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"Jimin dove sei'" urlò disperato Kook iniziando a correre per casa, aprendo tutte le stanze ma non trovandolo da nessuna parte. La preoccupazione era ormai alle stelle tanto che non riusciva nemmeno a digitare sul cellulare il numero di Namjoon per chiedergli se era con lui.
"Nam dimmi che Jimin è lì con te" chiese subito appena l'altro accettò la chiamata.
"Ciao Kook...no Jimin non è qui con me. L'ho lasciato mezz'oretta fa a casa. Che succede?" chiese subito Nam capendo dal tono del corvino che c'era qualcosa che non andava,
"Non lo trovo...Nam...Jimin non è in casa. Dove è andato? Cazzo...Nam aiutami ti prego...dove è andato Jimin..." continuava a ripetere Kook preso ormai dal panico più completo per non trovare da nessuna parte il suo amore.
"Stai tranquillo Kook. Non può essere andato lontano. Ricordati che ci sono guardie ovunque per sorvegliare la casa. Ora contatto la sicurezza e chiedo a loro se lo hanno visto uscire di casa. Intanto chiama i ragazzi e falli venire da te" concluse pragmaticamente la chiamata il maggiore.
Kook chiamò immediatamente i due fratelli e dopo nemmeno cinque minuti varcarono la porta insieme a Yoongi e Hobi.
"Kook che sta succedendo?" chiese subito Tae.
Mentre Kook spiegava la situazione ai ragazzi, arrivò anche Nam che nel frattempo aveva chiamato la sicurezza e gli avevano confermato che Jimin era uscito per fare una passeggiata nei boschi, di non preoccuparsi che la zona era circondata da loro e non poteva essergli successo nulla. Ma tutto ciò non calmò affatto il corvino che iniziò ad urlare come un pazzo con le mani fra i capelli disperato.
"Non è successo nulla di grave? Dove cazzo sono loro per poterlo dire? Sono con Jimin in questo fottuto momento? NO e allora come fano a dire che sta bene? E' fuori da più di un'ora ed inizia a fare freddo" continuava ad urlare Kook.
"Stai calmo Kook, ora cerchiamo di capire cosa fare. Smettila di urlare e calmati, non sei d'aiuto se continui a fare così" lo riprese Nam per cercare di calmarlo.
"Io vado a cercarlo" decise Kook prendendo la giacca. Non fece in tempo però ad uscire dalla porta che venne bloccato da Jin.
"Aspetta Kook, non conosci queste zone e non conosci il bosco. Dividiamoci in due squadre. Alcuni con me e gli altri con Tae. Conosciamo questa zona da quando siamo nati e anche i posti preferiti di Jimin" disse Jin e vedendo annuire tutti, si divisero in due gruppo, Tae Hobi e Yoongi e Kook Nam e Jin "I primi che lo trovano avvertono immediatamente gli altri, d'accordo?"
Al cenno di assenso di tutti, uscirono e iniziarono a camminare per il bosco dietro le loro case.
Passò quasi un'ora da quando i ragazzi lasciarono la casa per inoltrarsi nel bosco, ma di Jimin ancora nessuna traccia. Kook stava cercando di stare calmo e di respirare, ma era disperato come non gli era mai successo in vita sua. Non riusciva a non pensare che gli fosse capitato qualcosa di brutto, stava pensando addirittura che Taemin lo avesse raggiunto e preso in ostaggio. La sua mente ormai stava vacillando quando iniziarono a sentire un lamento e una vocina flebile che cercava aiuto.
"JIMINNNNN" urlò Kook "JIMIN DOVE SEI? "continuava ad urlare correndo come un pazzo alla ricerca di quella voce che aveva udito da lontano. Seguito a ruota libera dai due fidanzati arrivò finalmente vicino a quella voce, alla voce del suo amore.
"Cazzo amore mio...non ti muovere, stai tranquillo. Ora ci siamo noi. Ti veniamo a prendere. Tu non ti muovere" disse Kook vedendo l'amore della sua vita accasciato a terra, sotto il piccolo dirupo che stava ai suoi piedi.
"Ragazzi chiamate gli altri e ditegli di portare una corda. Io cerco di scendere con cautela nel frattempo. Non penso sia ferito gravemente, ma ho il terrore che abbia un attacco di panico" disse Kook rivolgendosi ai due ragazzi.
"Kook non puoi aspettare che arrivino i ragazzi con la corda? E' pericoloso scendere da qui" disse subito Jin.
"Jimin ha bisogno di me ora. Io scendo, non ti preoccupare Jin, sono sicuro di farcela. Dite però ai ragazzi di muovere il culo velocemente" detto questo iniziò a scendere il dirupo, sotto lo sguardo preoccupato di JIN e Nam e sotto lo sguardo speranzoso di Jimin che alla vista del suo ragazzo iniziò a respirare di nuovo e le lacrime iniziarono a scendere dalle sue guance involontariamente.
