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Parole in coreano.

Wae= perchè

Arasseo= ok/va bene

Gomawo= grazie

Kaja= andiamo

Anyo/Annyeong= Arrivederci/Ciao

Time lapse

TAEHYUNG'S POV

"Aish, dov'è quella ragazza?" sentii le urla della madre di Lee dalla cucina. "Tutto quello che fa è mangiare, dormire, mangiare, dormire e ancora dormire! E adesso arriverà tardi a scuola!"

Sorrisi mentre bevevo un sorso d'acqua. Se solo sapesse cos'è successo ieri notte.

"JUNG LEE SEON!!!" gridò di nuovo sua madre, ma non ci fu nessun riscontro.

Non riuscivo a fare a meno di sorridere. Se solo sapesse quanto le piace dormire; una singola sgridata non sarà in grado di svegliarla.

Lei sospirò. "Non la capisco quella ragazza, deve essere stata sveglia tutta la notte a fare Dio solo sa cosa e-"

Speriamo solo che non pensi che sia stato io..

Deglutii più acqua, senza incontrare gli occhi di sua madre.

Ovviamente non sospetterà di me: non ha ragione per farlo. Pensai.

"KIM TAEHYUNG!"

I miei occhi si spalancarono al suo improvviso sfogo e per poco soffocai a causa dell'acqua che stavo bevendo.

"Si, signora Jung?" risposi educatamente, nascondendo il mio mezzo attacco di panico che avevo appena avuto.

Quello che disse fu totalmente inaspettato rispetto a quello che pensavo che avrebbe detto.

"Potresti farmi un favore, caro? Per favore, svegliala" supplicò a malapena.

"Oh," dissi sorpreso. "Certo" annuii, tenendo in mano la tazza. Mi diressi verso la sua stanza.

Quando arrivai davanti alla porta della sua stanza, esitai per un secondo, ma entrai comunque.

Chiusi la porta dietro di me e vidi Lee sul suo letto che stava ancora dormendo.

Mi avvicinai e restai in piedi vicino al suo letto.

E' così carina quando dorme.

I suoi capelli erano disordinati come sempre, i suoi occhi non si aprirono ma mormorò qualcosa con le labbra nel sonno.

I miei occhi andarono sulla cornice sul suo comodino e sentii una fitta al cuore.

Ricordo anche quel giorno, il 30 dicembre 2016, 3 anni fa.

Era il mio compleanno. Eravamo in spiaggia e lei era sulla mia schiena che sorrideva al tramonto dietro di noi. Il suo sorriso era così bello.

Era difficile dimenticare qualcuno che ti aveva dato così tanto da ricordare.

"Tae!"

Girai il capo verso di lei e vidi che stava ancora dormendo. Mi chiamava anche nei suoi sogni.

Oh, si. La devo svegliare. Sono venuto per questo.

Pensai ad un modo per svegliarla. Gridare non avrebbe funzionato perché si sarebbe solo infastidita, ma forse..

Mi avvicinai a lei e la baciai.

I suoi occhi si spalancarono e sussultò.

Mi allontanai e lei si sedette, fissandomi; la sua espressione era difficile da interpretare.

"Tae?" si toccò le labbra, stupita.

"Wae?"  chiesi facendo finta di essere innocente.

"Tu-" lei iniziò.

"Tua madre mi ha chiesto di svegliarti e adesso che sei già sveglia, ti conviene prepararti, altrimenti arriverai in ritardo." sorrisi, le mie guance diventarono calde e corsi via dalla sua stanza, incapace di reagire alla sua reazione.

"Hey!!" sentii lei gridare quando chiusi la porta e scesi le scale sorridendo.

La madre di Lee arrivò e mi guardò. "L'hai svegliata, caro?  E' così difficile svegliarla, lo so" ghignò lei. "E' così pigra".

"Um-si, l'ho svegliata" dissi, "non è stato per niente difficile"  sorrisi ricordando il modo in cui l'avevo svegliata.

"Vero? Dimmi il tuo segreto!" disse sorpresa alla mia risposta.

"Svegliarla è una delle cose più difficili per me". 

"Um-" rimasi senza parole e velocemente cambiai argomento, imbarazzato.

"Posso aiutarla con i piatti, signora?" vidi la pila di piatti sul lavandino.

"Oh, come sei dolce." lei sorrise, dimenticando la domanda. "Grazie caro."

Dopo alcuni minuti, Lee scese le scale e per poco feci cadere un piatto.

"Stai indossando quello per andare a scuola?" chiesi scioccato mentre fissavo  il suo crop top nero, i suoi jeans a tre quarti, gli stivali neri, gli orecchini pendenti e una collana con una luna crescente al collo.

Sorrisi.

"Wae?" lei mise il broncio. "E' brutto?"

No, è così troppo bello su di te che non riesco a staccarti gli occhi di dosso.

"Ani." esclamai, "E' bello."

Lei si morse il labbro e sorrise. "Gomawo, allora vado. Anyo!"

"Aspetta!" finii di asciugare l'ultimo piatto e corsi verso di lei. "Come andrai là?"

"Camminando" disse lei semplicemente. "E' qua vicino."

"Verrò con te".

"Ani, non hai bisogno di preoccuparti, è veramente solo a pochi metri da qui-"

"Sto venendo con te." insistetti. "Aspettami un attimo." andai nella mia stanza e presi la mia felpa nera.

"Arasseo." lei disse quando tornai. "Andiamo!"

"Signora Jung, vado ad accompagnare Lee a scuola!" le dissi.

"Accompagnare chi?" sua madre disse.

"Con Lee" ripetei. " Voglio dire, Seon."

"Ok, potete andare" Sporse la testa dalla cucina

"Anyo!"

"Anyo!" dicemmo all'unisono uscendo di casa.

Lost | k.t.h [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora