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5 minuti dopo

Non potevo sopportarlo. Non potevo sopportare di essermi arrabbiata con lui.

Mi alzai dal letto e usciii dalla stanza. Di fronte alla sua porta, immaginai cosa stesse pensando di me.

Doveva essere seriamente arrabbiato; altrimenti non mi avrebbe parlato in quel modo.

Decisi di non bussare, ma di aprire la sua porta lentamente, sbirciando.

Taehyung era seduto sul suo letto, con i capelli scompigliati.

I suoi occhi incontrarono i miei, e lui sorrise genuinamente. Immagino che il suo umore sia cambiato da stamattina, ma vidi un accenno di tristezza nelle sue iridi.

Chiusi la porta dietro di me e rimasi lì in piedi, a mordermi il labbro.

Lui si alzò in piedi e senza dire niente, mi abbracciò.

Tirai un sospito di sollievo quando sospirò al mio orecchio. "Mi dispiace, Lee."

"No" dissi, dolcemente. "Dovrei essere io quella a dovermi scusare, non avrei dovuto mai scrivergli, volevo solo sapere se tu stessi bene".

"Non gli scrivere più, in realtà è una persona completamente diversa da quella che conosci".

"Ma cosa faccio a scuola?" mormorai. "Si siede con me e Azura".

Taehyung quasi soffocò. "Si siede vicino a te?"

"Si, con me e Azura, la mia migliore amica".

"Oh"

Mi ritirai dall'abbraccio e lo guardai. Lui mi fissò e sospirò mentre le sue guance assunsero un tono rosato.

"Perchè stai diventando rosso?"

"Lee," lui quasi ansimò con gli occhi che gli si illuminarono come se fosse stordito.

Con un passo, si avvicinò a me e la sua frangia solleticò la mia fronte.

Le sue dita sfiorarono il mio braccio e sentii una scossa elettrica sulla spina dorsale al suo tocco. Questa volta è stato diverso.

Era come se un fuoco stesse bruciando dentro di me e ogni volta che mi guardava in quel modo, perdevo il controllo.

Continuò a fissarmi e io sussurrai. "Tae, smettila di guardarmi in quel modo."

"Non posso" lui rispose. "I tuoi occhi sono come degli oceani in cui io sto lentamente affondando".

"Tae.."

"Cosa?"

"Smettila".

"No".

"Va bene, fissami quanto vuoi." incrociai le braccia e spalancai gli occhi, fissandolo.

Lui si avvicinò ancora di più e il suo naso toccò il mio.

Lo fermai, mettendogli un dito sulle labbra.

Un ghigno si formò sulle mie labbra.

Tae alzò un sopracciglio e sentii la mia anima evaporare.

Lui ghignò e io diventai rossa.

"Va bene" lui sussurrò sulle mie labbra con il suo respiro che mi riscaldava la faccia. Poi, sorrise e mi baciò sulla guancia.

Mi morsi il labbro.

Lui sorrise. "Ma la prossima volta non esiterò".

Gli colpii la guancia con il dito, imbronciata.

"Va bene, ma come fai a essere così carino?" dissi, avvicinandomi al suo letto e sedendomi all'angolo. Lui mi seguì sedendosi accanto a me.

"Io? Carino?" ridacchiò. "Dice quella che fa il broncio e ha le guance paffute."

"Comunque, sono venuta a darti la felpa" mi levai la felpa e gliela diedi.

"Ah, va bene, grazie."

"Dato che ieri eri stanco, non riuscita a chiedertelo ieri ma...ti da fastidio se te lo chiedo adesso?"

"Dimmi." lui annuì.

"Prima di tutto, per quanto starai qui?"

"Lee-" lui iniziò. "Sono venuto qui solo per la sorpresa, dato che mi mancavi tanto, e starò qui fino alla prossima settimana. Ripartirò il prossimo lunedì".

La mia espressione cambiò e provai a non sembrare triste. "Va bene".

Sarà qui per altri 7 giorni, e poi non ci sarà più, di nuovo.

"Lee?"

"Va bene, sul serio" la mia voce suonò distante.

"Com'è la Corea?" cambiai argomento.

"E' la stessa di sempre, bellissima e fredda..." lui si fermò. "Dovresti andarci qualche volta".

"Ci proverò...nelle vacanze, suppongo, e poi-" ricordai qualcosa all'improvviso.

"Cosa?"

"Dato che era il mio compleanno e Jun-" mi fermai.

"Dato che era il mio compleanno e la mia amica-" inizia di nuovo, pregando che non avesse sentito il nome di Jungkook.

Le sue sopracciglia si aggrottarono e il sguardo severo ritornò quando sollevò un sopracciglio. "Che cosa ha fatto Jungkook adesso?"

"Um-mi ha fatto una sorpresa." non volevo mentirgli. "Solo una sorpresa".

Solo.
Significava che mi aveva visto in accappatoio quando è saltato fuori dal mio armadio gridando BUON COMPLEANNO con dei palloncini e che mi avea baciata sulla guancia.

Ok, dovrei escludere quella parte.

"Facendo cosa?"

"Ha solo gridato BUON COMPLEANNO con Azura nella mia stanza."

Perchè ho menzionato la stanza? Ahh.

"Lui era nella tua stanza?"

"Con me e Azura" enfatizzai il suo nome.

"Tae, devo dirti una cosa".

"Vai".

"Allora, Jungkook è un mio amico e avresti il diritto di saperlo. Viene a casa mia alcune volte...ma devi sapere che è solo un amico." dissi tutto d'un fiato.

Strinse le labbra in una linea dritta. "Lee, capisco ma-"

"Grazie! Grazie per la tua comprensione." sospirai felice. "Sapevo che avresti compreso.!"

"-Ma non mi piace che ti stia vicino".

"P-perché?"

"Non mi piace." lui ripetè. "Che lui stia con te perchè tu hai un posto speciale nel mio cuore che nessuno potrà mai avere e io ti amo".

Lost | k.t.h [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora