"Finalmente ti sei svegliato dormiglione" disse Jimin vedendo il corvino stropicciarsi gli occhi con le mani, ancora assonnato, ma già con un dolcissimo sorriso riservato solo al moro.
"Scusami, mi sa che ero stanco, ma ora mi sento molto meglio. Credo di aver bisogno di fare una doccia, mi sento appiccicato" si rivolse al moro con gli occhi dolci e arrossati per il lungo riposino che aveva fatto.
"Non c'è problema, ti accompagno in bagno e ti prendo i vestiti. Poi Jin ci ha lasciato la cena in caldo, per te ha preparato ancora del porridge, ma nulla ti vieta di mangiare un pezzo della mia bistecca dopo aver finito tutto il porridge" lo stuzzicò Jimin, mentre lo aiutava ad alzarsi dal divano.
"Te pareva se non c'era una condizione per poter assaggiare un pezzo di carne" mormorò, facendo scoppiare a ridere il moro "Ma tu credi che Jin mi preparerà per tutta settimana il porridge?" chiese preoccupato.
"Finchè non starai meglio, sono sicuro che quello sarà il tuo piatto principale, ma sei fortunato. Sono disposto a condividere con te i miei pasti" annunciò soddisfatto del fatto che erano arrivati in bagno senza incidenti imbarazzanti, visto che Jungkook si era completamente avvinghiato a Jimin e quest'ultimo era molto più basso e stava facendo una fatica enorme nel reggerlo.
"Mmmm...sentiamo a quale condizione" chiese mettendosi una mano sul mento, mentre si sedeva sul bordo della vasca da bagno per sostenersi, mentre Jimin andava in camera a prendergli il cambio di vestiti.
"A condizione che tu ti faccia curare al meglio da me, senza opporti a qualsiasi cosa ti faccio, collaborando con me senza lamentarti" gli rispose mentre appoggiava sullo sgabello i vestiti "Ok qui hai i vestiti, lì ti ho messo l'accappatoio. Tutto il resto è nella doccia. Fai veloce, non stare troppo sotto l'acqua, non sei ancora in condizioni per farti una lunga doccia. Se hai bisogno sono fuori dalla porta. Urla e arrivo subito"
"D'accordo" fece per alzarsi, ma si dovette risedere immediatamente per un piccolo capogiro.
"Accidenti Kook, spiegami come fai a fare la doccia se manco ti reggi in piedi, idiota" lo rimproverò, correndo subito accanto a lui.
"Jimin, so che quello che ti sto per chiedere è davvero troppo, ma mi sento tutto appiccicoso e sudato...ti prego mi aiuteresti a fare la doccia?" chiese il corvino, guardandolo dritto negli occhi e vedendo subito il rossore impossessarsi delle guance del moro.
"C-cosa? S-stai scherzando, vero?" balbetto, diventando ancora più rosso.
"Avanti Jimin, siamo uomini. Siamo fatti nello stesso modo e poi se non ho vergogna io che sarò nudo che te frega a te? Ho davvero bisogno di lavarmi, aiutami per favore" lo supplicò guardandolo dolcemente facendo un piccolo broncio con le labbra che intenerì subito il moro.
"Ok, ok. Ti aiuto io, dammi un secondo che mi levo i pantaloni e la felpa, ma non ci penso nemmeno a levarmi i boxer, chiaro?" borbottò Jimin iniziando a spogliarsi sotto lo sguardo famelico del corvino che lo stava squadrando per bene, leccandosi le labbra.
"Smettila immediatamente di fare quello che stai facendo. Non ti permettere di dire una sola parola finchè non siamo fuori da questo fottuto bagno. Chiaro?" lo minacciò Jimin avvicinandosi a Kook solo con addosso i boxer e aiutandolo a spogliarsi. Togliere i vestiti a quel ragazzo e poi lavarlo sotto la doccia era stato davvero estenuante per il moro, avere le sue mani su quel meraviglioso corpo sotto lo sguardo attento del corvino che non lo mollava un secondo, non era stato per niente facile. Il suo stesso corpo si era risvegliato e da quanto riuscì a vedere, visto che si era imposto di non guardare mai in basso, anche Kook non era indifferente al suo tocco.
Fece il più in fretta che potè e appena lo sciacquò per bene, uscì immediatamente dalla doccia indossando un accappatoio e sentendosi subito più a suo agio e poi rientrò in doccia aiutando Kook a fare la stessa cosa, per poi accompagnarlo in camera da letto dove lo fece sedere sul letto e iniziò a frizionargli i capelli mettendosi di fronte a lui.
"Riesci a vestirti o hai bisogno di una mano?" gli chiese titubante Jimin, nella speranza che almeno quella tortura la poteva evitare.
"Dovrei riuscirci, ma rimani qui nel caso ho bisogno" sospirò il corvino iniziando a mettersi i boxer senza preoccuparsi della presenza di Jimin di fronte a lui, il quale si volse immediatamente correndo in camera sua con la scusa che doveva cambiarsi anche lui e facendo ridere Kook che si rese conto che stava giocando un po' troppo con il fuoco, forse era il caso di smetterla di stuzzicarlo così tanto, ma era più forte di lui...voleva che quel piccolo uragano cedesse.
Finì di vestirsi e il moro riprese ad asciugargli i capelli, mettendosi sempre di fronte a Kook, che all'improvviso allargò le gambe e avvicinò il moro prendendolo dolcemente per la vita.
"C-che s-stai facendo?" lo rimproverò subito cercando si staccarsi dalla sua presa, non avendo successo.
"Stai calmo, pulcino. Voglio solo facilitarti il lavoro, fai meno fatica se stai più vicino" spiegò con un sorriso, fissandolo negli occhi.
"Basta, mi stai prendendo in giro, vero? Brutto stupido che non sei latro. Mi stai tenendo talmente forte che sono sicuro che pure in doccia non avevi bisogno di me. Io ti ammazzo, giuro che appena sei completamente guarito ti prendo a calci nel culo e ti spedisco dritto al tuo appartamento" urlò Jimin incazzato nero.
"Non lo faresti mai" continuò a provocarlo il corvino, stringendolo ancora di più verso sé stesso.
"Smettila immediatamente e lasciami andare" alzò la mano per dargli una sberla sul viso, ma questa venne intercettata subito da Kook che lo attirò talmente forte che lo fece sedere sulle sue gambe e gli intrappolò la mano dietro la schiena, guardandolo intensamente.
"Tu fai uscire il peggio di me, lo sai. Sono un ragazzo dolce e paziente, ma tu piccoletto mi stai facendo uscire pazzo. Voglio baciarti, Jimin. Voglio assaporare queste tue labbra dalla prima volta che ho messo piede nella caffetteria" confessò con voce roca avvicinandosi sempre di più alle labbra del moro che rimase paralizzato davanti a quelle parole.
Kook non ricevendo nessun insulto, decise di osare. Appoggiò lentamente le sue labbra a quelle morbide e piene del moro che, appena si rese conto di quello che stava succedendo, non riuscì ad opporsi anzi la sensazione era talmente bella che iniziò a muovere anche lui le labbra e appena il corvino chiese l'accesso, questo non gli fu negato, ma fu accolto subito dalla lingua di Jimin che iniziò ad intrecciarla con la sua.
Il corvino liberò la mano di Jimin intrappolata dietro la schiena e se la ritrovò subito intrecciata tra i suoi capelli in una presa forte e desiderosa.
Si stavano baciando come se fosse la prima volta per entrambi, con passione e dolcezza, con amore forse, nessuno lo sapeva perchè entrambi non avevano mai assaporato quelle sensazioni che i loro corpi stavano provando in quel momento.

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Una storia da raccontare
FanfictionJimin un ragazzo normale, uno scrittore di successo denominato "Lo scrittore fantasma" perchè nessuno conosce la sua identità...ama la solitudine e vive in una baita immersa nella natura. Odia profondamente i giornalisti. Jungkook un giornalista all...