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TAEHYUNG'S POV

Tutto il mio corpo era pesante e la mia testa pulsava. Aprii leggermente gli occhi per vedere un soffitto color avorio brillante.

Mi raddrizzai e mi sedetti. La stanza era vuota. Sul tavolo c'era una tazza mezza piena di cappuccino. C'erano dei tubi attaccati ai miei polsi e c'era un fastidioso segnale acustico accanto a me.

Mi resi conto che era un cardiofrequenzimetro e quel suono fastidioso era il mio battito cardiaco.

"Dove sono?" pensai. L'ambiente sembrava una stanza d'ospedale, ma non ricordavo di essere mai arrivato qui.

Sono svenuto? Dov'è Lee? Cosa è successo? Aspetta...ha scoperto che ho un cuore debole?? No...

Mi passai le dita tra i capelli, chiusi gli occhi e tentai di recuperare i ricordi.

I miei occhi si spalancarono quando capii cosa fosse successo.

Avevo appena salutato Lee dopo averla accompagnata a scuola. C'erano genitori e fratelli ovunque che lasciavano i loro cari. Stavo esaminando a caso la folla quando notai un volto.

Il viso magro e fin troppo familiare dell'uomo con le sue spalle larghe, che lo facevano risaltare tra la folla. Sbattei le palpebre per vedere se era davvero colui che pensavo. L'uomo si guardò intorno con cautela e salì su un'auto sportiva, precisamente su una Maserati nera. Mi fermai e fissai il signore cui volto si era perso nei ricordi del mio passato.

Premette l'acceleratore e la Maserati sfrecciò per le strade, scomparendo dalla mia vista.

Premette l'acceleratore e la Maserati sfrecciò per le strade, scomparendo dalla mia vista

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Sentii un tintinnio nella mia testa e la tenni per il dolore. I ricordi inondarono il mio cervello, ma solo una parte di essi; la cornice di una foto in frantumi, schegge di vetro ovunque, un urlo, rumori di discussioni, poi altri flash di immagini di quel ragazzo. Gridai. La mia testa ronzava così velocemente, che non riuscivo a sopportare tutto.

Mi ricordai di star correndo e di essere arrivato verso metà strada dalla casa di Lee, poi tutto diventò nero.

Luogo: Bangtan Soyeondan Avenue, casa di Jungkook

[SEON'S POV]

"E' questa casa tua?"

Fissai in alto la grande struttura di fronte a me. Aveva tre piani ed era così enorme che sembrava una villa in mezzo a tutte le altre piccole case che davano sulla strada.

"Ehm-si" disse Jungkook annuendo.

"Bella" dissi seguendolo dentro senza dire un'altra parola.

Quando entrai nella porta, con Jungkook al mio fianco, sussultai osservando l'ambiente circostante.

Dagli enormi lampadari di cristallo appesi ai soffitti alle pareti bianco perla e ai mobili eleganti, la casa era oltre il lusso che potessi immaginare.

Dagli enormi lampadari di cristallo appesi ai soffitti alle pareti bianco perla e ai mobili eleganti, la casa era oltre il lusso che potessi immaginare

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Svegliandomi dai miei pensieri, Jungkook iniziò a parlare, facendo riecheggiare la sua voce a causa dell'eco.

"Mio padre di solito è fuori dal lavoro, quindi non credo che sarà qui. La sua presenza è rara in questa casa, quindi abbiamo la casa tutta per noi. Allora...cosa vorresti mangiare?" mi chiese sorridendo.

"Ehm...beh..."

Alzai lo sguardo e vidi una figura che camminava all'ultimo piano.

"Oh" disse Jungkook seguendo il mio sguardo e sorridendo. "E' così insolito che mio padre sia qui"

"Quello è tuo padre?" dissi guardando l'uomo che ora stava scomparendo nel corridoio del secondo piano, voltandomi le spalle.

"Si, scusa se non ti saluta o altro, di solito è così: indifferente" disse Jungkook sospirando. "Allora, riguardo a quello che vuoi mangiare..."

Non interruppi lo guardo nemmeno per un secondo con il padre di Jungkook. Sembrava così familiare, eppure il mio cervello si rifiutava di riconoscerlo. Non vidi la sua faccia, ma era così riconoscibile-

Per un attimo vidi suo padre voltarsi verso di noi, solo per un millisecondo.

E quel secondo mi bastò per riconoscere il suo viso magro, le spalle larghe e lo sguardo nei suoi occhi.

La mia mente ebbe dei flashback sulla scena che accadde 13 anni fa e sapevo di poter ricordare ogni dettaglio di quell'uomo.

Dell'uomo che ha ucciso mio padre e se n'è andato.

Era proprio davanti ai miei occhi.

E non mi sarei mai aspettata che fosse il padre di Jungkook.

Lost | k.t.h [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora