52. Parole di conforto

1.5K 107 55
                                    

-Why are you crying? There's just me and you here. Me and you.-

E a Taehyung cosa era successo quella notte? Sicuramente anche lui non aveva dormito, si era rigirato più volte nel letto, cercando di prendere sonno e allontanare i pensieri, ma quelli continuavano a martellargli nella testa in continuazione, e di conseguenza aveva sbuffato più volte. A cosa stava pensando? Per primo, odiava Jin per quello che aveva fatto. Certo, il ragazzo non poteva sapere che l'ex dell'amico fosse lei, anche perché non aveva nemmeno avuto modo di presentarla ai suoi amici, solo che allo stesso tempo vederlo provarci con Mi-Yeun lo aveva irritato molto. C'erano un mucchio di ragazze, perché provarci con lei? Era consapevole della bellezza di Mi-Yeun, ma odiava da morire tutti quelli che le si avvicinavano. Primo tra tutti Chan, aveva ancora in serbo una vendetta per lui, e anzi sperava non gli si fosse mai presentato davanti perché glie l'avrebbe fatta pagare per tutto quello che era successo! 
Mentre Taehyung alzava lo sguardo, e controllava l'orario sull'orologio, gli tornò in mente ciò che era successo prima e sentì le guance iniziargli a riscaldarsi. Meccanicamente si portò una mano sul viso, come se avesse paura che qualcuno lo vedesse in quel modo, così imbarazzato e fottutamente innamorato. Avrebbe volentieri assecondato tutti i desideri di Mi-Yeun, ma era tremendamente onesto per fare una cosa del genere a una ragazza ubriaca, e che, tra l'altro, per il momento non era nient altro che la persona per cui provava dei sentimenti, perché i due si erano allontanati e lui le aveva promesso che se gli dimostrava di fidarsi allora le avrebbe dato in mano la sua vita. Sperava semplicemente che il suo cuore si sbrigasse ad accettare le sue scuse, perché troppe persone ci provano e lui aveva bisogno di dire a tutti che era sua, e di nessun altro.
Ancora imbarazzato per la scena che la sua mente crudele gli continuava a mostrare, sentì quella sensazione al basso ventre che aveva provato quando si era ritrovato sopra di lei e sempre più rosso in viso sbuffò. Le avrebbe mandato un messaggio in quello stesso momento solo per dirle quanto gli mancava, ma prima doveva essere sicuro, prima doveva assicurarsi che per lui avrebbe dato via anche il migliore dei diamanti regalatole da qualsiasi persona a caso in cambio dell'affetto e dell'amore suo. Quanto era difficile vivere in quel modo? Sfiduciava così tanto gli altri da stare male e  per colpa di una stupida che l'aveva baciato e di un bastardo, che sfortunatamente era passato da lì in quel momento, il legame tra Mi-Yeun e lui si era spezzato. Taehyung aveva dato il potere a due idioti di far finire quella relazione che tanto aveva aspettato, e ora era tutto sfumato perché il mondo lo aveva deluso troppe volte e aveva paura di dover sopportare ancora e ancora. Era debole, e non aveva nemmeno paura di ammetterlo. Credeva che la sua mente, già fragile, e il suo cuore, appeso a un filo sottilissimo, non avrebbero retto nessun altro tipo di  dolore tanto atroce come quello che aveva provato quando Mi-Yeun non aveva risposto alle sue chiamate dopo averlo lasciato. Forse era più semplice provarci, forse avrebbe dovuto darle una possibilità ma non ci riusciva ancora. Gli mancava l'aria se pensava a un'altra possibile brutta reazione per cose di cui non era colpevole.
Quando quel mercoledì mattina si svegliò però si sentì nuovamente vuoto. C'erano delle mancanze nella sua vita, e una di quelle era sicuramente Mi-Yeun, per non parlare della spensieratezza, della calma, della felicità... sbuffando infastidito per le ferite del suo animo si alzò dal letto e fece tutte le sue cose, poi già vestito e profumato scese in cucina e afferrò le chiavi della sua macchina. Era la prima volta che andava a lavoro così presto, ma era inutile provare a dormire quando tanti pensieri messi insieme si affollavano nella sua testa impedendogli di riposare ancora. Ormai le occhiaie erano diventate le sue migliori amiche, almeno loro gli facevano sempre compagnia!
«Si è svegliato presto oggi.» gli disse Ji-Ni quando, sentendo i suoi passi nel salotto, uscì dalla cucina per dargli il buongiorno.
Oramai anche lei si era accorta che c'era qualcosa che non andava in Taehyung in quei giorni, e si era quindi mostrata sempre comprensiva quando gli rivolgeva la parola, cercando di non dire cose che lo avrebbero ferito, tipo nominare Mi-Yeun. Era sicura che lei c'entrasse qualcosa ma non voleva vederlo triste quindi non gli aveva mai chiesto niente a riguardo.
