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"Andwae..." mormorai tra me e me. Taehyungie???

Mentre fissavo la foto con silenziosa incredulità, potei giurare che era lui, anche se lui sembrava avere quattro o cinque anni. Conoscevo tutte le sue caratteristiche, più di quanto conoscessi di me stessa.

Il suo naso dritto, i suoi occhi castano scuro con una sola palpebra e una doppia palpebra, le sue labbra carnose, il suo viso perfetto...ma come? non era possibile...erano fratelli? Ma Tae non aveva fratelli! Ed entrambi hanno la stessa età!

Scrutai più da vicino la foto desiderando che i miei occhi mi stessero ingannando. Ma no. A questo punto ero bloccata in una situazione in cui dubitavo di me stessa e non sapevo a cosa credere.

Pezzi del puzzle sparsi iniziarono a riempirmi il cervello, rendendomi più confusa.

Taehyung stava mentendo quando ha detto di non avere un fratello? No, non può essere. Forse non sapevano di essere fratelli per tutto questo tempo perché la verità era nascosta e non è mai emersa prima di oggi?

Ricordai le parole di Jungkook quando eravamo a casa mia. "Non ricordo nemmeno la mia infanzia prima dei cinque anni. I miei pensieri sono come tutti cancellati".

Ma...TAE??....E lui? 

Le mie mani stavano tremando, mentre con cautela stringevo la foto tra le dita. C'erano così tante domande ma il cercare di sapere il come e il quando di tutto ciò, mi stava distruggendo il cervello e non potevo sopportarlo.

Era una specie di scherzo?

Guardai ancora una volta la foto. La signora Kim sembrava molto più giovane, ma ero sicura che fosse lei. Prima che potessi pensare ad ogni altra singola cosa, sentii una voce profonda dietro di e e mi irrigidii. Tutto il mio corpo diventò improvvisamente insensibile.

"Mi scusi signorina? Posso sapere cosa diavolo ci fa qui?"

La voce del padre di Jungkook riecheggiò nella mia testa, facendo inghiottire dalla paura ogni cellula del mio corpo.

Porca puttana.

Mi voltai lentamente e vidi il padre di Jungkook in piedi vicino alla porta con il suo volto cupo. Le mie mani si strinsero intorno alla cornice della foto che stavo nascondendo dietro di me.

"Uhm...niente." dissi forzando le parole che stavano per uscire dalla mia bocca, fissando il signor Jeon.

Chiuse la porta dietro di sé e si avvicinò a me. Il suo volto era illeggibile. Feci un passo indietro ogni volta che lui faceva un passo in avanti, fino a quando la mia schiena non colpì il muro e rimasi intrappolata.

"Che cosa intende per niente signorina?" sibilò ed io mi morsi il labbro senza pensare.

"Uhm, io stavo andando in bagno e a-allora mi sono persa". Non riuscivo a impedire alla mia voce di balbettare mentre lui continuava ad avvicinarsi a me, a pochi centimetri di distanza. La mia memoria mi balenò nuovamente, riguardo l'incidente di 1 anni fa e ora posso giurare che è stato il padre di Jungkook che ha urtato la sua macchina e ha fatto perdere il controllo del volante a mio padre. Lui mi ha portato via una delle persone più preziose per me.

Impiegai un secondo per esaminare la stanza e lui di voltò verso di me. "Cosa hai visto e dov'è la foto?" il suo tono era grave e malvagio.

Deglutii. Sapeva che mancava la foto e tra pochi minuti avrebbe saputo anche che il diario era sparito...dovevo uscire di qui subito.

"Non lo so." mentii tenendo la foto molto stretta dietro di me. "Posso andare adesso, per favore?"

"Tu non vai da nessuna parte." sorrise maliziosamente facendomi battere il cuore al doppio della velocità. Senza preavviso mi bloccò al muro con una delle sue mani forti, e tirò fuori una pistola dal cappotto puntandola alla mia testa.

Lost | k.t.h [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora