Capitolo 46
Cristian non avrebbe mai immaginato che da lì a pochi secondi dalla porta di camera sua sarebbe entrata l'ultima persona che si aspettava, o almeno nemmeno ci aveva pensato a quella possibilità.
Aveva appena finito di cambiare la medicazione sul lato destro del bacino e avvolgere una fascia pulita al polso, ormai fisicamente sembrava star meglio, il problema era il macello che aveva dentro di lui.
Sentì la porta aprirsi, e voltandosi per poco non sentì il pavimento cedere sotto i piedi, perché Niccolò era davanti a lui?«prima te chiamavo campione de zio suo, mo come te devo chiamà? Genero?» disse il moro poggiandosi alla porta e facendo intendere a Cristian che non aveva di certo intenzione di fargli una tirata di orecchie, bensì voleva solo parlare.
Il rosso si grattò la nuca imbarazzato accennando un sorriso e prese posto ai bordi del letto, così come Niccolò pochi secondi dopo.
«come ti senti?» gli chiese lui riferendosi alla rissa di nemmeno una settimana prima.
«fisicamente sto un po' meglio, si..»
«mentalmente?»
Cristian abbassò lo sguardo e cacciò un sospiro che si notava appena, solitamente diceva di stare bene e tagliava discorso, ma aveva un presentimento diverso, quella conversazione non si sarebbe sicuramente fermata lì.
«va be' dai riformulo, che è successo con Angelica?»
«non lo so..» disse il ragazzo prendendosi il capo tra le mani e sbuffando, era la stessa risposta che dava a é stesso da giorni, nonostante tentasse di capire in tutti i modi il perché fosse crollato tutto all'improvviso.
«qualcosa deve essere successo, negli ultimi giorni magari..»
«non è successo niente di niente, io veramente non capisco..
Settimana scorsa è uscita da danza e siamo andati a fare un giro, poi il pomeriggio del giorno dopo abbiamo studiato e la sera in cui voi siete usciti, l'abbiamo fatto anche noi.
Andava tutto bene però, anche quando siamo scesi dall'ospedale»«quindi non l'hai lasciata tu..»
«che cosa? No! Certo che no, non ne ho motivazione»
«quindi lei s'è svegliata na mattina e totalmente a caso t'ha lasciato, così?»
«se fosse diverso l'avrei già detto, io non so che le prende»
«non chiedermi che le prende guarda, a casa nun ce sta mai, torna mezza sfinita e neanche mangia tra un po'»
In quel momento Cristian alzò il capo e guardò Niccolò senza proferire parola, aveva avuto la conferma che c'era qualcos'altro sotto, non era possibile che fosse cambiato tutto dalla mattina alla sera, non poteva essere possibile.
Provò a pensare a cosa potesse essere successo, soprattutto di chi fosse la colpa, ma nella sua mente c'era solo un grande casino che non riusciva a ordinare.
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Sei bella come Roma 2
FanfictionSembra che Sara e Niccolò abbiano davvero coronato il loro amore nel migliore dei modi. "Non c'è me senza te e non c'è te senza me", al quanto pare queste parole sono durate negli anni. Nonostante ora la loro vita vada perfettamente, non c'è mai sta...