Dopo quasi quindici minuti, Kook raggiunse Jimin abbracciandolo strettamente a sé e cullandolo dolcemente. Si levò subito la sua giacca e la fece indossare subito al moro che si beò del dolce torpore e del profumo a lui tanto famigliare che rilasciava quel pezzo di stoffa.
"Amore mio sei ferito? Che cosa è successo? Anzi no, non importa. L'importante è che tu stia bene e che sei fra le mie braccia" lo cullò dolcemente Kook.
"MI dispiace" sussurrò Jimin.
"Shhh...ti ho detto che non importa più nulla. L'unica cosa importante è che stai bene e che sei fra le mie braccia, piccolo mio"
Jimin appoggiò il capo nell'incavo del collo del suo ragazzo e si rannicchiò ancora di più fra le sue braccia, sentendosi ora al sicuro e protetto.
Passò una mezz'oretta prima che i ragazzi arrivano per aiutare Kook a portare in salvo Jimin. Non fu affatto un'impresa facile, Kook era pieno graffi ed era molto provato dallo sforzo fisico di salire quel dirupo con avvinghiato a sè un piccolo koala che si era addormentato esausto tra le sue braccia, ma questo era l'ultimo dei pensieri del corvino.
La sua priorità ora era riportare Jimin a casa, curarlo e tenerlo stretto per tutta la notte, non voleva nient'altro...al diavolo Taemin, al diavolo il servizio segreto, al diavolo tutti...per Kook esisteva solo quel piccolo corpicino che stava tenendo fra sue braccia mentre lo riportava a casa al sicuro, nonostante fisicamente non ce la faceva più.
I ragazzi si erano offerti di dargli il cambio e di aiutarlo, ma alla risposta negativa del corvino non avevano insistito più di tanto, avevano capito che era inutile...Kook non avrebbe mai lasciato il suo piccolo a nessuno, aveva bisogno di sentire il suo respiro sul suo petto e il suo leggero soffio nell'incavo del suo collo.
Appena arrivarono a casa Kook lasciò Jimin sdraiato sul divano e lo coprì bene lasciandolo dormire.
"Kook vai a farti una doccia e a cambiarti, intanto Tae e Yoongi staranno con Jimin e io e Hobi vi prepariamo qualcosa di caldo" disse il maggiore dissuadendo Kook ad allontanarsi dal moro "Nam tu vai a parlare con tuo padre e rassicura tutti che lo abbiamo trovato...Kook avanti muoviti. Appena sarai pronto e pulito ti lasceremo da solo ad occuparti di Jimin, ma non puoi farlo nelle condizioni in cui ti trovi...sbrigati. Prima muovi il culo e prima potrai stare vicino a lui" lo minacciò Jin colpendo il punto debole del piccolo coniglietto che corse in bagno per farsi una doccia calda velocemente, nonostante la sua pelle graffiata bruciava a contatto con il sapone.
Passarono forse dieci minuti non di più e il piccolo di casa spuntò pulito e profumato pronto per curare il suo cucciolo.
"Bene bene vedo che solo Jimin riesce a farti uscire dal bagno in meno di dieci minuti" sorrise ridendo Tae, vedendolo sbucare all'improvviso con ancora la maglietta da indossare.
"Noi andiamo Kook, hai la zuppa pronta. Se hai bisogno chiama e in un secondo siamo da te. Mi raccomando...sii dolce con lui" disse Jin prima di accarezzargli i capelli ed uscire da quella casa insieme al resto dei ragazzi che ancora avevano sul volto la preoccupazione per il loro amico.
Appena la porta si chiuse, Kook corse da Jimin, si accovacciò vicino a lui e iniziò ad accarezzarlo dolcemente.
"Jimin...amore mio...devi svegliarti piccolo" sussurrò il corvino, continuando a lasciare piccoli e teneri baci sul suo viso.
"k-kook...amore mio"
.....................................SPAZIO AUTRICE.................................................
Ciao a tutti,
chiedo umilmente scusa per la mia assenza, ma il lavoro non mi ha lasciato un attimo di respiro. Spero di riprendere al più presto le pubblicazioni di questa storia in modo più frequente.
Ringrazio tutti coloro che ancora aspettano di leggere la mia storia, nonostante i ritardi.
Grazieeeeeeeeeeeeeeeee 💜💜💜

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Una storia da raccontare
FanfictionJimin un ragazzo normale, uno scrittore di successo denominato "Lo scrittore fantasma" perchè nessuno conosce la sua identità...ama la solitudine e vive in una baita immersa nella natura. Odia profondamente i giornalisti. Jungkook un giornalista all...