21. Fraintendimenti

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-I just found out the only reason that you lovin me.-

Mi-Yeun aveva di proposito mangiato con lentezza assoluta la sua cena sperando, visto che era gia passata mezz'ora da quando Taehyung era andato via, che l'attesa l'avesse scocciato e fosse tornato a casa.

Dopo aver bevuto due bottiglie di soju, ricordando a Jimin che le aveva detto le avrebbe offerto il ramen, i tre ragazzi uscirono fuori dal locale trovandosi inaspettatamente, o forse non per Jimin, Taehyung appoggiato con il piede contro il muro proprio fuori dal ristorante.

Non appena si accorse che finalmente la persona che stava aspettando era uscita si spostò e fece un passo verso di loro. La pelle di Mi-Yeun aveva di nuovo iniziato a bruciare per l'imbarazzo mentre lui la guardava con uno sguardo serio ma anche un po' timido, forse. Jimin spalancò la bocca entusiasta mentre i due si guardavano senza sapere che dire all'altro. Choyoung passava lo sguardo da quello di Taehyung a quello di Mi-Yeun ma poi, dopo che lui aveva guardato il ragazzo dai capelli scuri con uno sguardo deciso, Jimin afferrò Choyoung per la mano e fece un passo indietro.

«Ti affido Mi-Yeun allora, Taehyung.» disse facendolo sorridere mentre trascinava lontano Choyoung e Mi-Yeun lo fissava allontanarsi sbalordita e arrabbiata.

«Allora, preferisci una passeggiata o un giro in macchina? Sarò sincero, spero che tu scelga la seconda perché si gela davvero qui fuori.»

Mi-Yeun acconsentì al giro in macchina mentre Taehyung la guardava grato della scelta e la guidava verso la Porsche bianca parcheggiata a pochi metri da dove si trovavano in quel momento.

Mentre s'incamminavano verso l'auto nessuno dei due parlò, ma i battiti del cuore di Mi-Yeun risultavano così assordanti alle sue orecchie che per un attimo ebbe paura che lui li sentisse.

Perché il suo cuore batteva così forte? E perché all'imbarazzo del momento si mescolava anche una leggera riluttanza nei suoi confronti che aveva tutto a che vedere con il fatto che fino a mezz'ora prima era insieme a un'altra ragazza?

Mi-Yeun aprì lo sportello ed entrò dentro nello stesso momento di lui, che mise subito in moto e partì lentamente sulla strada scivolosa a causa dell'umidità. In quel momento lei si accorse di avere davvero freddo, ricordandosi della felpa che le aveva prestato Taehyung, ancora custodita in casa sua.

Mentre si stringeva in se stessa Taehyung accese la stufa, guardando concentrato la strada davanti ai suoi occhi.

«Mi dispiace, ma non ho altre felpe qui.» disse con il suo solito tono di voce basso e profondo, mentre con una mano teneva il volante e con l'altra si sfilava la giacca pesante che indossava.

Capito ciò che stava fare, Mi-Yeun tentò di fermarlo esclamando:
«Non c'è bisogno Taehyung, la macchina sarà a momenti calda e-» cercò di dire, ma lui la interruppe posandole la giacca sulle gambe e rimettendo le mani sul volante con un sorriso sulle labbra.

«Non ti preoccupare, e comunque presta attenzione a quella giacca. È di Gucci»
Mi-Yeun la indossò trattenendosi dal fargli la ripassata, ma in realtà si sentiva un po' felice di essere lì con lui. Era come essere tornata ai vecchi tempi, anche non si trovavano a scuola e tecnicamente lei lo odiava. Quello che forse non era mai riuscita ad ammettere nemmeno a se stessa era che magari un po' lo ammirava ai quei tempi; aveva la risposta a tutto e quando la stuzzicava non la rendeva solo arrabbiata, ma anche contenta un po', come se le facesse piacere avere quelle attenzioni da lui.

Dopo alcuni minuti di tragitto Taehyung si fermò in una via un po' isolata, illuminata dalla luce tenue di uno dei lampioni. Si slacciò la cintura di scurezza e si voltò a guardarla sistemandosi sul sedile in modo da poterla vedere bene. Imbarazzata Mi-Yeun lo imitò, cercando di non guardarlo negli occhi.

