35. Vigilia di Natale pt I

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-Let it snow.-

Erano passati tre giorni da quando Kim Taehyung, uomo in carriera, aveva preso la febbre e finalmente stava decisamente meglio. Quella mattina si alzò dal letto con una certa allegria, si stirò le braccia e sbadigliò; ogni sintomo era scomparso e adesso poteva respirare l'aria natalizia che portava dietro di sé l'odore delle torte di Natale e dei regali. Quel giorno, 24 di dicembre, aveva in mente un sacco di belle idee per passare la vigilia di Natale insieme alla sua ragazza, ed era contento che l'influenza gli fosse passata. Per prima cosa si lavò e si vestì con i capi più pesanti che possedeva,, (sotto minaccia di Ji-Ni e di Mi-Yeun),  poi mise le scarpe e affrontò la prima mezza mattinata di lavoro. Jungkook e Hoseok erano felici che il loro capo stesse meglio e che potesse tornare a lavorare, e gli diedero il ben tornato con una serie di battute e risate causate dalla volta in cui Jungkook, per accettarsi che il biondino non avesse la febbre, lo aveva baciato sulla fronte.
«Ah ah siete davvero divertenti.» si lamentò mentre si sedeva al suo posto, notando sulla scrivania un pacchetto ben incartato che attirò la sua attenzione. «E questo?» chiese alzando il pacchetto bianco con il fiocco mentre i due lo guardavano curiosi facendo spallucce.
«Non saprei. Forse era già lì, perché quando siamo arrivati non è entrato nessuno per posarlo sulla scrivania.» rispose Jungkook sistemando alcuni fogli che doveva tradurre per quel giorno.
Curioso Taehyung inclinò la testa e lo guardò.
«Magari sarà da parte di Mi-Yeun.» mormorò tra sé e sé e così facendo lo spacchettò e ne controllò il contenuto; si trattava di una collana con un cuore argentato, sotto un foglio di carta che era stato più e più volte ripiegato fungeva da appoggio. Sentendo come la spiacevole sensazione che quel regalo non fosse da parte della sua ragazza, spostò la collana e ne uscì la lettera, che dispiegò e iniziò a leggere in silenzio.
«Allora, regali da fan?» chiese con un sorrisetto Jungkook mentre gli occhi di Taehyung leggevano velocemente il contenuto:

"Caro Taehyung,
mi dispiace che l'altra volta ci siano stati dei disguidi tra di noi per colpa dei miei sentimenti. Credo che la cosa che mi abbia fatto arrabbiare di più sia stata il fatto che tu ti sia messo con un'altra. E francamente, mi dispiace dirtelo, ma la odio. Avrei solo voluto essere al suo posto. A ogni modo, quel giorno ho dato di matto e ho anche lasciato il lavoro, vorrei che mi riprendessi a lavorare con te. So che probabilmente è troppo tardi, ma il lavoro mi piaceva e in un momento di rabbia l'ho abbandonato. Se puoi, posso tornare a lavorare con te, Hoseok e Jungkook? Mi piace pensare che si fosse creata una specie di famiglia tra di noi, come se Kook e Hoseok fossero i nostri figli. Comunque, accetta questo regalo come scuse e dono di Natale. Non posso cambiare i tuoi sentimenti, ma almeno vorrei poter fare il lavoro che mi piace.

Subin."

Taehyung sentì una strana sensazione al petto; da una parte aveva paura che accettando la richiesta di Subin di reintegrarla in azienda avrebbe fatto arrabbiare la sua ragazza, dall'altra si sentiva dispiaciuto per lei. Alla fine, pensava, per lui era sempre stata solo una dipendente qualificata, non l'aveva mai vista con altri occhi perciò non la vedeva una cosa sbagliata da fare. Taehyung sospirò, come doveva comportarsi?
«Quindi?» chiese curioso Hoseok, ma allo stesso tempo un po' arrabbiato, mentre il biondino posava la lettera all'interno della scatola e la metteva da parte. Hoseok era il fratello di Mi-Yeun, e magari si era accorto dagli sguardi di Taehyung che quel regalo non era da parte sua.
«Subin mi ha chiesto di riprenderla a lavorare con noi. Mi ha mandato un regalo di scuse.» rispose mentre distratto avviava il computer.
Hoseok sospirò, riacquistando la solita allegria che ostentava in ufficio. «Ah, ottimo! Ti risparmieresti un nuovo tirocinante. Poi per un altro mese dovresti insegnargli come si lavora e perderemmo tempo. Subin conosce già il lavoro.» commentò prendendo posto vicino a Jungkook.
«Dici che dovrei?»
«Sì, io credo sia meglio non perdere altro tempo. Sennò la sede a Tokyo aprirà per i prossimi tre anni.» aggiunse Hoseok.
Taehyung pensò ancora, il piede che batteva sul pavimento. Era sicuro comunque che la sua ragazza non si sarebbe arrabbiata per una scemenza simile, così cercò la mail di Subin e iniziò a digitare la sua risposta;

