POV DI JUNGKOOK
Era passato un po' di tempo dall'ultima volta che avevo questa cosa in mano. Questo piccolo oggetto simile a una moneta che ora stavo facendo roteare tra le mie dita mentre stavo in silenzio a pochi metri dalla stanza 153 in cui c'era mio fratello. In cui c'è Seon e in cui sua madre morirà oggi.
Era una specie di sollievo alle mie insicurezze di cui non ho mai parlato a nessuno. Avevo sempre una maschera addosso che copriva i miei sentimenti fin da quando avevo memoria e l'ho tenuta sempre con me, senza che nessuno se ne accorgesse.
La moneta era la cosa più vicina a mia madre, che credevo morta da 18 anni, da quando sono nato. Mi ha sempre aiutato nei momenti difficili, quando perdevo la speranza dietro di me.
Eppure, anche quando ho scoperto che mia madre era viva, in me non era rimasto altro che odio.
Odio per mio padre; per aver rovinato la mia vita, per avermi fatto fare questo contro la mia volontà.
Non avevo via d'uscita ora. Non potevo indietreggiare né potevo uccidere qualcuno vicino a me in questo modo. Conoscevo quella sensazione; quel profondo vuoto dentro il tuo cuore. Era reale ed era doloroso non avere una madre. Ora farò sentire la stessa sensazione a Seon adesso, uccidendo sua madre io stesso.
Afferrai la monetina tra le dita, in attesa. Il metallo era freddo al mio tocco e mi dava i brividi ciò che mi aspettava. Da un lato era bianco con uno ying e dall'altro era nero con uno yang. Si potrebbe pensare che io sia sciocco, ma credevo nelle coincidenze. Credevo che tutto succedesse per una ragione. E tutte quelle volte che non riuscivo a prendere una decisione da solo, tiravo la moneta e aspettavo il risultato.
Se atterrava sullo ying, succedeva sempre qualcosa di buono e riuscivo a sopravvivere alla situazione.
Se atterrava sullo yang, poteva andare da una semplice sfortuna a un lieve infortunio.
Alcuni potrebbero dire che è semplicemente sbagliato, che non puoi giudicare l'esito di un'azione da una stupida moneta ying yang, ma incredibilmente, le sue previsioni non sono mai state sbagliate per tutti questi 18 anni. E in realtà mi spaventa ora che ci penso.
Avrei dovuto aspettare il comando di mio padre, ma l'ansia non faceva che avere la meglio su di me ogni secondo di più. Il puro silenzio e l'oscurità e in questo momento erano come un velo che copriva il pericolo e la morte vicino a me.
Poi lo sentii.
Un acuto grido di terrore.
Quella voce. Potevo riconoscere quella voce ovunque.
Era di Seon.
Mi precipitai verso la porta in una manciata di secondi. Lo sapevo. Sapevo che non avrei mai dovuto fidarmi di mio padre nemmeno per un mucchio di terra sulla strada. Lo sapevo, sin dal momento in cui ho capito chi fosse in realtà, che in fondo era un pezzo di m***a traditore. Afferrai la pistola nera e aprii la porta con un solo calcio, facendola sbattere contro il muro.
C'era solo una luce fioca e tutto quello che potevo vedere era un uomo vestito di nero dalla testa ai piedi nel mezzo della stanza e il suono di un urlo soffocato.
Il respiro mi si bloccò in gola quando vidi Seon imbavagliata e con una pistola puntata al cuore.
La rabbia ribolliva dentro di me, mandando scarica di adrenalina e furia in tutto il corpo. Feci un passo in avanti e imprecai sottovoce.
"Non osare farle del male".
Mentre parlavo, accentuando ogni parola, la mia voce risuonò come se qualcuno avesse pronunciato le parole all'unisono
E poi realizzai che qualcuno effettivamente l'aveva fatto.
Taehyung
Stava avanzando verso l'uomo da dietro con la mascella serrata e le mani serrate a pugno.
Non ebbi il tempo di pensare a come avesse fatto a pronunciare le stesse identiche parole nel mio stesso momento.
L'uomo ghignò.
"Ho un solo obiettivo e non sei tu. Sto avvertendo entrambi di stare fuori da questo o il proiettile andrà al suo cuore".
"So che ti ha mandato mio padre" ringhiai e Taehyung si irrigidì. "Ma non me ne frega un cazzo di lui o della sua dannata banda criminale. E ti sto dicendo che avrai difficoltà a trattare con noi se continui a discutere, perché uno di noi ti butterebbe fuori da questo edificio se fosse per salvarla" bloccai il mio sguardo su Taehyung che annuì.
Senza esitazione, puntai la pistola all'uomo. Sentii Seon piangere mentre l'uomo stringeva la presa sul suo collo.
"Sembra che tu non sappia chi sono o di cosa sono capace" sibilò l'uomo. Senza preavviso, liberò Seon dalla sua presa e tirò fuori un'altra pistola dalla sua mano, puntandolo contro di me.
"Se uno di voi si muove-" puntò la pistola verso di me e poi verso Taehyung "-sarà morta in un secondo." L'uomo incontrò lo sguardo inorridito di Seon e le scosse l'altra pistola. "E se ti muovi..." le fece un cenno"...non perderò un momento per ucciderli entrambi".
Gli occhi di Seon si spalancarono per la paura e lei cercò di dire qualcosa, ma le sue parole furono smorzate dal bavaglio. I suoi occhi si riempirono di lacrime e iniziarono a scendere lungo le sue guance.
È la paura e il dolore di vedere Seon così che mi fece impazzire. Dietro tutto questo, c'era mio padre, quel maledetto figlio di p*****a che ha causato tutto questo. È lui il motivo per cui sono qui così, con l'ordine di uccidere la madre di Seon che vidi in un angolo della stanza in un sonno profondo senza nessuna macchia di sangue intorno. Era lui il motivo per cui ora il bel viso di Seon, è macchiato di lacrime. Non merita nemmeno di essere chiamato padre. Non lo è mai stato per me e mai lo sarà.
Mentre la rabbia si accumulava dentro di me, presi un respiro e misi le dita attorno al grilletto, un secondo prima di rilasciare il proiettile insieme alla mia rabbia, all'odio e al dolore che mi attraversano la mente adesso.
Nello stesso momento, l'uomo aggiustò la sua presa in tutte e due le sue pistole; una puntata direttamente a me e l'altra a Seon.
.
.
.
Nel silenzio della notte, si udì il rumore di un singolo proiettile sparato in aria.
La moneta mi scivolò tra le dita e cadde a terra, roteando.
Ying, Yang. Ying Yang, Ying Yang. Girava vorticosamente in continuazione.
Alla fine, rimase immobile.
Ying..
Yang...
Yang.
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Lost | k.t.h [Italian Translation]
Fanfiction[COMPLETATA] "Non ho mai amato qualcuno come amo te, e non ti lascerò mai andare" sussurrò Taehyung. _._ "Ho perso la testa sognandoti" confessai. _._ "Pensavo che tu fossi la mia euforia, ma la finta felicità è ancora la peggiore tristezza... ma se...