L'erede della famiglia Fenix

Capitolo 68

Era il secondo mese di inverno, nevicava da dieci giorni e la neve aveva raggiunto i tre metri. Carol stava monitorando il continente quando una nave da sette posti con a bordo una persona si avvicinava, proveniva dal continente dei regni Unit. L'uomo a bordo della navicella non indossava nessun dispositivo occultante. La navicella proseguiva a zig zag sembrava aver perso il controllo e precipitare, ma grazie ai dispositivi di sicurezza atterrò dolcemente sulla neve.

<<C'è una navicella precipitata a circa cinquanta chilometri da qui, il pilota sembra ferito.>>

<<Vado a vedere io.>>

Marius si precipitò a tutta velocità verso la navicella, aprì il portellone e vide Dalin accasciato sul quadro comandi schizzato di sangue. Dalin tossi forte e degli schizzi di sangue si andarono ad unire a quelli che erano sui comandi della navicella. Marius utilizzo l'elemento acqua per sondare il corpo di Dalin e capire cosa era che non andava.

<<Che nessuno si avvicini. È Dalin a preso una malattia ad alto tasso di mortalità e contagio, è probabile che io sia stato infettato. Ripeto nessuno si avvicini.>>

<<Che tipo di malattia.>> Chiese l'anziana Teodora.

<<Ci sono due possibilità dai sintomi tubercolosi o peste polmonare. Ma visto che si è precipitato qui a chiedere aiuto probabilmente è la seconda.>>

<<Che cosa hai intenzione di fare?>>

<<Monto una tenda e inizio a preparare la cura, le erbe le ho con me. Sono in parte quelle rare del continente dei regni Unit e quelle che abbiamo portato dal continente Rosa dei Venti.>>

<<Facci sapere se hai bisogno di qualcosa.>>

<<Va bene. Grazie.>>

Marius chiuse la nave per non fare prendere freddo a Dalin e iniziò a montare la tenda, mise la stufa a legna e l'accese. Inserì due brandine nella tenda e si mise a preparare la cura per la peste polmonare. Dopo un'ora quindici pillole molto piccole e perfettamente rotonde di colore marrone erano pronte. Marius prese una pillola per sé, uscì dalla tenda ed entrò dentro la navicella. Dalin era ancora accasciato sul quadro comandi, Marius si avvicinò e gli mise una pillola in bocca. Nel frattempo la temperatura nella nave volante si era freddata, visto che era ferma il riscaldamento non funzionava. Marius prese Dalin e lo portò nella tenda e lo mise su una brandina e lo coprì con una coperta. Mentre aspettava che l'effetto della pillola iniziasse a fare effetto tornò nella nave volante e la ripulì completamente disinfettandola con alcol prodotto facendo fermentare la frutta. Durante la fase di pulizia lasciò il portellone aperto per fare areare la nave volante.

Marius dava una pillola ogni quattro ore a Dalin, dopo ventiquattrore di veglia Dalin finalmente si svegliò. Aveva brividi dal freddo nonostante la temperatura della tenda era molto alta grazie alla stufa che Marius continuava ad alimentare.

<<Marius, sei tu. Grazie al cielo. Stiamo morendo tutti e non sappiamo cosa abbiamo.>>

<<Calmati, va tutto bene, ora sei al sicuro. Spiegami cosa sta succedendo.>>

<<È iniziato tutto due mesi fa. Le principali accademie dei quattro regni hanno organizzato una spedizione nel continente Intuneric, per cercare l'erba cer. Una delle nazioni ha trovato una vecchia ricetta per la pillola divina il cui componente principale è questa erba. La pillola permette di sfondare dal livello supremo a quello divino e ottenere diecimila anni di vita. La spedizione è stata via per gli ultimi due mesi nel periodo autunnale, periodo in cui l'erba fiorisce ed è più facile da riconoscere, purtroppo passato il tempo di fioritura non avevano trovato nulla e sono dovuti tornare alle accademie a fare rapporto. Il loro ritorno è stato appunto due mesi fa, quando la gente ha iniziato ad ammalarsi di questa malattia polmonare molto contagiosa. Chi non può coltivare o ha coltivato fino a livello intermedio muore in ventiquattro ore o nel giro di pochi giorni dall'inizio dei sintomi. La popolazione è praticamente decimata in tutti i regni. Chi è di livello avanzato resiste venti giorni chi superiore anche un mese, ma la morte arriva per tutti. Si contano i morti per quasi tremila a regno. Io ero fuori dalla capitale quando sono incominciate a morire le persone, il re mi ha mandato un messaggio con un'aquila dove mi diceva di venire a cerca aiuto da voi e sono partito subito, per mia fortuna avevo con me la nave volante che ci avete prestato.>>