"Gentile Lee Subin,

con la presente la informo che la sua richiesta di reintegro è stata accettata e che può tornare a lavorare già da lunedì 2 gennaio alle 07:30. Con la speranza che questa volta non cambi più idea.

Cordialmente

Kim Taehyung, Kim Eletronic Corporation."

Rilesse e la inviò. Non se la sentiva di usare un tono amichevole come quello che aveva usato lei; per lui restava solo una qualificata dipendente e basta. Non le avrebbe mai più dato modo di fraintendere i suoi sentimenti, perché l'unica persona che amava era Mi-Yeun, e su questo non c'era nulla da discutere.
La giornata passò più velocemente che mai; alle 17:30 Taehyung lasciò il suo ufficio per andare a prendere Mi-Yeun e accompagnarla a casa con la raccomandazione di prepararsi per bene ed essere pronta per le 21:30, per poi scappare più velocemente che poteva a ritirare il regalo che le aveva fatto. Si trattava di una collana dal valore inestimabile, che fece girare la testa a tutti i vicini quando il commesso pronunciò il prezzo e lui senza neanche pensarci pagò, per poi prendere il pacchetto e dirigersi verso la macchina. Dopo aver comprato il regalo il ragazzo corse a casa per fare un'altra doccia, mettere qualcosa di più elegante e prepararsi alla magnifica serata che li aspettava. Fu felice quando, guardandosi allo specchio, si accorse di non avere più nessuna borsa violacea sotto gli occhi, e facendo un grande sorriso a se stesso, prese il pacchetto contenente il regalo di Mi-Yeun e scese giù. Alle 21:30 in punto salì in auto e si avviò verso casa della sua ragazza; nascose il regalo dietro e aspettò uscisse; fu come una visione del paradiso per lui. Quando aprì la porta di casa e gli sorrise mentre si avvicinava alla macchina, Taehyung, si sentì come la persona più fortunata del mondo. La trovava bellissima; quella sera aveva scelto di lisciarsi i lunghi capelli neri, che sotto la luce del lampione parvero brillare. Indossava un vestito semplice, lungo fino a pochi centimetri sopra il ginocchio, colore rosso scuro abbinato a un paio di tacchi neri e una giacca pesante e lunga dello stesso colore. Anche lei aveva un regalo per Taehyung, infatti nella mano portava una busta bianca. Quando entrò in auto lasciò un bacio dolce sulle labbra del suo ragazzo che incantato le sorrise.
«Che dolce e bella visione mi si presenta ai miei occhi.» disse e le guance di Mi-Yeun si tinsero di rosa. «Anche tu sei molto bello.» 
Erano innamorati, e non lo si notava solo dai gesti che facevano l'uno per l'altro. I loro occhi erano come porte verso infiniti nuovi mondi dove gli unici abitanti erano loro due.
«Ti ho portato un regalo comunque.» aggiunse passandogli la busta bianca.
Taehyung la prese con un sorriso in viso che avrebbe potuto illuminare il buio.
«Non dovevi...» disse, ma era felice che anche lei lo avesse pensato. Aprì la busta dove ci trovò dentro un pacchetto; sfilò il fiocco e ne uscì un bracciale argentato che li piacque parecchio. Mi-Yeun lo aiutò a metterlo al polso e alzando verso la luce Taehyung lo guardò sorridendo.
«È veramente bellissimo. Grazie davvero. Comunque ho un regalo anch'io per te.»
Le passò il pacco mentre che lei aprì rivelando la collana che brillò letteralmente non appena la luce del lampione la colpì.
«Esageri come sempre.»
«Meriti molto di più.» rispose, e dopo averle dato un altro bacio mise in moto la macchina per portarla nel posto in cui intendeva passare la bella serata. Solo che forse, alcune cose non sarebbero andate per il verso giusto.

•Mr Kim• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora