7-smistamento

278 15 1
                                    

Il cappello pensò per tanto tempo. Troppo tempo
“ difficile, pensavo che come i tuoi fratelli fossi grifondoro. Hai molte qualità, penso che sia meglio… si TASSOROSSO “ disse la mia casa a squarciagola anche se intorno a noi non c'era nessuno. Ero tassorosso, non che mi dispiacesse, ma sarò la pecora nera della mia famiglia. Sono stata a fissare il vuoto per un po' e Silente se ne accorse.
“ so cosa pensi Allison. Non ti preoccupare, se ti vogliono bene ti accetteranno per uqello che sei, ma adesso devi andare nella Sala Grande “
“ tu lo sapevi, tu sapevi che sarei stata smistata in un'altra casa. Ecco perché mi hai fatto fare lo smistamento da sola “
“ sapevo che tu fossi diversa dagli altri Allison, prendilo come un pregio, non un difetto “ era la stessa frase che mi diceva la psicologa da piccola. Senza commentare, per evitare di prendermi una nota o una sospensione andai in Sala Grande e dopo qualche giro a vuoto entrai nella Sala. Stavano tutti mangiando e appena mi misi davanti alla porta si zittirono tutti. Percy ha fatto spazio nel tavolo pensando che mi sarei seduta con loro, oh Percy  quanto avrei voluto sedermi con voi. Stavano tutti aspettando un mio qualsiasi movimento soprattutto i miei fratelli che curiosi dal mio atteggiamento stavano per spazientirsi. Con non so quale coraggio mi diressi nel tavolo dei tassorosso a testa bassa e appena mi sedetti a quel tavolo tutte le persone della mia casa applaudirono come se avessero un pezzo di oro nella loro squadra di argento. Cercai di spostare il mio sguardo su i miei fratelli e mi hanno delusa davvero tanto, l'unica che mi sorrise è stata Ginni mentre: i gemelli mi hanno guardata con gli occhi sbarrati e si sono girati, a Percy immagino non facesse ne caldo ne freddo e Ron invece mi ha guardata un po' disgustato. Manco avessi lanciato una maledizione o avessi risposto male ad un professore. Cercai di spostare il mio sguardo anche sui professori e solo Lupin mi ha fatto un pollice in su per dire di non mollare mai. Non ho capito come mai tutta questa confidenza, ma mi rassicurava. Non mangiai quasi nulla, avevo lo stomaco contorto dall'ansia. Avevano detto che sarebbero stati con me fino alla fine. Ma a quanto pare non è stato così e me lo sarei dovuta aspettare. Infondo sono io la ragazza sbagliata no? Nonostante ciò cercai di spostare il mio sguardo anche nel tavolo delle serpi e anche Greta mi sorrise come solo faceva mia madre. Questo mi ha rassicurata davvero tanto. Appena finii e Silente spiegò un po' di cose me ne andai in dormitorio senza guardare nessuno, prima di andare via però mi fermai dai miei fratelli cercando di parlarli, ma ovviamente loro non mi rivolsero parola. Come se io per loro non fossi mai esistita e questo ha fatto davvero male, poi sentii una voce dietro di me
“ guarda chi abbiamo qui. L'unica Weasley piccola e fragile senza i suoi fratelli che la proteggono. Ah giusto ormai non ti vogliono più neanche loro “ era Draco, se potessi li avrei dato un pugno che non avrebbe visto più la luce del giorno. Per fortuna a fermarmi fu Harry che cercò di difendermi
“ Harry ce la faccio anche da sola. Passando a te stupido bambino viziato “ dissi prima che fui interrotta di nuovo dalla voce di Harry che mi ha distratta. Ripresi a parlare con tutta la calma del mondo e avvicinandomi a lui dissi : “ vai via “ e me ne andai da Harry che mi guardò stupito.
“ il cappello parlante ha sbagliato casa “
“ Harry hai preso proprio il momento sbagliato “ dissi andandomene via e lasciando Harry con un grosso punto interrogativo. Appena arrivai nel dormitorio finalmente potevo dedicarmi allo studio e alla lettura. I miei piani furono rovinati da una persona che ha bussato alla mia porta. Abbastanza irritata andai ad aprire. Ho avuto una giornata abbastanza turbolenta, non avevo voglia di vedere nessuno. Aprii la porta e mi ritrovai quello che credo sia Cedric Diggory, il figo della scuola che è entrato quest'anno come me.
“ ehi “
“ ehi, entra se vuoi io devo studiare “ dissi io per cercare di rompere il ghiaccio, ovviamente lui entrò
“ senti Allison, so come ci si sente, in fondo anche io sono entrato quest'anno “ cercò di parlare ma io lo interruppi subito
“ no caro, tu non sai assolutamente come ci si sente ad essere esclusi dalla propria famiglia solo per la tua casa, come se valesse tanto. Loro mi avevano promesso di stare con me e a quanto pare non lo hanno fatto “ dissi con le lacrime agli occhi. Lui fece un gesto che non mi sarei aspettata, mi ha abbracciata e io mi strinsi a lui, era l'unica persona che si è preoccupata per me. Non un mio famigliare, non un mio amico. Un perfetto sconosciuto. Sentivo da dentro che saremmo diventati grandi amici.
“ scusami, non volevo “
“ di cosa? Stai male ce qualcuno che deve consolarti, ma ei sono qui. E chiama quando hai bisogno “ disse facendomi l'occhiolino per poi uscire dal dormitorio femminile che occupavo solo io...

I can't get you off my mind// Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora