44.

60 5 0
                                    

5 minuti dopo

SEON'S POV

Fissai il corridoio vuoto al secondo piano, cercando di riorganizzare i miei pensieri.

Non poteva essere...era lui quello che ha ucciso mio padre? Forse mi sbaglio...dovrei vedere la sua faccia più chiaramente per esserne sicura. E se lo fosse?
Avevo pianificato di vendicare mio padre fin dal giorno in cui ha lasciato questo mondo. E adesso, se  l'assassino di mio padre fosse veramente il padre di Jungkook? 

La mia mente era distrutta dai ricordi del passato che stavano ritornando. Non riuscivo a pensare lucidamente. Non avevo mai avuto l'occasione o un indizio prima, ma adesso lo avevo. E ne valeva la pena. Non potevo più aspettare, avevo bisogno di risposte. E ho intenzione di trovarle, adesso.

"Kookie" la mia voce risuonò e mi fermai di colpo, realizzando quello che avevo detto senza pensare due volte. La testa di Jungkook si piegò verso di me in modo carino e stupito.

"Ani, mianhae" dissi. "Non...volevo dire Jungkook, posso usare il bagno?"

Per favore prega che questo piano funzioni.

Jungkook, che ora era impegnato a preparare il napchae, posò il suo cucchiaio e mi guardò. Stava ghignando.

"Mi hai appena chiamato Kookie?"  lui alzò un sopracciglio e io mi morsi il labbro.

Perchè l'ho detto?

"Ani, mi dispiace mi ero dimenticata che odiavi essere chiamato in quel modo." dissi velocemente

"Hmmhm" lui sorrise giocosamente. "Pensandoci bene, dovresti chiamarmi Kookie. Sembra bello quando lo dici".

"Va bene, Kookie". Roteai gli occhi, fallendo come sempre. "Beh, ti dispiacerebbe dirmi dove si trova il bagno?"

"Ahh, Mian.l" disse. "Al secondo piano, gira a sinistra... ci sarà un grande quadro di Van Gogh a lato del muro e il bagno sarà alla tua destra".

Si! Grazie a Dio è al secondo piano...altrimenti non sarei stata in grado di spiare suo padre.

"Grazie" dissi e iniziai a salire le scale, ma mi fermai quando sentii di nuovo la voce di Jungkook.

"Seon! Potresti evitare di avvicinarti alla porta marrone scuro? è la stanza in cui lavora mio padre. Non vuole che nessuno ci entri. La maggior parte delle volte è chiusa, ma volevo solo fartelo sapere."

"Certo"annuii e continuai a salire su per le scale, nascondendo il mio sorriso. 

Adesso so dov'è la stanza di suo padre.

E se non fa entrare nessuno, sicuramente ci sarà qualcosa di sospetto.

E lo scoprirò.

Sfortunatamente, dal piano terra si poteva vedere chiunque al piano di sopra e ho dovuto evitare di attirare l'attenzione di Jungkook allo stesso tempo.

Girai a sinistra, proprio come aveva detto Jungkook, c'era un gigantesco dipinto astratto pieno di colori vivaci appeso con una cornice d'argento alla parete laterale. Amavo quei dipinti, ma non c'era tempo per ammirare i dipinti in quel momento. I miei occhi scrutarono l'ambiente circostante. Vidi 3 porte ma nessuna era marrone scuro; erano bianche, intonate alle pareti. 

Mi guardai intorno con cautela e mi avviai verso un altro corridoio alla mia sinistra.

Il corridoio era piuttosto stretto rispetto agli altri grandi corridoi che avevo visto qui, e per mio dispiacere, c'erano circa 10 porte lungo di esso, su entrambi i lati. 

Quante stanze ci sono in questa maledetta casa per l'amor di Dio?

I miei occhi guardarono ogni porta e si fermarono sull'ultima porta all'angolo, leggermente nascosta dalla mia vista.

Bingo.

Il mio cuore tuonò nella mia cassa toracica mentre camminavo lentamente verso la porta marrone scuro.

E se suo padre fosse lì dentro? E se la porte fosse chiusa? Le domande, che non avevo considerato prima, iniziarono a bombardarmi la testa.

Piano B; se suo padre si trova lì dentro, mi ritirerò al piano di sotto, dimenticando quanto successo.

