20. Richiesta inaspettata

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-Say what you want, say what you want.-

Dopo Taehyung, Mi-Yeun concluse altre due sedute e, alzando lo sguardo sull'orologio, notò che era già sera inoltrata. Si stiracchiò le braccia e sbadigliò, alzandosi dalla sedia per raggiungere Jimin, che si trovava fuori dalla porta del suo ufficio. Quando incontrò il suo sguardo, lui sorrise, ma lei distolse il suo, liberandosi del camice e sistemando la borsa in spalla, facendo finta che il collega non fosse lì. Aveva paura che le chiedesse di Taehyung e non sapeva cosa rispondere.

«Com'è andata la seduta con Taehyung?» chiese lui divertito mentre indossava la giacca e i guanti. Mi-Yeun sospirò forte. «È stata una seduta come le altre.»
«E non ha detto nulla del bacio?» domandò curioso, forse convinto che le avesse chiesto di uscire.
Mi-Yeun mise le mani nelle tasche della giacca e lo guardò con uno sguardo passivo.
«No, e comunque a me non interessa.» disse, aprendo la porta dell'edificio e uscendo.
Jimin aspettò che chiudesse a chiave per poi mettersi in marcia al suo fianco.
«Non vuoi sapere perché ti ha baciato?» chiese perplesso mentre lei soffiava scocciata.

La domanda di Jimin aveva senso... perché l'aveva baciata? Non poteva essere ubriaco, per quanto ricordava lei era abbastanza lucido... o forse erano entrambi ubriachi e lei ricordava male. Perché altrimenti l'avrebbe baciata?

«Jimin, eravamo in discoteca. Si baciano un sacco di persone in discoteca e forse voleva solo darmi fastidio.» ma nemmeno lei ci credeva tanto.
Perché avrebbe dovuto farlo solo per darle fastidio?
«Io invece non credo, Mi-Yeun.»
«Lo dici solo perché pensi che dovremmo stare insieme.»
«Be', sì, penso che stareste benissimo insieme, anche se lui è molto più bello di te.» scherzò, guadagnandosi una sberla sulla testa così forte che rischiò di scivolare.

«Ahia! Scherzavo! Dai, ti offro del ramen caldo. Chiamiamo anche Choyoung?» aggiunse divertito e, appena incontrarono la ragazza, corsero nel ristorante più vicino per riscaldarsi.

Mi-Yeun stava ridendo a una battuta di Jimin quando, alzando lo sguardo, vide Taehyung seduto a un tavolo sorridere alla ragazza di fronte a lui, che Mi-Yeun non riconobbe.
Si sentì strana per qualche minuto. Forse era quella la persona di cui lui si fidava tanto? Magari erano state le parole di Mi-Yeun a dargli il coraggio di confessarsi?

Taehyung non si era ancora accorto del loro ingresso, guardava la ragazza in sua compagnia mentre giocava con un anello e annuiva. Mi-Yeun si chiese di cosa stessero parlando, ma proprio quando anche Jimin si accorse di lui, lei gli fece segno di stare zitto.

«Non farti notare da lui.» bisbigliò, ma forse era troppo tardi, poiché Taehyung aveva alzato lo sguardo e la ragazza di fronte si era voltata curiosa.

Mi-Yeun non la conosceva, ma sembrava avere più o meno la loro età, forse qualche anno di meno. Facendo finta di niente, si recò verso un tavolo lontano dai due e prese posto. Jimin la seguì, voltandosi ogni secondo per accertarsi di quello che aveva visto, mentre Choyoung sembrava quasi offesa; sedendosi di fronte alla sua migliore amica, guardò il biondo fissare verso la loro direzione e poi voltarsi nuovamente verso Mi-Yeun.

«Yah, chi è quella?» domandò un po' arrabbiata mentre Mi-Yeun faceva spallucce fingendo che la cosa non le importasse.

Ma era davvero così? Non le importava realmente di quello che stava accadendo? Ma allora perché sentiva quella strana sensazione di delusione nel cuore? Forse aveva immaginato che la persona di cui lui si fidava fosse lei, Mi-Yeun. Taehyung l'aveva baciata, svegliando dentro di lei delle sensazioni mai sentite prima. Il petto le tremava all'idea che Taehyung l'avesse presa in giro, e ci volle molta pazienza e forza di volontà per non alzarsi da quel tavolo e chiedergli se per lui si trattasse tutto di un gioco o no. Ma rimase ferma, immobile come una statua di pietra a cui hanno strappato via la luce dipinta negli occhi. Continuava a ripetersi che a lei non importava assolutamente, anche se il cuore le faceva male.

«Tu la conosci?» chiese Jimin deluso, le braccia incrociate al petto.
Mi-Yeun agitò la testa, cercando in tutti i modi di non guardare verso la sua direzione dato che, a quanto pareva, Taehyung si era fissato a tenere gli occhi su di lei, alcuni metri lontano.