«Sì, ultimamente non sto dormendo molto bene la notte.»
Ji-Ni lo guardò di sottecchi ma non fece commenti. Disapprovava ciò che stava facendo, qualsiasi fosse la causa. Aveva cercato di insegnargli, in quegli ultimi cinque anni, che il primo amore va dato a se stessi, ma vedendolo ridotto in quel modo aveva ben capito che Taehyung non si stava curando di sé come lei avrebbe voluto. Lui era buono, gentile e sempre ben educato, eppure la gente continuava a farlo stare male e questo non poteva accettarlo. Lui era come un figlio per lei e meritava il mondo intero e solo le più belle delle cose.
«Vuole fare colazione?» chiese gentile scompigliandogli i capelli dorati.
«Quante volte lo devo dire che voglio che mi diate del tu?»
«Va bene, va bene Taehyung! Vuoi fare colazione?» ribadì con ancora il sorriso gentile in viso.
«Non ho molta fame.» osò dire lui, beccandosi una ramanzina che lui chiamava "i rimproveri di Ji-Ni."
«Oggi hai abbastanza tempo per magiare almeno un po' di kimchi. Quindi svelto fila a tavola, o inizierò a pensare che non ti piace la mia cucina!» alzò la voce facendolo sorridere di cuore.
«E va bene.» acconsentì alla fine, seguendola con un crescente affetto verso il tavolo da pranzo.
Taehyung si liberò della sua giacca e si mise a sedere mentre lei gli sistemava la zuppa sul piatto. «Vorrei che però mangiassi con me. Mi sento solo ultimamente.»
Gli occhi di Ji-Ni lo scrutarono profondamente ma lui non alzò lo sguardo perché sapeva che lo avrebbe guardato e che anzi, avrebbe fatto a fettine chiunque lo aveva ridotto in quel misero stato.
Quando Ji-Ni prese posto di fianco a lui i due iniziarono a mangiare, ma ormai non poteva più tenersi dentro nulla, doveva chiedergli cosa gli stava succedendo perché vederlo così triste le faceva male.
Taehyung non capiva di quanta gente si preoccupava realmente di lui.
Prima ancora che aprisse bocca però Taehyung si lasciò andare a un impulso di disperazione e posando il cucchiaio sul piatto nascose la faccia tra le mani, singhiozzando forte. Era ferito, non riusciva a respirare e il cuore gli faceva parecchio male nonostante la notte prima si era convinto che Mi-Yeun sarebbe riuscita a riconquistarloo Ma cosa sarebbe successo se lei si fosse stancata di provarci? Se Taehyung non era in grado di stabilire quando il suo cuore sarebbe stato pronto di nuovo ad aprirle le sue porte e lei avesse deciso di voltare pagina? Come si supera un dolore del genere?
«Taehyung, ma cosa succede?» subito Ji-Ni si precipitò su di lui e lo abbracciò come fa una mamma con il proprio figlio.
«Vorrei che smettesse di fare male!» singhiozzò sulle sue mani e le lacrime calde scorrevano senza sosta.
«Cosa vuoi dire?»
«Queste crisi esistenziali e le mie continue paranoie. Vorrei mi lasciassero in pace, che mi facessero godere la vita.»
Il cuore di Ji-Ni era distrutto. Quando Taehyung le raccontò tutto quello che stava passando, di tutte le delusioni e i rimorsi, e delle sue gelosie e della voglia di fermare tutto ma di non essere in grado di fare, le luccicarono gli occhi. Taehyung era una persona pura, dotato di un grande cuore e rispetto, non meritava tutto questo ma stava per dargli una grande lezione, e voleva che quella volta l'ascoltasse.
«Taehyung, il dolore rende solo più forti. Pensi che dopo tutto questo non ci sarà mai nessun premio per aver superato ostacoli suostacoli?» domandò.
Taehyung la guardò in lacrime e fece spallucce dolorante.
«Non riesco a superarla.»
«Ci riesci invece, perché tu sei forte e hai superato cose ben più gravi. Mi-Yeun ti ama, non ne dubitare perché glielo si legge negli occhi. Ma se prima non sei tu ad amare te stesso agli altri verrà difficile farlo. E poi ricorda; più una cosa è difficile e più sarà immenso ciò che avrai in cambio alla fine. Ma prima devi amare te stesso, accettare che puoi essere bipolare a volte e che alcune paranoie possono distoglierti un po' la realtà. E allora? Lascia che lo facciano e sorridi quando ti accorgi che la tua testa si sta solo prendendo gioco di te e che niente di ciò che pensi è vero!»
Taehyung si asciugò gli occhi mentre lei sorrideva addolcita dallo sguardo di quel ragazzo buono come pochi.
«Io comincerei dal tagliarmi i capelli. Sono un po' lunghini Taehyung.» concluse.
Il ragazzo rise. Si soffiò il naso e cercò di riprendersi. Era un po' più tranquillo dopo le parole della sua Ji-Ni che, come sempre, aveva svolto il ruolo di seconda mamma nel migliore dei modi.

•Mr Kim• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora