28. Un posto speciale per Taehyung

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-With u I'ma feeling rich.-

«Dai, voglio sapere dove mi stai portando!» esclamò Mi-Yeun per l'ennesima volta, ricevendo di nuovo come risposta solo un sorrisetto e un'agitata di testa. Erano in macchina da ormai 30 minuti e Taehyung guidava concentrato, una mano sul volante l'altra sulla gamba di Mi-Yeun. «Tra dieci minuti sarai accontentata. Non ti piacciono le sorprese?»
«Sì, ma solo se arrivi e mi dici che hai una sorpresa e me la dai subito. Se mi dici che hai una sorpresa ma devo aspettare per averla diventa un'ansia.»
Taehyung rise di nuovo, la casa misteriosa era sempre più vicina.
«Ah, allora mi sa che ho sbagliato. Perdonami, resisti altri 5 minuti.» Mi-Yeun fissò la strada davanti ai suoi occhi sentendo il cuore battere veloce. Passarono altri dieci minuti in realtà prima che Taehyung parcheggiasse di nuovo l'auto, scesero su una via stretta che portava dritta dritta ad una villa tutta bianca e la imboccarono mano nella mano, poi, poco prima di varcare il cancello, Taehyung la fermò per guardarla negli occhi.
«Prima di entrare, sappi che questo posto e le persone che ci vivono sono davvero importanti per me. È un onore portarti qui e farteli conoscere.»
«Di che parli?» chiese, ma Taehyung la prese di nuovo per mano e si avvicinò al cancello: prese un piccolo aggeggio quadrato dalla tasca e premendo un bottone si aprì, rivelando la via per la porta di quella casa bellissima. Mi-Yeun si guardò attorno: la villa era circondata da un giardino purtroppo rovinato dalle temperature basse, ma immaginò che doveva essere proprio un bel posto in primavera. Accanto alla porta c'era una veranda enorme con sedie a dondolo e un tavolo in legno chiaro. Mentre Taehyung suonava Mi-Yeun guardò distratta l'enorme porta bianca: chi ci viveva doveva proprio essere ricco. Quando la porta si aprì Mi-Yeun notò una strana somiglianza che dapprima le parve strana, ma dopo le parole che pronunciò Taehyung in seguito tutto fu più chiaro.
«Mamma.» disse sorridendo.
La signora fece lo stesso e lo strinse in un abbraccio contenta di vederlo. «Ah, Taehyung-ssi» esclamò al suo orecchio.
Mi-Yeun era imbarazzata e felice allo stesso tempo; l'aveva portata a conoscere i suoi genitori, il che le dava l'impressione di essere molto importante per lui.
«E questa bella ragazza?»
«Questa è la mia fidanzata mamma, Jung Mi-Yeun. Mi-Yeun, questa è mia madre.» la signora fece un sorriso a trentadue denti, batté le mani e poi abbracciò anche lei.
«Non avrei sperato di meglio per mio figlio! Ma entrate, fuori si gela e non vedo l'ora di farla conoscere a tuo padre e ai tuoi fratelli su.» disse e così facendo se la trascinò dietro per un corridoio rosa pesca pieno di foto di famiglia a dir poco bellissime. Si voltò per vedere se Taehyung le fosse dietro e appena lo vide, le fece l'occhiolino, si voltò di nuovo verso la zona dove la stava guidando la signora e cercò di reprimere l'imbarazzo. Si ritrovarono in una enorme cucina circolare colore giallo pallido, calda come se fosse piena estate lì dentro. Un'enorme televisione a muro mostrava la grafica di un gioco, infatti un ragazzino stava seduto sul divano a giocare, un uomo terribilmente uguale a Taehyung se non fosse stato che era più grande, stava seduto invece su una sedia chino su dei fogli, mentre una ragazza faceva i suoi compiti un po' più in là. «Impegnati come sempre.» disse Taehyung.
Al suo suono della voce tutti alzarono gli occhi e sorrisero alzandosi dai loro posti per andare ad abbracciarlo. «Taehyung oppa!» esclamò quella che doveva essere sua sorella saltandogli addosso.
Taehyung la strinse con un sorriso per poi abbracciare il fratello che sembrava la sua mini copia, poi guardarono curiosi lei e sorrisero ancora mentre il padre abbracciava il figlio con tanta affettuosità.
«Ma questa è la tua ragazza?» chiese la sorella contenta mentre Taehyung si grattava la testa imbarazzato.
«Sì, papà, Jin-Ah, Jeong-Gi vi presento la mia ragazza Jung Mi-Yeun.» continuò.
Mi-Yeun non poteva sentirsi che felice accolta da quella calorosità
«Il piacere è mio.» rispose con un filo di voce.
Tutti le sorrisero sinceramente, poi il padre di Taehyung la invitò a sedersi su una sedia attorno al tavolo, rigorosamente vicina a Taehyung, e sua madre e sua sorella iniziarono a posarci sopra tutti i tipi di bevande e dolci immaginabili. La fecero sentire come se fosse a casa sua, accolta come se fosse parte della famiglia adesso. «Allora, da quanto tempo state insieme?» chiese sua mamma
«Un giorno e mezzo» disse Taehyung. Sua mamma spalancò gli occhi.
«Che carini, ancora siete ai primi appuntamenti e cose così. Mi fate tornare indietro ai vecchi tempi. Sei molto carina.» disse prendendole una guancia tra le mani.
Mi-Yeun sorrise sempre più calda in viso.
«La ringrazio molto.» rispose. Taehyung le teneva stretta la mano sulla gamba, sotto il tavolo, per poi lasciarle un bacio dolce sulla tempia. «Restate a cena stasera.» aggiunse suo padre con luccichio negli occhi, il luccichio di un genitore felice di vedere il proprio figlio sistemato, con un buon lavoro e una bella visuale del futuro. Taehyung sospirò dispiaciuto. «Purtroppo mi hanno incastrato a una riunione di lavoro per le 21.30.» disse. «Mh, stavolta chi ti ha incastrato?» chiese divertito suo padre.
«Choi Jaehyung.»
«Proprio oggi doveva invitarti?» esclamò arrabbiata la mamma di Taehyung facendolo sorridere: le lasciò un bacio sulla testa sporgendosi un po' e poi tornò ad appoggiarsi sulla sedia.
«Sarei anche non andato ma-» fu interrotto dalla sorella.
«Ma sei troppo buono»
Taehyung fece la linguaccia facendola sorridere.
«A ogni modo, ora andiamo. Devo passare da un altro posto prima di andare a quella cena.»
«Vi aspetto un'altra sera per la cena eh» esclamò sua mamma.
Taehyung sorrise, poi prese la mano di Mi-Yeun
«Con piacere mamma.»
Dopo aver salutato uscirono di nuovo all'aria aperta di dicembre e s'incamminarono verso la macchina. Non appena furono dentro e partirono per tornare in centro Taehyung rimise la mano sulla gamba di Mi-Yeun.
«Come ti sono sembrati?»
«Credo tu abbia una famiglia bellissima.»
Taehyung non poté che esserne felice e con gli occhi colmi di gratitudine strinse la gamba di Mi-Yeun nella mano.
«Adesso dove andiamo?» chiese curiosa mentre Taehyung faceva la strada al contrario.
«A casa mia, devo farti vedere dove un giorno abiterai.»
Le farfalle nello stomaco di Mi-Yeun si mossero e sentendosi sempre più emozionata da tutta quella situazione mise la mano su quella del fidanzato e aspettò impaziente di vedere quella casa.

•Mr Kim• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora