"Va bene Jimin, calmati. Non è detto che Jungkook abbia dei sospetti, ora cerchiamo di ragionare e di trovare una soluzione" disse calmo Jin.
"No Jin, è un fottuto giornalista e sono sicuro che dopo la mia stupida reazione, mi perseguiterà...ma perché è entrato proprio nel mio caffè? Perché il mondo non vuole lasciarmi in pace? Non sto facendo niente di male, se non seguire i miei sogni, come mi ha insegnato la nonna...forse devo smettere di scrivere, così mi lasciano in pace" sospirò sconsolato il moro.
"Non ci provare nemmeno, SEI STUPIDO O COSA?" disse arrabbiato Tae, guardando il suo migliore amico che stava entrando di nuovo in panico "Ascolta Jimin, nessuno deve farti smettere di scrivere, sei uno degli scrittori più amati, pensa a chi leggendo i tuoi libri sta meglio e trova una piccola parentesi della sua vita per rilassarsi attraverso le tue letture? Non puoi deludere le persone che hanno bisogno di te e dei tuoi libri, per uno stupido giornalista" continuò Tae sempre più arrabbiato.
"Basta voi due, adesso vi calmate entrambi. Tae smettila, scommetto che Jimin lo ha detto solo perché in questo momento è sconvolto e tu Jimin non ti mettere le mani nei capelli prima di vedere cosa effettivamente succede con questo ragazzo. Per quanto ne sappiamo e da come ne hai parlato tu, primo non mi sembra un giornalista esperto e secondo mi sembra che sia un bravo ragazzo, o sbaglio?" chiese Jin.
"Non lo so, non lo conosco molto bene" sospirò il moro riflettendo sulle parole del suo hyung.
"Benissimo, domani mattina io e Tae ti accompagniamo al lavoro e ci fermiamo a fare colazione, così incontriamo questo misterioso giornalista. Stai sicuro Jimin che nessuno e dico nessuno, a meno che tu lo voglia, conoscerà la tua vera identità, ok?" lo rassicurò Jin.
I tre trascorsero la serata tutti insieme, furono raggiunti anche da Nam, il ragazzo di Jin che sostenne immediatamente i due fratelli, cercando anche lui di tranquillizzare il piccolo e di fargli capire che nessuno avrebbe scoperto nulla sulla sua identità.
Per alleggerire la serata, decisero di giocare alla play e di passare una serata tranquilla mangiando del buon cibo, cucinato dal più grande, era l'unico abile in cucina e si assicurava sempre che nel frigor del moro ci fosse cibo sano preparato da lui in modo che potesse riscaldarlo la sera, quando non era in loro compagnia.
Jimin, quella notte, si addormentò tardissimo, la sua mente era occupata da mille pensieri ed era sicuro che appena avesse chiuso gli occhi gli incubi sarebbero tornati.
Ormai erano passati anni da quella terribile notte in cui perse i genitori. Jimin all'epoca aveva solo dieci anni. Viveva con i suoi genitori in centro Seoul, essi erano dei famosi attori ed erano spesso fuori casa per lavoro, ecco perché Jimin era molto legato ai suoi nonni materni, praticamente oltre le estati passava anche molti giorni durante il resto dell'anno.
Quella notte, i suoi genitori, stavano tornando a casa dall'aeroporto quando si accorsero di essere inseguiti dai soliti giornalisti in cerca di gossip...non si sa come, ma suo padre perse il controllo dell'autovettura e dato che andava abbastanza veloce per sfuggire ai paparazzi, non ci fu nessuna speranza per entrambi, morirono sul colpo.
Jimin da quel giorno visse notti piene di incubi, senza smettere di piangere, per fortuna accanto a sé aveva due nonni fantastici che gli diedero tutto l'amore possibile, inoltre aveva anche avuto la fortuna di incontrare i suoi due amici e la loro mamma che lo avevano sempre accolto con molto amore.
Non era mancato l'amore al piccolo Jimin, ma comunque il suo cuore era rimasto ferito ed aveva sempre un piccolo vuoto che difficilmente si sarebbe colmato...e questo è il motivo principale per cui lui odia i giornalisti e non ci vuole avere niente a che fare.
L'altro motivo è il suo segreto...Jimin è sempre stato un ragazzo prodigio a scuola, ha sempre avuto ottimi voti, soprattutto in coreano e letteratura. Amava leggere e amava scrivere, fin da piccolino era portato per la scrittura, inondava i suoi nonni di poesie dedicate a loro e di racconti fantastici che per un bambino di quell'età erano davvero elaborati.
Crebbe con questa passione e tre anni prima, spronato sia dalla nonna che dal suo migliore amico, decise di scrivere il suo primo libro sotto lo pseudonimo di Su Ho.
Quel libro ebbe un enorme successo che lo portò a scriverne altri quattro, aveva creato una serie di gialli che stava appassionando moltissima gente, ora stava scrivendo il suo sesto libro nonché ultimo di quella serie e tutti volevano scoprire chi si celava dietro a quel fantomatico nome.
Era sempre rimasto nell'anonimato perché non voleva fama, non voleva essere riconosciuto, non voleva partecipare a nessun evento promozionale...aveva iniziato come hobby e voleva continuare in quel modo, non voleva essere famoso come lo erano stati i suoi genitori, lui voleva vivere nella tranquillità nella sua baita, circondato dalla natura e dai suoi amici più stretti, non voleva nuove amicizie...non poteva rischiare di perdere sé stesso per un po' di fama.
Ecco perché nei suoi libri non c'era mai una sua biografia ed ecco perché molti giornalisti volevano scoprire chi era il famoso "Scrittore fantasma", così lo avevano soprannominato, per avere l'esclusiva di una sua biografia...e questo era il motivo principale per cui lui non avrebbe mai potuto diventare amico di Jungkook, anche se quel ragazzo iniziava a piacergli molto e ogni mattina gli dava un motivo in più per alzarsi con il sorriso.
Nonostante tutti quei pensieri, si addormentò quasi subito, la stanchezza aveva prevalso anche quella notte anche se gli incubi non tardarono ad arrivare, facendolo svegliare sudato e singhiozzante...era in quei momenti che si sentiva vuoto e solo e avrebbe tanto voluto una persona al suo fianco...una persona che lo amasse veramente tanto e che non lo lasciasse mai solo.
Jimin aveva bisogno di essere amato, non chiedeva molto dalla vita, voleva solo trovare una persona che lo amasse più di ogni altra cosa e che lo tenesse stretto fra le sue braccia in quelle notti per lui tanto vuote e buie.

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Una storia da raccontare
FanficJimin un ragazzo normale, uno scrittore di successo denominato "Lo scrittore fantasma" perchè nessuno conosce la sua identità...ama la solitudine e vive in una baita immersa nella natura. Odia profondamente i giornalisti. Jungkook un giornalista all...