A/N: parole coreane a cui prestare attenzione-
*Dae: si
*Gwenchanha: va tutto bene.
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Dopo pochi minuti
"Allora, dove stiamo andando?" chiesi ad Azura e Jungkook mentre passeggiavamo sul marciapiede.
"Vedrai." rispose Jungkook. Azura annuì sorridendo.
Dopo un po' di cammino, ci dirigemmo verso una strada che non avevo mai visto prima.
"Dove diavolo siamo?"
"In Canada." rise Azura. Alzai gli occhi al cielo, ma riuscii solo a metà.
"Sei divertente quando cerchi di alzare gli occhi al cielo." disse Jungkook.
"Posso alzare gli occhi al cielo perfettamente!"
"Oh si, puoi." rispose Azura scuotendo la testa, alzando gli occhi al cielo come un'esperta.
Come può alzare gli occhi al cielo così bene?
"Aish" mi lamentai.
Si fermarono davanti ad un caffè dall'aspetto costoso.
"Andiamo qui?" La mia voce uscì improvvisamente con un tono più alto.
"Dae" sorrise Jungkook.
"De- cosa?" disse Azura inarcando il sopracciglio.
"Gwenchanha" risposi aprendo la porta. Potevo sicuramente vedere gli occhi di Azura iniziare a rotolare mentre entravamo.
Dopo che ci sedemmo, Jungkook si alzò e andò al bancone dicendo: "Ordinerò io." prima che potessi discutere.
"Siamo qui per un caffè?"
"No." disse Azura aggiustandosi gli occhiali e stringendo i suoi occhi azzurri. "Per qualcosa di meglio; un piccolo regalo da parte di entrambi."
Un attimo dopo, Jungkook apparve tenendo qualcosa dietro le mani. All'improvviso, rivelò due enormi coni gelato con tre palline e sorrise ampiamente. "SORPRESA!"
"Non dirmi..." cominciai. "Hanna, la cioccolateria, QUI?"
"Esattamente."
"Perché nessuno me l'ha mai detto prima?" gli chiesi togliendogli il cono dalle mani. "Pensavo fosse solo in Corea!"
"Anche io, ma è stato fino a quando Azura non me ne parlò qualche giorno fa!". Jungkook leccò il suo cono mentre io assaggiai il mio, assaporandone il gusto.
"Non ne mangio uno da un anno intero! E' così delizioso!" dissi. "Non ne provi uno anche tu Azura?"
"Non mi piace tanto il gelato, prenderò un cappuccino." disse alzandosi e andando verso il bancone.
Quando lei e ne andò, rimanemmo solo io e Jungkook, il quale, si chinò più vicino a me.
"Seon." iniziò. "Voglio dirti una una cosa che mi riguarda."
"Mhhhh.....continua" dissi mentre ingoiavo un altro po' di gelato.
"Sai, è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ti ho conosciuta, anche se tu non mi conosci poi così tanto."
Perché improvvisamente dice cose del genere? E perché il mio cuore batte più velocemente?
Jungkook sospirò e incontrò i miei occhi: "Mi piaci molto..."
Prima che potesse finire la frase, una melodia familiare iniziò a risuonare nelle mie orecchie.
"Neol wihae seoramyeon nap ap-" il mio telefono ronzava in tasca.
Lo presi tra le mani e mi scusai per un minuto.
Che diavolo stava succedendo? Jungkook stava cercando di confessarsi?
Grazie a Dio il mio telefono squillò. Mi ritirai in un angolo del bar con il telefono che mi vibrava in mano.
Guardai la cronologia delle chiamate e rimasi senza fiato. Jungkook incontrò i miei occhi e io distolsi immediatamente lo sguardo.
Il numero era fin troppo familiare. Le mie dita danzavano sul pulsante "accetta". Mi morsi il labbro tenendo il gelato in una mano e il telefono nell'altra.
Il numero che avevo salvato era....il mio Tae Tae.
"Taehyungie?" Ansimai di nuovo in muta incredulità.
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Lost | k.t.h [Italian Translation]
Fanfiction[COMPLETATA] "Non ho mai amato qualcuno come amo te, e non ti lascerò mai andare" sussurrò Taehyung. _._ "Ho perso la testa sognandoti" confessai. _._ "Pensavo che tu fossi la mia euforia, ma la finta felicità è ancora la peggiore tristezza... ma se...