Marius tra una incombenza e un'altra nella nave volante trovò il tempo di modificare le quattro tecniche di coltivazione leggendarie e crearne una doppia. Mancavano quelle di elemento acqua, legno e quelle da guerriero, ma avrebbe dovuto aspettare una volta raggiunto Chihlimbar la capitale del regno di Sphinx.
A metà viaggio un forte temporale con raffiche di vento sferzavano la nave volante. Un fulmine si diresse verso la nave ma la sua furia fu fermata dallo scudo protettivo e dall'aver potenziato la carena con l'essenza della pietra elastic e del metallo reflectie. La nave passò indenne dal temporale ma i cugini di Marius e la principessa Amelia e il principe Roman no. Marius distribuì a tutti zenzero candito e aumentò il consumo di liquidi nella dieta di Amelia e Roman. Avevano rigettato e perso molti liquidi.
Al quattordicesimo giorno di viaggio la capitale Chihlimbar era visibile dall'alto. A Marius sembrò una macchia di inchiostro, la città non aveva una forma predefinita, ma il palazzo reale come nelle altre capitali sorgeva nel mezzo.
Carol iniziò le manovre di discesa lenta, la nave dopo poco tocco delicatamente terra.
Tutte e quarantaquattro le persone a bordo scesero dalla nave Amelia e Roman sopra a delle lettighe e l'anziana Teodora quando tutti furono a terra finse di riporla nella sacca ma invece la mise nel bracciale.
<<Venite sarete nostri ospiti.>> Disse il re cordiale.
Teodora fu la prima a seguire e gli altri la seguirono.
La regina e il re fecero chiamare i guaritori maestri di elisir di corte che parlarono con Marius e Teodora, dopo aver preso le pillole nutritive e la dieta per il principe e la principessa se ne andarono.
Marius e Teodora rimasero nella sala del trono insieme agli anziani, ai cugini di Marius e la bisnonna. Il re diede ordine di organizzare un pranzo sontuoso di benvenuto. La famiglia Fenix fu invitata a restare a tempo indeterminato. Teodora disse che non potevano rimanere troppo a lungo o la famiglia a casa si sarebbe preoccupata. Il re li convinse a rimanere un mese, tempo per organizzare una festa a cui avrebbero partecipato tutti i dignitari di corte e i conti con le loro famiglie.
Anche se non era più compito suo, Marius andava a trovare Amelia e Roman per tenergli compagnia. Marius era intento a parlare con il principe e la principessa quando bussarono alla porta della sala dove erano i tre a parlare.
<<Avanti.>>
<<Spero di non aver disturbato.>> Disse un uomo statuario sui ventiquattro anni, con capelli rossi lunghi fino alle spalle e il pizzo.
<<Zio Octav, ma è fantastico sei finalmente in piedi.>>
<<E' bello che siete ritornati anche voi. Tu devi essere il principe Fenix Marius giusto?>>
<<Si è così. Ma puoi chiamarmi Marius.>>
<<Sono venuto a ringraziarti, ma qualsiasi parola non può esprimere la mia gratitudine per quello che hai fatto per me, dopo tutto sono un estraneo.>>
<<Se ho capito bene devi essere il fratello della regina. Come ho già detto, abbiamo un trattato di amicizia e la famiglia Fenix lo prende sul serio.>>
<<Anche noi te lo posso garantire. Mia sorella mi ha detto di portarti la mia tecnica di coltivazione per potenziarla a leggendaria. Ma è davvero possibile?>>
<<Non è sempre fattibile, ma se non riesco a potenziare questa posso sempre provare con un'altra. Fammi dare un'occhiata.>>
Octav prese la sua tecnica di coltivazione e la porse a Marius che iniziò a leggerla attentamente, istruzioni per modificarla arrivavano nella sua mente dalle informazioni che aveva memorizzato nella biblioteca e nel ciondolo. Marius prese un quaderno pulito dalla sacca e iniziò a scrivere la nuova tecnica di coltivazione. Dopo quindici minuti la tecnica era pronta.
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L'erede della famiglia Fenix
FantasyAbbandonato dopo la nascita da un padre incapace e impossibilitato all'uso della magia a causa di un avvelenamento e poi quasi ucciso da dei suoi coetanei, Marius riesce a raggiungere il nonno materno in un disperato tentativo da parte delle persone...