Feci un respiro profondo quando arrivai davanti alla porta, esitante.

La fortuna era dalla mia parte. La porta era leggermente socchiusa. Suo padre non si sarebbe mai aspettato un'irruzione in questo momento.

Sbirciai dal piccolo spazietto e sussulti. Riuscii a vedere qualcosa che non mi sarei mai aspettata per un ufficio di lavoro. Assicurandomi che non ci fosse movimento all'interno, aprii leggermente la porta con la punta del dito.

I miei occhi si spalancarono alla vista di quello che avevo davanti. Post it, mappe, pezzi di giornale, scritte cerchiate in rosso erano appunti su delle bacheche appese alle pareti. Erano collegati tra loro da dei fili e in un ordine che non capivo.

In fondo alla stanza, c'era un tavolo pieno di libri e cartelle. Alcune erano aperte e i fogli erano sparsi su tutto il tavolo e notai che la maggior parte avevano stampato CONFIDENZIALE in grassetto cremisi.

Chi era suo padre? Una spia? E che cos'è tutta questa roba? Ovviamente non può lavorare con il governo. Mio padre lavorava nel dipartimento d'investigazione criminale in Sud Corea  prima di morire e se il padre di Jungkook è stato in grado di abbattere il capo di quella divisione che aveva tonnellate di guardie di sicurezza, chi diavolo era? Un serial killer? Ma come diavolo è riuscito a scappare quando l'intero governo lo stava cercando e rintracciando? Come fa ad essere ancora vivo? ci deve essere qualcosa di serio dietro a tutto questo...

Diedi un'occhiata alle carte. Molte di queste erano in coreano. C'erano documenti riguardanti certi uomini con nome completo, fotografia, status sociale, data di nascita ecc.. Alcuni di essi sono stati tenuti da parte e sono stati contrassegnati come "FINITI".

Finito? Come uccisi? O assassinati?  Mi girava la testa la pensiero.

Ricordo che anche mio padre portava con sè documenti del genere...erano molto confidenziali ma nessuno poteva impedirmi di curiosare, anche se avevo solo 4 anni e non ne capivo niente.

Fui attenta a non toccare niente, ma un piccolo libricino catturò la mia attenzione. Era sotterrato sotto un mucchio di fogli. Era un diario. Sfogliai la prima pagina e vidi il nome "Jeon Min Hyung" scritto su di esso. Dovrebbe essere il nome del padre di Jungkook. Lo presi e lo misi dentro il mio cappotto.

Potrei scoprire qualcosa con più calma più tardi. Spero solo che il padre di Jungkook non se ne accorga prima che io lo restituisca. 

Stavo per uscire dalla stanza ma mi fermai quando vidi una foto di famiglia all'angolo del tavolo. Non riuscii a fermare me stessa dal prenderla. Fissai la foto; c'erano solo Jungkook e suo padre. Jungkook aveva probabilmente 4 o 5 anni. Suo padre stava sorridendo, ma i suoi occhi erano neri e mi spaventavano.

Guardai più da vicino, pensando a quanto Jungkook fosse stato felice se ci fosse stata sua madre. Mi chiedevo che aspetto avesse..forse gli assomigliava? Jungkook aveva molti tratti di suo padre, eccetto per viso. Jungkook era diverso da suo padre anche se si assomigliavano. Il suo viso era rotondo e adorabile e il suo sorriso era così carino. Sorrisi per quanto fosse cresciuto adesso.

Mentre stavo esaminando la foto, realizzai che non entrava perfettamente nella cornice. C'era troppo spazio tra i bordi e pensai che fosse strano. Cercai di estrarre la foto ma riuscii ad arrivare solo a metà. La foto era piegata su entrambi i lati in modo che si potessero vedere solo Jungkook e suo padre. Nella foto reale c'erano 4 persone; uno accanto a Jungkook e un'altra persona accanto a suo padre.

Era stata nascosta intelligentemente, solo vedendola da vicino una persona sarebbe stato in grado di notarla. 

Mi fermai di botto quando vidi le altre due persone.

Vicino al signor Jeon c'era il signor Kim.

E vicino a Jungkook c'era...

Nessun altro se non...

Kim Taehyung 

Lost | k.t.h [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora