Il giorno seguente, Andy entrò a scuola in ritardo e con una faccia tremendamente cupa. Ero con Amanda e Roberto, e tutti e tre capimmo subito il motivo.
Era così furioso che non si fermò nemmeno a salutarci, ma lo seguimmo di corsa.
"Ehi, Andy! Allora com'è la bella brasiliana?" lo schernì Roberto, e Amanda gli diede un buffetto, dato che gli avevo già spiegato tutto.
"Oh, una figa pazzesca. Pelle abbronzata, culo grosso e tette da urlo" replicò con ironia, non nascondendo l'irritazione.
"Oh, presentacela, ti prego"
"Vaffanculo, stronzo".
In tutto questo, non si fermò.
"Davvero, Andy", Amanda lo prese per un braccio, "raccontaci! Siamo troppo curiosi".
A quel punto si fermò. Mi accorsi del potere magico che aveva su di lui.
"Fanculo!" si voltò verso di noi. "Altro che bella brasiliana! E' uno stronzo dalla Siberia!"
Amanda e Roberto spalancarono la bocca.
"Non fa tipo un freddo cane lì?"
"Già. Capisco perché abbia scelto l'Italia, allora".
Riflettei. Non sapevo nulla della Siberia, a parte le solite cose, ovvero che in alcune zone è molto freddo.
"Sicuro che abbia detto Siberia? Ha me ha detto solo Russia".
"Sì, sì. Me l'hanno spiegato i miei. E' un cazzo di sangue freddo quel Nicola".
"Nikolaj" lo corressi.
"Non mi interessa, amico. Vive in casa mia, lo chiamo come mi pare".
"Sii gentile!" fece Amanda, e Andy parve prendersela.
"No. Odio lui e odio i miei genitori. La parte bella sai qual è? Che loro andranno ogni giorno a lavorare e io dovrò fargli da tata! Ti sembro una tata? Chiamatemi tata Matilda!"
Ridemmo per la sua idiozia. Suonò la campanella e dovemmo separarci.
"Ve lo faccio conoscere a pranzo. Stamattina è venuto a scuola con il gruppo di stranieri, devono spiegargli le cose, boh".
E non seppi perché, ma attesi con impazienza che arrivasse l'ora di pranzo.
Nella mia scuola, le ore di lezione si svolgevano la mattina, salvo alcuni casi: quando c'era bisogno di restare il pomeriggio per alcuni progetti da terminare oppure per corsi extracurricolari o per il recupero di materie. Guarda caso, tutti e quattro avevamo da recuperare matematica; Roberto e Andy avevano anche fisica e scienze, ma non se ne vantavano proprio. In generale non eravamo portati per le materie scientifiche.
La scuola ci forniva dei luoghi dove poter pranzare tranquilli; c'erano dei tavoli sia dentro che fuori, a seconda delle stagioni: ci portavamo il pranzo da casa e aspettavamo che arrivassero le due, l'ora dei corsi dei recupero di matematica.
Ci mettemmo fuori, perché era ancora settembre e il sole dell'una e mezza ce lo permetteva. Finì le lezioni prima di loro e occupai il tavolo all'angolo del cortile, sotto un albero, per fare ombra; Amanda arrivò di corsa, ma quando mi vide parve fare un sospiro di sollievo.
"Che corsa! Temevo che non trovassimo posto, quindi mi sono messa a correre per occupare. Già sei qui?"
"Abbiamo finito la lezione qualche minuto prima" spiegai, cominciando a mangiare senza attendere gli altri. La mattina avevo preparato un'insalata di fretta (ero in ritardo come al solito) e poi avevo comprato della pizza per strada; Amanda aveva della pasta, anzi, molta pasta.
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My strange love //(boyxboy)
Teen FictionAndrea è un ragazzo dalla vita semplice: ha un migliore amico, Andy, con cui passa la maggior parte del tempo. Non ha mai avuto una fidanzata, perché non è mai stato interessato né alle ragazze né all'amore. Ma quando proprio il suo migliore amico...