34.Speciale

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-Ti ho scritto una lettera che sa cantare per tutti i giorni in cui vorrai dormire.-

Quando Mi-Yeun arrivò in ufficio quella mattina e vide i fiori dentro un vaso sulla sua scrivania, per un breve momento ebbe paura che Chan non avesse mollato nell'intendo di uscire con lei, ma quando lesse il bigliettino che si trovava in mezzo alle rose un sorriso le spuntò in viso, il più grande che fino a quel momento aveva fatto;

"A te che mi hai insegnato a fidarmi e amare di nuovo, ti amo. -Tae."

Mi-Yeun odorò i fiori e quasi saltellò dalla gioia; quel gesto da parte sua aveva significato molto per lei, di sicuro molto di più di quanto l'aveva fatto Chan. Sorridendo sincera afferrò il telefono per ringraziarlo, quando si accorse che lui gli aveva inviato un messaggio prima, informandola che aveva la febbre ed era dovuto tornare a casa. Preoccupata gli domandò come stava e, iniziando subito a lavorare, decise che non appena sarebbe uscita dall'ufficio si sarebbe diretta a casa sua immediatamente.

Quando l'orologio segnò le 17:45 Mi-Yeun si stirò sentendo le ossa delle spalle scricchiolare e la sonnolenza incombere forte, ma non poteva andare a dormire, aveva deciso che avrebbe fatto una sorpresa a Taehyung andando a trovarlo. I due si erano sentiti poco al telefono, dato che la ragazza aveva lavorato ininterrottamente per tutto il tempo, e così prima di uscire dall'ufficio scrisse un semplice; "come va?" per poi incamminarsi con Jimin.
«Che farete oggi?» chiese lui. «Taehyung ha la febbre. Vado a casa sua, gli porto qualcosina da mangiare.»
«Mi dispiace, certo con questo tempo e la sua mania di avere in casa almeno 30 gradi deve essersi davvero messo male.»
Si lasciarono davanti a un negozio alimentare, Mi-Yeun aveva intenzione di comprare qualcosa da mangiare al suo ragazzo per fargli una sorpresa. Mise nel carrello snack e dolci di tutti i tipi, poi si mise in fila in attesa di pagare alla cassa. Mentre avanzava lentamente qualcuno attirò la sua attenzione dietro di lei; infatti d'un tratto si era sentita un po' spintonare e voltandosi vide una ragazza carica di due carrelli che la guardò male non appena lei si voltò. In un primo momento non aveva riconosciuto la ragazza ma dopo una seconda occhiata si rese conto che si trattava di Subin, che era uscita con Taehyung una sera. Nonostante il fastidio che provava non aveva cercato di mettere briga e litigare con lei. Sperò solo che la fila diminuisse velocemente e che così poteva finalmente andare a casa del suo amato e fargli compagnia.

Mentre Mi-Yeun imbustava le ultime cose il suo telefono squillò; velocemente afferrò tutti i sacchetti e uscendo dal negozio rispose a Taehyung che la stava chiamando.
«Taehyung?» disse mentre la voce bassa, dovuta anche all'influenza, di Taehyung le accarezzava le orecchie. «Sto male e tu m'ignori.» finse il broncio mentre lei sorrideva; la sua casa non era molto distante dal negozio, e accelerando il passo iniziò a sentire la stanchezza e il freddo farle male al petto.
«No, non t'ignoro, ero impegnata a fare altro, scusami.»
«C'è qualcosa di più importante del tuo fidanzato?» 
«No in effetti, quindi apri la porta che sono qui.» disse e senza dargli il tempo di rispondere gli chiuse in faccia e aspettò che qualcuno le aprisse. Fu Taehyung stesso a farlo e l'accolse con un sorriso così luminoso da far risplendere il buio che già attraversava Seoul.
«Ma cosa ci fai qui?» chiese mentre l'abbracciava forte. Mi-Yeun spostò i capelli dalla fronte del suo fidanzato e posò le labbra sulla fronte, staccandosi dopo poco e guardandolo negli occhi.
«Scotti, dovresti stare a letto.»
«M-mi hai appena ricordato qualcosa che non dovevi ricordarmi.» le disse prendendola per mano e guidandola verso camera sua. Taehyung si mise sotto le coperte tremando letteralmente mentre Mi-Yeun si liberava della giacca per il troppo caldo che c'era lì  dentro. «Esattamente quali ricordi poco piacevoli ti ho fatto riaffiorare?» «Oggi tuo fratello e Jungkook hanno deciso di diventare infermieri e volevano a tutti i costi verificare se avessi o no la febbre, e così Jungkook ha fatto quello che hai fatto tu prima. Inoltre Ji-Ni mi costringe a mangiare solo brodini.» 
«Mmh, e io che ti avevo preso un po' di cose.» rispose accarezzandogli il dorso della mano.
Taehyung la guardò con gli occhi grandi.
«Ma se effettivamente stai male ha ragione Ji-Ni, quindi le mangerai quando starai un po' meglio.»  Taehyung annuì; aveva gli occhi lucidi e le occhiaie, inoltre la sua pelle era bollente e il suo sguardo stanco. Nonostante ciò, Mi-Yeun non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bello comunque e che voleva proteggerlo per sempre. Rannicchiato nel letto, in cerca di calore, Taehyung si strinse in se stesso e Mi-Yeun gli si sdraiò accanto abbracciandolo forte. «Ti mischierò qualcosa.» disse cullandosi nelle sue braccia e appoggiando la testa nell'incavo del suo collo chiudendo gli occhi.
«Non importa. Ciò che voglio per ora è abbracciarti. Comunque grazie per i fiori. Erano bellissimi.»
«Non potevo essere di meno a Chan. Il tuo ragazzo sono io, quindi solo io ti posso mandare dei fiori.»
«L'unico importante comunque resti tu per me.»
«Sono così felice tu sia qui. Credo di non meritare tutto questo. Sei speciale.»

Taehyung aveva insistito per accompagnare Mi-Yeun a casa nonostante si fosse opposta, accettando alla fine solo se avesse messo addosso la giacca più pesante che aveva, sciarpa e guanti. Dopo due lunghi baci, il ragazzo si era allontanato a bordo della sua auto e Mi-Yeun non era andata a dormire prima che lui non le inviasse un messaggio dicendole che era a casa sano e salvo. Mentre si girava nel letto non poté fare a meno di pensare di essere molto fortunata a essere la sua ragazza, e sorridendo cadde in un sogno profondo dove Taehyung le sorrideva.

•Mr Kim• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora