11. Coincidenza

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-You make me nervous.-

«Avevi detto che saresti arrivata domani!» disse Mi-Yeun saltando addosso a Choyoung.

Quest'ultima rise divertita, stringendola forte a sé. Mi-Yeun era appena uscita dal suo ufficio per recarsi a casa, quando si era ritrovata una sorpresa sulla soglia della porta. Jimin era andato via dieci minuti prima, dato che quel pomeriggio sarebbe uscito con Taehyung.

Choyoung aveva un bell'aspetto, anche lei era cambiata molto in un anno; aveva dei lunghi capelli colore rosa pastello, lisci e lucidi. Gli occhi allegri erano stati allungati da una linea di eye-liner, le labbra colore rosso fragola. Indossava una gonna a scacchi nera e bianca, delle calze nere, anfibi colore panna, una giacca dello stesso colore e una borsa a tracolla nera.

«Ma cosa hai fatto ai capelli? Ti stanno benissimo!»
«Ti piacciono?» domandò spostandoli indietro. Mi-Yeun annuì.
«Ho voluto farti una sorpresa! Sono così contenta di essere qui! E, ah! Mi hai promesso che domani andiamo in discoteca.»

Era sempre stata così; amava alla follia ballare, divertirsi, stare al centro dell'attenzione e avere un sacco di persone intorno.
Mi-Yeun annuì, l'avrebbe resa felice anche se quello non era il genere di posto che amava.

«Sì! Ma adesso andiamo a sederci da qualche parte, abbiamo un sacco di cose da dirci!»
La prese a braccetto e ridendo di cuore s'incamminarono verso una caffetteria. Era un pomeriggio freddo e nuvolo, ma senza neve per la prima volta da quando era arrivato dicembre. Il sole era tramontato ormai, ma Seoul era illuminata dalle luci dei grattacieli e dei negozietti sparsi per tutta la città. Mi-Yeun e Choyoung si fermarono in una caffetteria veramente carina: era una stanza accogliente e calda, dai colori sobri e profumata; infatti nell'aria si poteva sentire l'odore dolce di cioccolate calde e torte appena sfornate. Entrambe si liberarono delle loro giacche e presero posto in uno dei divanetti bianchi che costeggiavano le pareti, l'una di fronte all'altra divise solo da un tavolo. Sopra si trovavano un menù color caffè e dei tovaglioli di carta colorati. Choyoung sorrise, appoggiando la faccia la sulle mani.

«Sembri davvero occidentale.» disse Mi-Yeun e incurvò le labbra.
Sentiva un odore familiare di profumo maschile, ma non ci badò. Ciò che era importante in quel momento per lei era la sua migliore amica, anche se tutto le ricordava di Taehyung.

«Vero? Mi sono adattata al loro stile. Anyway, Seoul mi è proprio mancata. Il ramen, il kimchi, il soju... non è la stessa costa all'estero.»
«E già, l'originale è sempre meglio della copia no?»
«Ma dimmi un po', che ne è degli altri?» domandò interessata.
«Ah, li ho visti ieri. Abbiamo fatto una specie di riunione di classe.»
«Yah, potevate aspettare almeno il mio ritorno! Anch'io avrei voluto partecipare.»
«Ji-Soo ha organizzato ieri sera. In realtà avrei preferito non andare.»
«La solita asociale! Comunque, quella grande antipatica di Ji-Soo! Scommetto che è ancora insopportabile.» incrociò le braccia al petto e appoggiò completamente la schiena sul divano poi fece segno ai uno dei camerieri, e presto ordinarono frappè e torte al cioccolato con scaglie di cocco.

Gli occhi di Choyoung fissavano però un punto indefinito, sembrava stesse scrutando qualcuno, infatti poco dopo si sporse più in avanti, come se volesse dire qualcosa che solo Mi-Yeun doveva sentire.

«Yah, avevo dimenticato che i fighi stanno tutti qui a Seoul. Insomma, chi è quel ragazzo? Sembra un modello.»
Mi-Yeun si voltò non convinta di star facendo la cosa giusta e, quando capì di chi si trattava, si voltò immediatamente verso la sua amica e boccheggiò. Non poteva crederci. Tra tutti i posti proprio lì dovevano essere Jimin e Taehyung?

«Mi vuoi dire che non lo stai riconoscendo?»
«Mi stai cercando di dire che lo conosco già?» domandò sporgendosi per guardarlo meglio. Mi-Yeun ora capiva di chi era quel profumo familiare; l'aveva sentito nel suo ufficio, quando aveva avuto una seduta con lui.
«Yah, non farti notare! Non voglio che mi riconosca.»
«Ma insomma, chi è?»
«Kim Taehyung.»

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