L'erede della famiglia Fenix

Capitolo 57

Marius fu molto preoccupato nei giorni successivi l'arrivo dei trenta supremi, li aveva osservati bene e sopra la tunica blu portavano una corazza in reflectie, un metallo duttile alla lavorazione e resistente ad ogni attacco magico, l'unico problema è che era troppo pesante. Ma un mago o un guerriero di livello supremo non ci avrebbero fatto caso.

Loro avevano già le tuniche in fibra di legno di fier resistente a fuoco, acqua e fulmine ma non terra e vento. Con la pietra elastic potevano potenziare gli effetti. In più c'era il metallo di elemento terra adatto per fare armature trovato durante la spedizione del continente Peren. Ma rimanevano ancora scoperto un elemento. C'erano due soluzioni al problema. Il primo era di usare il minerale di ferro con elemento terra per fare la corazza poi potenziare la corazza con una matrice per la difesa con l'elemento vento, e aggiungere l'essenza del legno di fier e della pietra elastic. La seconda soluzione era accelerare il viaggio nel continente desertico per raccogliere metalli e sperare che ci sia anche reflectie.

Marius andò a parlare con Bogdan, e gli riferì le sue preoccupazioni.

<<Come faremo a riconoscere il metallo reflectie?>>

<<Ha colore argento con riflessi in oro ed è resistente alla magia elementale, se lanciate una magia elementale questa viene deviata o respinta e anche gli attacchi mentali. Sarà difficile da raccogliere perché dovrete scavarlo a mano. Non è possibile usare i poteri mentali per far levitare il metallo.>>

<<Non è proprio possibile sconfiggerli se hanno quella corazza?>>

<<Ci sono tre modi, uno è mandare avanti i guerrieri, il secondo è usare una magia combinando due elementi. Il terzo è attaccare contemporaneamente con due elementi diversi, la corazza protegge solo uno alla volta. Ma in questo caso dovremmo essere due contro uno. Io potrei gestirne uno da solo perché riesco ad evocare più di un elemento alla volta.>>

<<Si, lo sappiamo che sei molto abile. Io posso combinare due elementi e poi lanciarli, ma controllare due diverse traiettorie di tiro mi rimane difficile.>>

<<Se riesci a combinare gli elementi allora va bene. Oppure potresti lanciare i due incantesimi con un secondo di ritardo l'uno dall'altro, l'armatura sarà impegnata a bloccare ancora il primo attacco quando arriverà il secondo.>>

<<Mi eserciterò a farlo, e lo dirò anche agli altri. Meglio essere pronti. Domani mattina partirò con la spedizione per il continente desertico, andremo senza nave saremo più veloci. Porterò la nave nel mio bracciale nel caso qualcosa vada storta e ci siano feriti o malati di vario genere.>>

<<Ottima idea, abbiamo poco tempo.>>

Secondo gli accordi del trattato, Marius sarebbe dovuto partire per il regno di Levante, passare poi nel regno di Scirocco ed infine nel regno di Libeccio per potenziare le tecniche di coltivazione da livello avanzato a livello leggendario.

Marius salutò i suoi parenti salì sulla navicella monoposto, a tutta velocità partì per la volta di Levante. Navicella era grande appena due metri e mezzo su cui bisogna andare a cavalcioni come se si montasse un cavallo, con un manubrio a cui reggersi e dare le direzioni destra e sinistra per abbassarsi o alzarsi c'era un altro dispositivo a leva. Sotto certi aspetti molto primitiva rispetto i comandi delle navi, ma queste davano il brivido della guida. Marius decise di andare con la navicella e non in volo usando l'energia da supremo proprio per il gusto di guidare.

Il viaggiò durò tre giorni e mezzo.

La città di Roditor era molto grande, fu l'ultima ad essere completata e gli altri regni in segno di amicizia aiutarono nei lavori in base alle proprie possibilità. Nel regno di Fenix in quel periodo, iniziarono a fare mattoni per poterli vendere agli altri regni in costruzione, fu un buon affare, molto remunerativo. Tant'è che quando gli altri regni offrirono il loro aiuto per costruire la capitale di Levante, Fenix decise di donare i mattoni, quelli che avevano venduto erano più che sufficiente.