre e il bambino durante il parto, ma mentre la partoriente morì di emorragia il veleno del bambino filtrato dalla placenta che ne diminuì la tossicità, andò a bloccare i suoi meridiani rendendolo inabile alla coltivazione. La matrigna di Marius, in un impeto di rabbia rivelò alla balia di aver avvelenato lei la madre di Marius perché gelosa.
Marius crebbe nella casa della balia e di suo marito il medico del villaggio. La balia si chiamava Adia e suo marito Paul. Marius una volta o più di una aveva provato a chiamarli mamma e papà come facevano gli altri bambini con i loro genitori. Ma Adia e Paul ripresero il bambino dicendogli che non era loro figlio e che non doveva chiamarli così, gli spiegarono chi erano i suoi veri genitori e che loro si prendevano solo cura di lui. Dopo una certa insistenza di Marius, Paul e Adia accettarono di farsi chiamare zio e zia.
Marius iniziò a studiare medicina insieme a Paul, purtroppo non essendo un mago non poteva usare l'elemento legno e quindi forgiare pillole che siano curative o per la coltivazione.