«Perché Mi-Yeun dovrebbe conoscerla?» chiese Choyoung guardando sbalordita i due amici.

Jimin stava per rispondere quando lo sguardo fulminante e stizzito di Mi-Yeun gli si posò addosso. Taehyung non voleva si sapesse delle sedute e lei non voleva avere problemi.
Jimin sembrò ricordarsi a quello sguardo e, facendo spallucce, afferrò uno dei menù.
«Non so, alle superiori erano sempre l'uno contro l'altro e magari poteva sapere chi è» mentì.

Mi-Yeun prese il cellulare dalla borsa e iniziò, distratta, a controllare le notifiche. Tutto quello che voleva era evitare il suo sguardo, ma perché d'un tratto era diventato così difficile farlo?

«Ordiniamo, ho fame.» disse un po' arrabbiata, posando il telefono al suo posto.

Jimin la guardò un po' dispiaciuto, poi chiamò uno dei camerieri e ordinò tre ramen, voltandosi di tanto in tanto verso Taehyung. Una strana espressione nervosa adesso faceva capolino sul suo viso candido e gentile.

«È ingiusto! Quella lì non è assolutamente all'altezza di Taehyung» disse Choyoung senza staccare gli occhi di dosso ai due.
«Non sappiamo se sono solo amici o no» intervenne Jimin.
«Yah, è così importante la vita sentimentale di Taehyung?» s'innervosì Mi-Yeun.

Sbuffò inacidita senza guardare i volti degli amici, che sicuramente fissavano lei. A Mi-Yeun stavano per saltare tutti i nervi.

«Beh sì, per me lo è» disse in tono risentito Choyoung.
Ci fu qualche attimo di silenzio, poi Jimin cambiò discorso e gli animi si calmarono.

Erano appena arrivati i loro piatti quando Taehyung e la sua accompagnatrice si alzarono dai loro posti. Alzando lo sguardo, guardò Mi-Yeun, che lo vide con la coda dell'occhio mentre prendeva le bacchette e mangiava una generosa quantità di ramen.

Stava cercando in tutti i modi di non guardarlo, ma lui, tutto d'un tratto, si avvicinò velocemente. Il suo cuore iniziò a battere fortissimo, perché stava andando verso la loro direzione? Cosa voleva esattamente?

Jimin si voltò mentre lui gli si fermava proprio accanto. Si salutarono, il ragazzo dai capelli scuri in realtà lo guardò un po' torvo, poi rimase lì fermo aspettando che Mi-Yeun alzasse lo sguardo. Dopo pochi secondi, in cui la pelle le andò letteralmente in fiamme, si decise a guardarlo facendogli spuntare un sorriso sul viso. La ragazza che era stata in sua compagnia non c'era. Mi-Yeun lo guardò interrogativa, le bacchette ancora tra le mani.

«Mi dispiace disturbare la tua cena, ma avrei una cosa da dirti. Puoi seguirmi un attimo qui fuori?» domandò dolcemente.
Mi-Yeun posò le bacchette sul tavolo e poi afferrò un tovagliolo; se lo portò lentamente al viso per pulirsi, poi lo posò accanto al piatto e riafferrò le bacchette

«Non vedi che sto mangiando?»
«Sono disposto ad aspettare. Finisci pure la tua cena e nel frattempo io accompagno la mia amica a casa.» disse e così facendo fece segno verso la porta dove la ragazza di prima lo aspettava lontano dalla visuale.

Senza darle il tempo di ribadire Taehyung si voltò e uscì fuori dal ristorante. Mi-Yeun rimase a bocca aperta; cosa poteva volere da lei? Jimin sbalordito si sporse un po' in avanti e Choyoung offesa si portò le braccia al petto.

«Yah, per fortuna era solo un'amica. E io che l'ho guardato male! Cosa vorrà da te?» chiese tutto d'un fiato Jimin, entusiasta come se avesse appena vinto una cifra esorbitante di denaro.

Mi-Yeun riprese a mangiare mentre il suo migliore amico la fissava impaziente di sapere la sua risposta.
«Yah Jimin, parli come se a me interessasse e ci fossi rimasta male vedendolo con un'altra. E comunque cosa vuoi che ne sappia di ciò che mi deve dire?»
«In realtà è proprio l'impressione che mi hai dato prima, ovvero che ci fossi rimasta male di vederlo insieme ad un'altra ragazza.»

Mi-Yeun sbatté le bacchette sopra il piano di legno e lo guardò scorbutica mentre lui si riempiva un bicchiere di soju.
«Yah Jimin, stai scherzando con il fuoco.»
ChoYoung era in silenzio. Giocava con il cibo e nessuno dei si accorse delle lunghe occhiate fredde che rivolse a entrambi.

Mi-Yeun era troppo impegnata a riflettere sulle parole di Jimin: che cosa voleva da lei Taehyung?

•Mr Kim• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora