L'erede della famiglia Fenix

Capitolo 25

Marius iniziò ad insegnare ai suoi cugini del terzo anno, quelli che avevano fatto il primo anno di scuola insieme lui. Avevano solo venticinque giorni di tempo per mettersi in paro con le lezioni perché gli ultimi cinque giorni di scuola ci sarebbero stati gli esami di fine anno. Ancora una volta, Marius si rese conto che le nozioni che erano state insegnate ai suoi cugini erano carenti, dovette rifare un ripasso a partire dalle basi a volte ritornare su cose che avrebbero dovuto studiare il secondo anno. Alla fine dei venti giorni impegnativi di ripasso Denisia, Robert e gli altri cugini ringraziarono Marius per le sue lezioni, ora erano pronti ad affrontare gli esami.

Robert e Denisia l'ultimo giorno di ripasso dissero a Marius che anche gli altri cugini degli altri anni scolastici avrebbero voluto chiedere aiuto per il ripasso a lui, ma che non ebbero il coraggio di chiedere perché in soggezione.

Quando Marius tornò a casa per le vacanze estive fu informato da suo nonno Felix che nel regno di Maestrale a confine con il loro, c'era stata una rivoluzione capeggiata dal figlio minore del re per prendere il trono e che la situazione al confine era critica.

<<I profughi della guerra cercano di passare il confine i nostri soldati li stanno ricacciando indietro.>>

<<Perché non accoglierli?>>

<<Lo faremmo se si fosse trattato di una guerra tra uno stato nemico al nostro e uno amico, avremo accolto le genti del regno amico che ne avrebbe fatto richiesta ma Maestrale è come Ostro per noi nemici giurati. Vorrebbe dire portare delle spie all'interno del paese. In più al momento la situazione del nostro regno non ci permette di accogliere nessuno. Abbiamo sempre cercato di essere autonomi rispetto agli altri regni. Certo ci sono cose che importiamo e altre che esportiamo perché si trovano solo in un determinato Stato o nel nostro. Il problema è la produzione agricola dei farinacei come grano, riso, mais, farro e delle leguminose come piselli, fagioli. Ogni regno ha la propria. E il nostro regno ha le risorse solo per le nostre genti per affrontare l'inverno ogni anno e alcune scorte di sicurezza in caso di guerre per sfamare l'esercito. Come vedi anche se volessimo non potremmo. Accoglierli ora ci priverebbe del cibo in inverno e questo porterebbe alla morte loro e noi.>>

<<Quali sono i regni amici?>>

<<Scirocco e Levante. Il regno di Ostro e Maestrale non ci hanno mai attaccato a causa della nostra alleanza con i due regni, siamo in vantaggio numerico su di loro.>>

<<Nonno, quando l'anno scorso ero ad Ostro mi sono reso conto usando la sacca spaziale che l'accademia mi aveva regalato che i cibi all'interno si mantengono per giorni come se ci fossero stati appena messi. Avevo fatto preparare una zuppa di pollo al cuoco della locanda da dare ai miei studenti dopo che la gara del torneo fosse finita per farli pranzare in attesa della gara successiva, i piatti erano ancora bollenti dopo più di quattro ore dalla loro preparazione. Così ho fatto un esperimento. Ho preso una mela l'anno scorso era verde non era ancora maturata e diventata gialla. L'ho messa nella sacca e ora guarda.>>

Marius prese la mela dalla sacca ed era ancora verde. Felix gli diede un morso, era fresca e croccante come se fosse stata appena presa dall'albero.

<<La nostra produzione di articoli con lo spazio compresso all'interno è molto vario. Potremmo costruire un magazzino dove tenere delle casse spaziali in stejar spatial e riempirli con i prodotti agricoli estivi, quelli che in inverno non si trovano. Come frutta e verdura in generale e venderli durante l'inverno. Oppure potremmo tenere un magazzino per noi conservando cibo per anni in caso di carestia o guerra.>>

<<È un'ottima idea, produciamo più di quello che possiamo vendere e conservare, molta della frutta rimane a marcire nelle piante e le verdure nei campi, ora non ci saranno più sprechi. Posso dare l'ordine di cogliere tutto. Una parte la lasceremo per il commercio invernale e una parte per conservarla in caso di problemi. Cercherò di aumentare anche la produzione di farinacei e di leguminose, e di conservarli per le emergenze.>>