Finalmente arrivò sera e Jimin si stava preparando per uscire con i ragazzi, anche se non ne aveva la minima voglia. Lui non era un ragazzo di pub e feste, era un uomo solitario al quale piaceva trascorrere le serate in casa con il suo amato gattino davanti al fuoco con una tazza di cioccolata calda tra le mani, soprattutto in quel periodo dell'anno dove l'aria gelida penetrava nelle ossa.
Si era vestito in modo semplice, con un dolcevita nero e un paio di skinny neri e un cappotto pesante compreso di sciarpa, cappello e guanti.
Non vedeva l'ora che la serata, non ancora iniziata, finisse presto, aveva concordato con i suoi amici che sarebbero andati con due auto, non aveva la minima intenzione di fare la nottata e conoscendo i due era molto probabile, si era già prefissato di essere a casa per mezzanotte non un minuto più tardi.
I tre amici entrarono nel pub "Fake Love" e, sotto indicazioni di Jungkook, si recarono immediatamente in fondo alla sala dove intravidero immediatamente il corvino, che si stava sbracciando per farsi notare dai tre.
Al tavolo insieme a Kook, c'era il suo migliore amico Hobi, un ragazzo che fece amicizia subito con i ragazzi, grazie al suo carattere solare e alla sua allegria che gli permisero di far sorridere pure Jimin, che nonostante la tensione, doveva ammettere che la compagnia di Hobi era davvero piacevole.
Jungkook si rese conto immediatamente che Jimin aveva un rapporto più sereno e tranquillo con Hobi, appena conosciuto, che con lui che lo vedeva tutti i giorni da un mese, ma questo poco importava al corvino, lui sperava solamente che il moro si trovasse bene e si rilassasse, ultimamente lo aveva visto sempre teso e freddo, per la precisione da quel giorno in cui gli aveva chiesto di aiutarlo, probabilmente la cosa lo aveva infastidito. Jungkook era intenzionato a chiedergli scusa appena si fosse trovato da solo con Jimin, non voleva assolutamente averlo offeso, ancora non ne capiva bene il motivo, ma ci teneva molto a quel ragazzo e vederlo ridere e scherzare con Hobi gli faceva un piacere immenso e avrebbe tanto voluto che lo facesse anche con lui.
"Bene ragazzi, brindiamo a questo incontro e a questa bellissima amicizia che sono sicuro sarà eterna" urlò Hobi con il bicchiere in mano "Kookie, vai a chiamare quell'idiota di Yoongi, così gli facciamo conoscere i nostri nuovi amici".
I tre ragazzi risero alla spavalderia di Hobi e all'avvertimento che Kook gli fece ridendo, quest'ultimo infatti disse semplicemente che se Yoongi lo avesse sentito chiamarlo idiota, gli avrebbe mangiato i testicoli.
"Ehi Hobi, cosa intendeva con quella frase Kook?" chiese Tae, che già era entrato nella fase super amico di Jungkook per chiamarlo con un soprannome "Mi dà la sensazione che possa essere un tipo pericoloso"
"Chi? Il piccolo gattino?" scoppiò a ridere Hobi "Diciamo che...assomiglia ad un gatto che soffia in continuazione, ma che sotto sotto non aspetta altro che qualcuno gli faccia le fusa. E' particolare, ma è davvero la persona più buona e gentile che io abbia mai conosciuto"
"Perché ancora non conosci bene Chim Chim" intervenne Jin, lodando il suo piccolo "La persona più dolce in assoluto è questo ragazzino così timido che ha solo bisogno di tanto amore"
"JINNNN- HYUNGGG smettila immediatamente di mettermi in imbarazzo" lo rimproverò Jimin, mentre con la coda dell'occhio vide Jungkook fissarlo dolcemente, seguito da un ragazzo bassino, dai lineamenti delicati che contrapposti allo sguardo triste e serio gli oscurava il viso.
Questo gli fece intuire che aveva sentito benissimo le parole di Jin e il suo viso si tinse ancora di rosso, qualunque cosa imponesse alla sua mente, quando c'era di mezzo quel ragazzo non riusciva proprio a far smettere il suo cuore di battere velocemente e al suo viso di arrossarsi e questo lo mandava in bestia.
"Eccolooooo, ragazzi vi presento il nostro amico Yoongi, nonché proprietario di questo bellissimo pub, dove ci permette di bere gratis e di occupare il tavolo migliore quasi tutte le sere" lo presentò con euforia Hobi, mentre il ragazzo scrutava a fondo le tre persone sedute al tavolo, soffermandosi due secondi di troppo sullo sguardo di Tae che lo fissava imbambolato.
"Piacere ragazzi" iniziò a parlare con una voce profonda Yoongi "Non so cosa vi abbia portato sulla strada di questi due delinquenti, ma fossi in voi me ne scapperei a gambe levate da questi due, soprattutto il piccoletto qui con gli occhi da cerbiatto, incanta tutti ma è il più tremendo" pronunciò questa frase in modo talmente serio che per un attimo i quattro amici lo presero sul serio, prima che scoppiasse a ridere vedendo le loro facce e rassicurandoli che in fondo in fondo erano bravi ragazzi.
"Ahhh, come vedi Jimin, non sei l'unico che viene messo in imbarazzo dai propri amici" disse Jungkook sedendosi a fianco del moro che si irrigidì all'istante. Quest'ultimo se ne accorse e decise di risolvere subito la situazione e capire il perché si comportava così con lui, mentre con gli altri era diverso "Senti Jimin, possiamo uscire un secondo, avrei bisogno di parlarti"
Jimin sbiancò immediatamente e cercò aiuto in Tae e Jin, ma entrambi erano impegnati nel conversare con i ragazzi e non si accorsero di niente.
"N-non mi sembra il caso di lasciare i tuoi amici che ho appena conosciuto, mi sembra molto irrispettoso. Parliamo un'altra volta Jungkook" rispose tutto d'un fiato in modo stizzito, quasi infastidito.
"Va bene Jimin, non importa. Non so cosa ti ho fatto, ma ho capito benissimo che non mi sopporti e che probabilmente ti ho offeso in qualche modo. Mi dispiace e ti chiedo scusa, non era mia intenzione, non ti disturberò più e non ti preoccupare per quella proposta dell'altro giorno che tanto ti ha innervosito...dimenticala, come se non l'avessi mai detta" lo rassicurò Kook con uno sguardo triste e malinconico, mentre si alzava dalla sedia rivolgendosi al gruppo seduto che, in quel momento stavano ridendo e conversando amabilmente, mentre lui aveva un peso al cuore e un'infinita tristezza.
"Ragazzi scusate io vi abbandono, non mi sento molto bene stasera, ci vediamo alla prossima occasione"
"Ehi Kookie, vuoi che venga con te" chiese Hobi, avendo intuito che il suo migliore amico non stava male fisicamente, ma che era successo qualcosa.
"No Hobi, stai tranquillo. Ci vediamo a casa, ciao ragazzi" salutò tutti e uscì da quel pub incamminandosi in quella notte gelida verso casa sua con il morale a terra.

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Una storia da raccontare
FanfictionJimin un ragazzo normale, uno scrittore di successo denominato "Lo scrittore fantasma" perchè nessuno conosce la sua identità...ama la solitudine e vive in una baita immersa nella natura. Odia profondamente i giornalisti. Jungkook un giornalista all...