Capitolo 51
«signorina, lo capisce che qui non risolviamo niente se non la smette di piangere come una bambina? Abbiamo bisogno di sapere dell'accaduto, non delle sue lacrime» disse l'agente ormai stufo dalla parte opposta della scrivania.
«ma si rende conto di quello che le è successo? Non è come raccontare una favola della buona notte!» ribadì Cristian subito sulla difesa, beccandosi un occhiataccia da suo padre dato il tono poco consono davanti ad una forza dell'ordine.
«va bene, di là c'è un ufficio vuoto dato che uno dei miei colleghi oggi non è presente, avete un po' di tempo per parlare e per far calmare la ragazza, appena si deciderà a raccontare noi ci daremo da fare»
Cristian alzò il viso di Angelica dal suo petto cercando una conferma, e appena la bionda annuì debolmente col capo, i due e i genitori di lei si diressero nell'ufficio vuoto.
«Angelica ascoltami, sono due mesi interi che ci nascondi cose su cose, adesso però abbiamo sforato il limite.
Te lo chiedo per favore, raccontaci tutto senza tralasciare nemmeno il più stupido particolare» prese parola Niccolò abbassandosi sulle gambe e prendendo le mani di sua figlia, per poi lasciarci un piccolo bacio sul dorso.«papà io.. non lo so, ho paura di parlarne e..»
«non devi, non devi mai avere paura di parlare con noi, va bene?
Con me, mamma e Cristian è tutto apposto, non siamo più arrabbiati e vogliamo solo che questa questione si chiuda adesso e per sempre.
Adesso che sappiamo almeno una parte della storia niente potrà farti più male, ci siamo noi, ma per far sì che finisca tutto davvero devi raccontare, anche la più piccola cosa può fare la differenza»La bionda voltò piano il capo verso Cristian, raccontare tutto sarebbe voluto dire accennare anche della loro vecchia o attuale storia.
«io e te non siamo un segreto» le sussurrò vicino al capo il ragazzo, per poi lasciarle un breve bacio sulle labbra e attendere che lei parlasse.
Poco prima
«ehi, finalmente! Sei scomparsa negli ultimi giorni!» disse Veronica appena di fianco a lei prese posto Angelica.
Dall'ultima volta che si videro lei non sembrò stare nel migliore dei modi, e quindi la ragazza provò a starle vicino per quanto poteva e senza essere invadente.
Angelica d'altro canto aveva davvero bisogno di non pensare a tutto ciò che stava succedendo, quindi le andava bene restare spesso in lunghe chiamate con Veronica, oppure ore piene a casa l'una dell'altra.
Non le aveva ancora parlato di cosa era successo, non riusciva, ma quel giorno al parco aveva bisogno di sfogarsi, sperava davvero che non fosse tutto invano.«ehi.. si, non sono stata particolarmente bene»
«la tua solita routine.. riguardo alla pancia invece come va? Fa ancora male? L'hai detto a tua mamma?»
«no, ormai non parlo quasi con nessuno a casa, quindi..»
Angelica cacciò un sospiro nel ricordare ancora una volta tutti i momenti in cui ignorava o evitava qualsiasi persona a cui tenesse durante la giornata, aveva sempre avuto un rapporto perfetto con la sua famiglia, ormai non c'era neanche più quello.
«e lui?» domandò Veronica, e caso volle che la mente di Angelica andò subito a collegare con l'unico "lui" che c'era nella sua testa.
«non lo so, non lo sento e non lo vedo da allora.. o meglio, mi evita e ho saputo che non esce da un po' con nessuno, quindi qualsiasi cosa stia facendo io non ne so nulla..» rispose la ragazza cacciando un sospiro affranto, il tempo stava solo andando a peggiorare il tutto.
«io non capisco ancora perché avete litigato, mi spieghi per bene? Io davvero non capisco..»
Era quello il momento, doveva parlare, doveva sfogarsi con qualcuno prima che le cose andassero totalmente in fumo, almeno quelle poche che erano rimaste.
-
«Dio santo, Angelica! Io non posso crederci, perché quel pezzo di merda non è dietro le sbarre adesso!? Ma lo sai che è totalmente illegale e nocivo quello che sta facendo ad una ragazza con quasi dieci anni in meno a lui!?» disse alterata Veronica, dopo un'ora buona a parlare non ne potè più di rimanere calma.
«Vè davvero io non so cosa fare.. Cristian non vuole più parlarmi, ormai non parlo neanche più con i miei genitori e.. e tu sei l'unica persona con cui sto parlando per la prima volta, sono due mesi che mi sento oppressa da tutto questo e non so come uscirne»
Angelica mise le mani tra i suoi capelli e strizzò gli occhi, buttare tutto fuori non fu necessariamente positivo, si sentiva ancora più in colpa dopo aver espresso ad alta voce tutto ciò che aveva fatto.
«e come se non bastasse tu sei qua in un parco quando domani hai l'esame di maturità! Angè capisco che non è periodo, ma non puoi perdere anche questo passo della tua vita!»
«stai tranquilla, mi sono isolata dal mondo ultimamente ma almeno ho studiato benissimo per domani, era il minimo..»
Rimasero lì ancora diverse ore, avevano tanto di cui parlare eppure tutte quelle parole erano come una pugnalata in pieno petto, difficili da tirar fuori e difficili da tenere dentro.
«allora.. sei sicura che non debba farti compagnia?»
«no tranquilla, penso che passerò la notte a studiare in ogni caso» mentì la bionda già consapevole di ciò che sarebbe in realtà successo, mentre subito dopo venne stretta in un abbraccio dalla sua amica.
Ricambiò con tutte le forze che aveva in corpo e per poco socchiuse gli occhi, provando almeno un minimo a sentirsi protetta nelle braccia di qualcuno che non voleva farle del male.
Si salutarono un'ultima volta e poi lei voltò l'angolo, camminando già distrutta verso l'unica persona che avrebbe voluto cancellare per sempre dalla sua vita.«l'ultima sera piccolo angelo, poi ti lascio andare» disse Luca poggiando avidamente le mani sui suoi fianchi e lasciandole un bacio umido tra il lobo e il collo, per poi spostarsi sulle sue labbra e soffermarsi lì.
"L'ultima sera", era quella la motivazione per cui Angelica si fece forza e provò a resistere, ma non sapeva cosa la stava aspettando dall'altra parte.
To be continued...
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Sei bella come Roma 2
Fiksi PenggemarSembra che Sara e Niccolò abbiano davvero coronato il loro amore nel migliore dei modi. "Non c'è me senza te e non c'è te senza me", al quanto pare queste parole sono durate negli anni. Nonostante ora la loro vita vada perfettamente, non c'è mai sta...