-Trust me darling.-
«Non mi sento molto bene, Jimin. Non ho voglia di venire a lavorare oggi.» disse al telefono fingendo di tossire.
Dall'altro capo, il ragazzo dai capelli scuri, sospirò. Ma perché Mi-Yeun stava mentendo sulla sua salute? Semplicemente sapeva che quel giorno Taehyung si sarebbe recato al suo ufficio per una seduta e lei non era proprio pronta a doverlo affrontare.
«Sei andata a letto con Taehyung ieri sera?» chiese lui facendola arrossire immediatamente.
Si mise meglio sul letto e tenendo stretto il telefono all'orecchio iniziò ad arrabbiarsi.
«Yah, Jimin! Cosa diamine stai dicendo?» urlò sentendo la familiare sensazione delle farfalle nello stomaco moltiplicarsi; continuava a chiedersi perché si sentisse così, ma non riusciva proprio a trovare una risposta.«A me sembri stare benissimo invece.Vestiti e scendi, sono quasi arrivato.»
«Non mi hai sentito? Non verrò oggi.»
«Yah, quanti hai? Non capisci che le persone che ti chiedono un appuntamento è solo perché ne hanno bisogno? Per un bacio stai facendo una strage.» esclamò facendola di nuovo arrossire di colpo; spalancò la bocca, incredula, le mani che tremavano.«T-tu sai d-del-» stava per dire, ma lui l'interruppe facendo una risatina sarcastica.
«Del bacio? Sì. E ci terrei a precisare che, quale donna di ventiquattro anni, la stai facendo troppo lunga quindi, per favore, mettiti addosso la prima cosa che ti capita davanti e scendi, dato che sei in ritardo per la prima seduta.»Mi-Yeun rimase ancora con la bocca aperta, Jimin le aveva chiuso la chiamata in faccia e per di più non si aspettatava che lui sapesse tutto, eppure avrebbe dovuto capirlo dai sorrisetti di Jimin quando era tornata al tavolo.
Piagnucolando aprì l'armadio e ne uscì un paio di pantaloni neri e stretti, un maglioncino bordeaux e degli anfibi neri. Senza nessuna voglia di farlo si vestì, mise un po' di trucco sul viso e, afferrata, la borsa, scese le scale. Non appena si ritrovò davanti Jimin sentì la pelle diventarle rossa e una sensazione familiare allo stomaco. Iniziarono a camminare sulla strada, uno di fianco all'altro, in completo silenzio quando Jimin decise di parlare per primo.
«Quindi... come va?» le chiese Jimin dopo mille secondi di silenzio.
«Dài, chiedimi quello che vuoi davvero sapere.» disse.
Effettivamente Jimin non stava più nella pelle. Si voltò verso di lei mentre tutta rossa in viso cercava di non guardarlo.
«Sì, cioè insomma, ma chi ha baciato chi? E cosa vi siete detti?»Mi-Yeun sbuffò e si tuffò nel racconto di ciò che era successo quel sabato sera, quando si era allontanata per prendere da bere. Il racconto durò per tutto il tragitto, e mentre entrambi si liberavano delle giacche e indossavano il camice, Mi-Yeun concluse tutti i dettagli di quella sera, anche di ciò che era successo con il ragazzo ubriaco che le aveva lasciato un bacio sulla guancia e cosa si erano detti in macchina.
«Non ci posso credere... cioè, ti ha baciata lui! Io credevo che tu, troppo ubriaca, ti fossi decisa ad ammettere che ne sei innamorata.»
«Io non sono innamorata di lui, Jimin. Sappilo.» disse mentre si dirigeva nel suo ufficio e prima che lui potesse ribattere si chiuse alle spalle la porta e ci si appoggiò contro; eppure le guance le si erano arrosate e il battito le si era fermato al solo pensiero di Taehyung. Questo non significava forse essere innamorata? Disse a se stessa.Scuotendo la testa prese posto sulla sua sedia, aprendo l'agenda e guardando nel frattempo l'orologio; erano le 11:30, la prima seduta sarebbe iniziata entro cinque minuti. Sperando così che il tempo passasse più lentamente possibile concluse la prima, poi pranzò. Dopo riprese con gli appuntamenti; finì quello delle 14:00, iniziò quello delle 14:45 e infine, come se il tempo fosse volato, o quasi come se non fosse esistito proprio, erano le 15:55.
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•Mr Kim•
FanfictionCompleta✅ Mi-Yeun, una giovane e ambiziosa psicologa, ha finalmente realizzato il suo sogno aprendo il proprio studio a Seoul. La sua vita procede tranquilla tra sedute, caffè e passeggiate nel parco Hangang, finché un incontro casuale non scuote l...