«Mhh, come stai?» chiese gentilmente, la testa appoggiata verso un lato sul sedile.
Lei alzò gli occhi un po' riluttante, timida ma allo stesso tempo decisa.
«Bene, e tu?»
«Bene, ho prestato attenzione al tuo consiglio oggi e l'ho messo in opera.»
«Mi fa piacere che tu lo abbia fatto. E comunque sì, ti ho visto prima» rispose, e si fermò a pensare "avrei dovuto forse evitare di dargli quel consiglio?"

Aveva pensato anche al detto "chi è causa del suo male pianga se stesso," perché era stata proprio lei a dirgli di fidarsi.

«Insomma sì, è carina se vuoi il mio parere, ma secondo me per te ci vorrebbe altro. Non che comunque voglia dirti cosa fare, ovvio.» aggiunse facendolo ridere.
Taehyung si portò le braccia al petto e la guardò divertito senza dire una parola.

«Beh, poi non conosco di sicuro i tuoi gusti e non me ne frega niente sinceramente, ma tu adesso sei un uomo di mondo e forse hai bisogno di una persona che capisca il tuo lavoro e che non si ingelosisca di cose inutili, e lei non mi è sembrata proprio il tipo. Oh sì, l'ho solo vista e come prima impressione mi ha dato questa, ma avrà sicuramente tante altre qualità sennò non ci saresti uscito e di questo ne sono più che sicura. Non voglio tu pensi che io ce l'abbia ancora con te per quello che è successo cinque anni fa, quindi non pensare io ti stia dicendo queste cose perché ti voglio male. O magari pensi che lo stia dicendo per dirti che sei una persona superficiale che si accontenta di molto poco per la persona che sei tu, ma non è così.» iniziò a parlare più velocemente, il sorriso sul viso di Taehyung non era ancora svanito.

«Penso anche che lei sia un po' fortunata di essere la ragazza di cui ti fidi. L'unica persona cioè, dato che hai dei valori che non tutti gli uomini hanno. Insomma, la maggior parte pensa a divertirsi e avere molte ragazze con cui sostituire un'altra se una relazione va male. Cioè, tu hai molti princìpi e non tutti sono in grado di apprezzarli ma scommetto che lei li apprezza visto che tu ci sei uscito quindi sono contenta che adesso i problemi di fiducia siano stati risolti e-» s'interruppe non appena sentì la risatina divertita di Taehyung.
«Perché ridi?» domandò offesa.

«Ti ringrazio per i mille complimenti, anche se ammetto che non mi sarei mai aspettato che uscissero dalla tua bocca, però hai frainteso.» rispose
«In che senso?»
«Nel senso che non è lei la persona di cui mi fido.»
«Ma eri con lei e-» disse ma lui la fermò con un'agitata di testa.
«Brutte abitudini.»
«Cioè?» chiese sempre più sconvolta.
Taehyung fece spallucce.
«Quando qualcuno mi chiede di uscire non riesco a dire di no. E in generale non riesco a dire di no a nessuna richiesta, a meno che non vada contro i miei valori o sia una richiesta impossibile anche per me. La ragazza che oggi era in mia compagnia è una mia tirocinante che mi ha chiesto un appuntamento.» spiegò con un sorriso.

Mi-Yeun lo guardò con un sopracciglio alzato e lui le rivolse uno sguardo confuso.
«Mi stai dicendo che pur di non dire di no esci con tutte?»
«Il tuo concetto di uscire insieme qual è?»
«Beh, conoscere una persona e alla fine mettersi insieme a lei.»
«Il mio no invece. Ciò che dici tu avviene solo se sono io a fare il primo passo. Essere cortesi non vuol dire voler stare con tutte quelle che ci provano. Quello che sto cercando di dire è che...» sospirò grattandosi la testa imbarazzato.
«Quel tipo di uscita di cui parli tu, conoscere una persona e poi mettersi insieme... la vorrei fare con te.» concluse, facendole spalancare gli occhi.

•Mr Kim• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora