15-la coppa del mondo di quiddich

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Con l'aiuto di Remus mi risedetti sul lettino di quel posto deprimente. Sembrava che ci avesse vomitato un pony la dentro. Per cosa mi avevano scambiata? Una bambina di due anni con la febbre, ma io dico sono stata morsa da un lupo dopo essermi imbattuta con Sirius Black!

"Remus quanto sono stata in questo posto? "

" siamo ai primi di agosto. Sei stata in coma per un bel po', ma ti sei risvegliata per la coppa del mondo di quiddich! " finalmente, aspettavo da tempo di vedere questa partita. Finalmente la vita mi da qualcosa di positivo. Dopo qualche altra chiacchierata con il mio ex professore ci dirigemmo a casa. Ovviamente non avevamo detto nulla alla mia famiglia e volevo assolutamente vedere la loro reazione. Appena arrivammo alla Tana Remus entrò per primo e io stetti alla porta di casa. Ci eravamo accordati del fatto che lui sarebbe entrato prima, appunto e io avrei aspettato fuori. Sentivo le voci di mia mamma e poi dei miei fratelli.

" hai sue notizie? Come sta? " subito dopo la sua domanda come un branco di elefanti scesero i miei fratelli

" ah lei non ce " disse Ron ero così felice del fatto che mancavo a loro così tanto. Poco dopo sentii dire a Remus di aprire la porta e loro lo fecero. Appena mi videro iniziarono a lacrimare e a saltarmi addosso dalla gioia, anche Fred che nonostante tutto credo che abbia capito lo sbaglio che ha fatto. Mi fecero entrare a casa e trovai persino Hermione.

" oddio Al mi sei mancata così tanto " sentire la sua voce era come sentire un uccellino che cantava, mi mancava tantissimo anche a me, ce stata quando ne avevo bisogno e spero che in qualche modo anche lei si confidi con me, speravo che tra noi si instaurasse un bel rapporto e infatti così fu. Dopo una sera passata fra risate, stanca, mi diressi verso la mia camera, ma poiché ero praticamente zoppa non riuscivo neanche a reggermi in piedi e questa cosa nonostante tutto mi faceva male. È stato strano passare da una persona che se avesse avuto le ali avrebbe spiccato il volo ad una persona che adesso non riesce neanche a reggersi in piedi. Hermione venì a darmi una mano e io nonostante provassi a salire da sola, mi convinsi che forse non ce la facevo. Mi accompagnò fino alla porta della camera e io mi sdraiai sul letto. Appena mi lasciò sola, dopo ovviamente averla ringraziata, cercai di ripensare a come il tempo è passato così in fretta. L'anno si è chiuso ma di Sirius cosa è rimasto? Harry come starà? Cedric? Spostandomi su questo ultimo individuo credo che inizi a piacermi. È sempre stato carino con me e spero che anche io con lui, non ero certa dei sentimenti che provavo. Sapevo solamente che mi ero presa una piccola cotta per il mio ormai migliore amico.

I giorni passarono in fretta e finalmente arrivò il giorno della partita del mondo di Quiddich e mio padre era super emozionato, non avevo mai visto una cosa del genere prima d'ora e mi fece strappare un sorriso. Era mattina presto e io ed Hermione cercammo di svegliare Harry e Ron. Probabilmente il primo ha avuto un brutto sogno perché appena io ed Hermione nella stanza lui si rigirava nel letto e stava ansimando. Dopo qualche richiamo finalmente si svegliarono e appena fummo pronti partimmo, nessuno sapeva certamente dove ci stavamo dirigendo, avevamo tutte le valige pronte e quando uscimmo di casa prendemmo la strada in mezzo al grano, all'erba secca dal caldo che ha fatto quell'estate presumo. Mi stavo guardando intorno e non ho fatto caso che ci eravamo fermati, quindi, per sbaglio, sbattei la mia faccia contro il petto di uno strano signore.

" mi scusi " dissi io un po' imbarazzata

" lui è Amos Diggory ragazzi, lavora con me al Ministero " appena sentii il cognome una luce mi illuminò gli occhi. Peccato che il modo con cui si è ripresentato a me mi ha fatto svanire le mie idee.

" potevi almeno mandare una lettera " disse Ced abbastanza infastidito al mio orecchio.

" scusa ero in coma non sapevo come mandartele? Con la mia anima? " dissi io a mio tono. Avrebbe dovuto lui mandarmi delle lettere. Non di certo io! Con i nervi che salivano nel mio corpo, continuammo a camminare e raggiungemmo la punta di una collina dove era situata una scarpa. Probabilmente era una passaporta. Toccammo tutti la scarpa e ci tele trasportammo nel posto dove si sarebbe tenuta la partita tra Irlanda e Bulgaria. Ci dirigemmo verso una capanna che alla vista di un qualsiasi babbano bastava per 3 persone. Al suo interno invece c'era posto abbastanza per tutti noi. Verso il pomeriggio ci dirigemmo nello stadio per prendere i posti per sederci negli spalti della squadra irlandese. C'erano davvero tante persone. In realtà a me piaceva vedere la partita in generale, non avevo una squadra per votare anche se avevo più simpatia per gli irlandesi, vinsero questi ultimi e appena ritornammo nella capanna Fred e George iniziarono a festeggiare, mentre Ron continuava a sfoggiare la bellezza di Krum. Ce stato poco da festeggiare quella sera...

I can't get you off my mind// Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora