"Sono io" dissi.
"Mwo?" gli occhi di Jungkook si spalancarono.
Sentii una lacrima uscire dai miei occhi, ma non le asciugai. "La condizione per la quale non è stato influenzato da un po' era perché..." mi morsi il labbro per smettere di piangere "era perché era in Corea, lontano da me". Potrei essere io la causa di questo affiorare.
Chiusi gli occhi e la verità mi colpì.
"Dottore, ha detto che se peggiorerà, potrebbe avere un impatto sulla sua salute, giusto?"
Il dottore, sbalordito dalla mia risposta, non mi rispose immediatamente.
"Ebbene si...ma dovremmo..."
"No, dovrei stargli lontano...e lo farò". Aprii gli occhi. "Lo farò, anche se ciò mi ucciderà. Lo farò per lui".
"Dovrei fare altri test per confermare il periodo di tempo del ricovero. E devo anche dire che ha una condizione rara di questa malattia; se qualcosa lo fa innescare nella tua relazione, la condizione potrebbe peggiorare. Potrebbe avere degli attacchi di panico o dolori al cuore in maniera casuale. Ti consiglio di mantenere un po' di distanza finché non si riposa per qualche settimana" disse il dottore.
"Alcune settimane?" alzai le sopracciglia. "Ma deve partire domenica prossima!"
Il dottore mi fissò. "Sfortunatamente non potrà farlo, signorina. E se dovesse svenire mentre è in viaggio? No, dovrebbe riposare almeno per 3 settimane, con più farmaci. Penso che dovresti chiamare i suoi genitori e informarli che non potrà venire per un po' di tempo, finché non possiamo essere sicuri che la sua salute è stabile. Ora dovrei andare avanti con lo studio dei suoi risultati radiografici per ulteriori chiarimenti. Adesso ti lascio" sorrise il dottore, lasciando la stanza.
"Ahhh" mi sedetti accanto al letto di Taehyung, stringendomi la testa e chiudendo gli occhi. Tutte queste informazioni mi hanno fatto male alla testa in modo incontrollabile.
"Seon" sentii la mano di Jungkook sulla mia spalla.
"Gwenchanayo?"
"Dae" dissi a bassa voce. "Ahh, cosa è successo? WAE?" dissi mordendomi il labbro.
"Vado a prendere un po' di caffè al bar" disse mia madre alzandosi. Quando se ne andò, sentii la porta chiudersi, e restammo solo Jungkook, Taehyung e io.
Silenzio.
All'improvviso, mi ricordai della confessione di Jungkook, non molto tempo prima. Deve aver speso tutto il suo coraggio per farlo, e allo stesso tempo si era sentito così affranto per il fatto che non potevo accettarlo. Dovrei essere io a confortare lui, ma in questo momento, era lui di conforto a me e vicino a quello che era successo al mio ragazzo.
Come poteva essere così interessato a me? Probabilmente stava cadendo a pezzi dento di sé in questo momento.
"Pensavo fossi la mia euforia, ma la falsa felicità è ancora la peggiore tristezza. Ma tu sei bloccato nella mia testa e non riesco a farti uscire. Non riesco a smettere di pensare a te. So che no mi piacerò mai più. Alla fine, so che sei tu che non potrò mai avere".
Le sue parole mi inondarono di nuovo la mia testa.
"Seon, dovresti chiamare i suoi genitori e informarli" disse all'improvviso Jungkook, sconvolgendo i miei pensieri.
"Mwo?" chiesi tornando alla realtà. "Oh, dae!"
Presi il telefono dai jeans e cercai il numero nell'elenco dei contatti. Quando finalmente trovai la signora Kim, premetti il tasto di avvio della chiamata.
Passarono dieci secondi, poi quindici. Il ricevitore emetteva solo continui segnali acustici vuoti.
"Nessuna risposta?" mi chiese Jungkook. Scossi la testa provando di nuovo, quando sentii la sua voce.
"Yeobuseyo?" dissi. "Signora Kim?"
"Yeobuseyo, Seon-shi?"
"Dae" dissi sollevata. "Signora, ho bisogno di parlarle di una cosa molto importante".
"Avanti cara" disse allegramente. "Hai ricevuto il regalo da Taehyung?"
Battei le palpebre. "Mwo? Il regalo?" dissi lanciando un'occhiata a Tae, che era ancora incosciente.
"Oh, non te l'ha ancora dato?" la sentii ridere un po'. "E' un ragazzo così timido".
"Ani, non capisco-" iniziai confusa. "Ma, signora ho bisogno di parlarle di una cosa. Sapeva della sue condizione di salute?"
Ci fu un lungo silenzio. Poi, sentii il tono di sua madre cambiare.
"Vuoi dire il suo cuore debole?"
'Lo sapeva?? E non me l'ha detto??' dissi aprendo bocca per protestare.
Ci fu un sospiro. "Ascolta cara, per favore non dirgli che te l'ho detto".
"Da quando? Ce l'aveva già quando era lì?"
La mai voce era roca, mentre cercavo di controllare le mie emozioni.
"Ani" disse a voce bassa la signora Kim. "Gli si sono stati diagnosticati i sintomi l'anno scorso, dopo alcuni mesi che te ne sei andata. Ha iniziato a dire che aveva dolori al petto gradualmente e siamo andati dal dottore. All'inizio pensavo fosse perché gli mancavi, ma poi di nuovo...non poteva stare senza di te.
Non gli ho detto che lo sapevo, ma ho trovato alcuni fogli nella sua stanza dove aveva trascritto i suoi sentimenti per te e alla fine è arrivato al punto in cui non poteva stare più lontano da te. Fu allora che decise di venire a trovarti. Non ha avuto molti contati con te per un po' di tempo, perché soffriva di dolori continui e ha pensato che se ti avesse chiamato, saresti stata in grado di capire che la sua voce era insolitamente bassa o gli altri effetti collaterali degli antidolorifici che ha preso.
Dopo poche settimane, i dolori che aveva si interruppero, così come le medicine che assumeva. Era così felice e alla fine pensò che sarebbe potuto venire, e lo fece. Ha sacrificato tutto per impedirti di conoscere a sua malattia, perché non voleva farti preoccupare. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato e che tu saresti venuto a conoscenza di ciò...Mianhae per non avertelo detto prima, ma non volevo farlo arrabbiare. Ma stare con te lo ha migliorato, me lo ha detto lui".
Quindi non ero io la causa del suo riemergere della malattia?
L'ho fatto stare meglio?
Quando la signora Kim finì di spiegare, mi morsi il labbro e strinsi il telefono più forte che potevo. Una lacrima mi uscì dagli occhi mentre fissavo Taehyung.
Pensavo che mi avesse dimenticato allora, quando non condivideva nemmeno il suo dolore per non farmi preoccupare.
***********
Jungkook mi guardò. "Seon, stai bene?" disse alzandosi. Sentii il suo pollice tracciare la mia guancia, asciugando la lacrima che stava scorrendo.
Chiusi gli occhi , che ormai erano diventati una cascata traboccante di lacrime.
E c'è Jungkook, il ragazzo che ha capito e c'è stato sempre; che ora mi sta anche asciugando le lacrime, proprio come ha fatto Taehyung quando ho lasciato la Corea.
Non parlò, né aprì gli occhi.
Perché questi due si preoccupavano così tanto per me? E perché si sacrificano così per me? Perché?
Poi sentii le voci all'unisono rimbombare nella mia testa-
"Perché hai un posto nel mio cuore che nessun altro ha mai avuto e ti amo Lee, ti amo"
"Mianhae per tutte le mie azioni, ma non smetterò mai di amarti".
STAI LEGGENDO
Lost | k.t.h [Italian Translation]
Fanfiction[COMPLETATA] "Non ho mai amato qualcuno come amo te, e non ti lascerò mai andare" sussurrò Taehyung. _._ "Ho perso la testa sognandoti" confessai. _._ "Pensavo che tu fossi la mia euforia, ma la finta felicità è ancora la peggiore tristezza... ma se...