Sembra che Sara e Niccolò abbiano davvero coronato il loro amore nel migliore dei modi.
"Non c'è me senza te e non c'è te senza me", al quanto pare queste parole sono durate negli anni.
Nonostante ora la loro vita vada perfettamente, non c'è mai sta...
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La mattina successiva, Sara si svegliò completamente sola nel letto e con una luce fastidiosa proveniente dal corridoio, non sapeva esattamente che ore fossero, ma era sicuramente più tardi del solito. Quella notte Angelica aveva insistito per vedere i cartoni in camera loro, ma entrambi sapevano che alla fine si sarebbe addormentata dopo pochi minuti, e infatti. Stropicciò gli occhi e si alzò piano, quella mattina aveva lo stomaco sottosopra, eppure avrebbe mangiato anche l'intera cucina. Data la sua fame, la raggiunse e davanti a lei si ritrovò una delle migliori scene che potesse vedere di prima mattina.
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Anche Angelica e Niccolò si erano svegliati da poco, lei era in uno stato di dormiveglia, però voleva comunque stare col suo papà mentre preparava i pancake che piacevano tanto a tutti e tre. Si mise dietro la porta appena sua figlia iniziò a parlare, così da ascoltare per bene.
«papà ma il fratellino non può arrivare prima dei nove mesi?» chiese lei aprendo di poco gli occhi.
«purtroppo no principessa, anche per te abbiamo aspettato questo tempo»
«e a te la mamma piaceva anche col pancione?»
«io amo la mamma sempre e in qualsiasi modo, però non dirglielo, quando dorme è più bella del solito»
Sara sorrise istintivamente e socchiuse gli occhi, sarebbe rimasta ore ad ascoltarli parlare in quel modo. Decise di tornare in camera e aspettare che finissero sia la colazione che la loro chiacchierata, intanto aveva già un piccolo impegno. Scrisse sul gruppo dei loro amici per invitarli tutti a cena, avrebbero dato la notizia importante quella sera, anche perché Angelica sicuramente non avrebbe perso tempo per urlarlo ai quattro venti. Il tempo di scrivere che in stanza arrivarono sia Niccolò che Angelica ben svegli.
«mammina! Ciao» disse lei salendo di corsa sul letto.
Sara stava semi-sdraiata, così la piccola alzò la magli circa fino al seno per guardare la pancia.
«è cresciuta un po' stanotte?» chiese picchiettando col dito su di essa.
